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periodico di attualità culturale, sociale, politica, economica, sportiva

Creato da ornella.torre24886 il 24/10/2005

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NON UCCIDERE GLI ORSI

Post n°62 pubblicato il 11 Maggio 2015 da ornella.torre24886
 

NON UCCIDERE GLI ORSI! Revocare la delibera sull’uccisione degli orsi in Trentino.

da LAC - Lega Abolizione Caccia - Sezione Trentino Alto Adige/Südtirol
Firma la petizione

 

 
 
 

Antibiotici usati sugli animali

Post n°61 pubblicato il 11 Maggio 2015 da ornella.torre24886
 



In sempre più allevamenti industriali, animali sani vengono imbottiti di antibiotici per sopravvivere in condizioni tremende e produrre di più. E l'Italia è tra i primi posti in questa pratica orribile che oltretutto crea super-batteri spesso mortali. Ma se agiamo subito, possiamo far approvare due leggi europee che proteggano sia gli animali che la nostra salute. Firma ora

FIRMA LA PETIZIONE

 
 
 

NO ALL’olio di palma

Post n°60 pubblicato il 09 Maggio 2015 da ornella.torre24886
 

Stop all’invasione dell’olio di palma

Angelo è un orango di 14 anni. Quattro proiettili ad aria compressa lo hanno ferito nei pressi di una piantagione di palma da olio, a Sumatra, in Indonesia. Come lui, ogni giorno, tanti animali rischiano la vita a causa della grande richiesta nel mondo, da parte dell'industria alimentare, di olio di palma: un prodotto dannoso per l'ambiente e, secondo alcuni studi, anche per la salute. Hai già firmato per dire basta al suo utilizzo?

Il Fatto Alimentare

 

 
 
 

ingredienti dannosi

Post n°59 pubblicato il 04 Maggio 2015 da ornella.torre24886
 

 
Via gli ingredienti dannosi dai prodotti Tesori d'Oriente
Beatriz Oliveira Prada
Italy

Ho sempre trovato affascinanti i prodotti "Tesori d'Oriente", sia per l'aspetto elegante e raffinato che per le profumazioni deliziose. Nonostante questo, non ne ho mai fatto uso. La ragione? Perché grazie all’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) - la nomenclatura internazionale utilizzata per indicare in etichetta gli ingredienti dei cosmetici - ho saputo che l’azienda adopera sostanze dannose, sia per noi che per l’ambiente.

Tra siliconi, parabeni, conservanti, emulsionanti e tensioattivi, i prodotti "Tesori d’Oriente” contengono molti ingredienti nocivi. Per scoprirlo, è sufficiente leggere l'etichetta: PEG, Propylene Glycol, Butylene Glycol, BHT, Imidazolidinyl Urea, Methylparaben, Propylparaben, Butylparaben, Sodium Laureth Sulfate e moltissimi altri (qui e qui qualche informazione per saperne di più).

Mi piacerebbe che i produttori di questi cosmetici - dai quali, come ho detto, sono stata sempre attratta - eliminassero gli ingredienti dannosi o li sostituissero con alternative migliori. Conosco sempre più marchi, anche italiani, che lo hanno fatto e che continuano a farlo, mantenendo un prezzo assolutamente accessibile al pubblico: un pubblico che, tra l'altro, è sempre più informato.  

Un cambiamento come quello che propongo porterebbe dei vantaggi non solo a "Tesori D'Oriente", che accrescerebbe la propria clientela, ma anche ai consumatori, che beneficerebbero di un prodotto ancora più elegante e raffinato di prima. Cari "Tesori d’Oriente", diventate più sani, eliminate gli ingredienti dannosi.

 
 
 

NO al pesticida

Post n°58 pubblicato il 04 Maggio 2015 da ornella.torre24886
 


Il pesticida più usato in Italia e al mondo è appena stato dichiarato “probabilmente cancerogeno”. L’Europa potrebbe essere vicina a ritirarlo dal mercato, ma Monsanto sta facendo di tutto per evitarlo! Solo un’enorme mobilitazione pubblica può far mettere al bando questo veleno, firma subito:

FIRMA LA PETIZIONE 

 
 
 

SMS Emergenza Nepal

Post n°57 pubblicato il 29 Aprile 2015 da ornella.torre24886
 

Per sostenere l’aiuto di Emergenza in Nepal : numero verde 800988810
 www.savethechildren.it/nepal

 

SMS Emergenza NepalSMS Emergenza Nepal

Dona 1€ con SMS al 45596 per aiutare i bambini del Nepal! 
o 2 € dal fisso

 
 
 

senatori che vogliono sopprimere il corpo forestale

Post n°56 pubblicato il 29 Aprile 2015 da ornella.torre24886
 

Ecco l’elenco dei senatori che vogliono sopprimere il Corpo Forestale dello Stato

29 APRILE 201529 APRILE 2015
Nella seduta dell’Assemblea del Senato, n. 437 del 28/04/2015, è stato approvato un solo emendamento (Em. 7.327) all’art. 7 del DDL 1577, che riguarda la soppressione del Corpo Forestale dello Stato. L’emendamento è firmato dai senatori  BISINELLABELLOTMUNERATOVACCARICALEOMARCUCCIROSSI LucianoSPILABOTTE e RUTA.

 
 
 

Nepal, rischio ipotermia..

Post n°55 pubblicato il 28 Aprile 2015 da ornella.torre24886
 

Nepal, Save the Children: rischio ipotermia per decine di migliaia di bambini. Lanciato un massiccio intervento di aiuto con distribuzione di ripari, kit igienici, di prima necessità e kit per neonati, per supportare le mamme che hanno appena partorito  

 

grati se aiutate a veicolare la importante raccolta fondi che abbiamo avviato:
 
numero verde 800988810      www.savethechildren.it/nepal
 

 

Circa 1 milione i minori colpiti. 30 su 75 i distretti interessati dal sisma  

 

Esempi di cosa fare con le donazioni


 - € 7 si può donare una tanica per trasportare e conservare acqua pulita
 

  - € 14 si può donare un kit igienico che include beni primari come sapone, shampoo, spazzolino, dentifricio, una bacinella e un asciugamano  

 

 - € 28 si possono donare materiali come corde e tela cerata per la costruzione di riparo temporaneo 

 

€ 35 si può donare un kit da cucina che contiene pentole, posate, tazze e piatti

 

 
 
 

#MaiPiùDiaz

Post n°54 pubblicato il 14 Aprile 2015 da ornella.torre24886
 

#MaiPiùDiaz: subito una legge contro la tortura in Italia Firma la petizione


Picchiati e seviziati. Costretti a strisciare per la caserma gridando "viva il Duce, viva Hitler" Con le ragazze minacciate di stupro “Entro stasera con voi faremo come in Kosovo”Dopo 14 anni, l'Europa ha condannato l'Italia perché a Genova fu tortura, e ora possiamo dire basta, .#MaiPiùDiaz:, firma subito: 

FIRMA LA PETIZIONE 
A tutti i Senatori, Al Presidente del Consiglio Renzi e al Ministro della Giustizia Orlando:

 
 
 

fermare il “land grabbing” in Tanzania

Post n°53 pubblicato il 25 Marzo 2015 da ornella.torre24886
 

Corsa alla terra, ActionAid: fermare il “land grabbing” in Tanzania

L’Organizzazione, che da anni si batte contro l’accaparramento delle terre, presenta un nuovo caso di espropri in Tanzania: 1300 contadini costretti a lasciare le loro terre, per far posto a coltivazioni di canna da zucchero della azienda svedese EcoEnergy. 

 

 
 
 

contro le trivelle croate

Post n°52 pubblicato il 03 Marzo 2015 da ornella.torre24886
 



In oltre 130mila abbiamo firmato per fermare le trivelle croate nell’Adriatico! La Croazia è già sotto un'enorme pressione ma potrebbe andare avanti lo stesso a meno che l’Italia non denunci i rischi ambientali del progetto prima della decisione finale. Manda subito un messaggio al Governo:

invia un messaggioGrazie a oltre 130mila firme di cittadini italiani  e una grande mobilitazione in Croazia, il progetto di trivellazioni nell'Adriatico è sotto grande pressione. E se ora riusciamo a convincere il Governo italiano ad intervenire ufficialmente per denunciare i rischi del progetto possiamo dargli il colpo di grazia!

Sapevamo già che trivellare nell’Adriatico è una follia: in un mare chiuso e poco profondo la più piccola perdita sarebbe un disastro ambientale e turistico enorme, anche per l’Italia. Ma ora sappiamo ancheche il progetto croato ha una serie infinita di mancanze, senza uno studio appropriato dei rischi ambientali nè un piano per la gestione degli incidenti! La Croazia potrebbe decidere di andare avanti comunque, ma se l’Italia farà valere il suo diritto di consultazione e denuncerà le mancanze del progetto possiamo fermarlo.

Manda ora un messaggio al Governo italiano e ai Ministri dell’Ambiente, degli Esteri e dello Sviluppo economico: tra pochi giorni ci potrebbe essere il via libera definitivo alle trivelle, inondiamoli di messaggi perché facciano il loro dovere:

https://secure.avaaz.org/it/stop_croatia_oil_drilling_sam_it_1/?bAhofgb&v=54381

La convenzione di Espoo, che Italia e Croazia hanno ratificato, dice che i Paesi interessati dall'impatto ambientale di un progetto possono chiedere tutte le informazioni su di esso e fare le proprie obiezioni. Ma dobbiamo agire ora, perché le trivellazioni stanno per partire.

Questo progetto mette in pericolo tutta l'area dell'Adriatico: dall'ambiente alla vita nel mare, ai settori del turismo e della pesca. E il tutto per una quantità indefinita di petrolio, una risorsa che dovremmo invece abbandonare definitivamente se vogliamo avere una speranza di futuro.

Clicca qui sotto e scrivi subito al nostro governo per svegliarlo da un immobilismo che mette in pericolo tutto l’Adriatico:

https://secure.avaaz.org/it/stop_croatia_oil_drilling_sam_it_1/?bAhofgb&v=54381

La comunità di Avaaz è già stata cruciale nel 2014 per salvare pezzi bellissimi del nostro ambiente: dal Parco Naturale del Sirente-Velino in Abruzzo, alle cime più alte delle Apuane, fino alla mobilitazione per il Clima che anche in Italia ha coinvolto decine di città e decine di migliaia di persone. E ora sta a noi lottare per l’Adriatico e forse l’intero Mediterraneo.

Con speranza e determinazione, 

Luca, Francesco, Daniel, Luis, Sam e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Petrolio, dalla Croazia 10 concessioni per trivellare nell’Adriatico. C’è anche l’Eni (Repubblica)
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2015/01/04/news/petrolio_croazia_eni-104271036/

Turismo record in Croazia vale quasi il 21% del Pil (Il Piccolo)
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/01/05/news/turismo-record-in-croazia-vale-quasi-il-21-del-pil-1.10612126

La corsa energetica della Croazia preoccupa il settore turistico (Wall Street Journal - IN INGLESE)
http://www.wsj.com/articles/croatias-rush-to-energy-development-worries-tourist-sector-1420207738

No alle trivellazioni nell’Adriatico. Stop da Tar Lazio e Regione Basilicata (ADNkronos)
http://www1.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/No-alle-trivellazioni-nellAdriatico-stop-da-Tar-Lazio-e-Regione-Basilicata_313755751877.html

Croazia, la vittoria del centro-destra non cambia nulla per il sì alle trivellazioni offshore (GreenReport)
http://www.greenreport.it/news/croazia-vittoria-centro-destra-non-cambia-nulla-per-si-alle-trivellazioni-offshore/

Turisti tedeschi raccolgono 180mila firme contro le trivellazioni alle Baleari (El Mundo - IN SPAGNOLO)
http://www.elmundo.es/ciencia/2014/08/05/53e0ba38ca4741b27a8b457a.html

Piattaforme petrolifere in Adriatico, il Wwf preoccupato per l'ecosistema (Rimini today)
http://www.riminitoday.it/green/life/piattaforme-petrolifere-in-adriatico-il-wwf-preoccupato-per-l-ecosistema.htm

 
 
 

danni dei tifosi

Post n°51 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da ornella.torre24886
 

I danni causati dai tifosi risarciti da @Feyenoord e @Opel
 
roberto del valli
roma, Lazio

Il "passaggio" dei tifosi del Feyenoord a piazza di Spagna ha lasciato una ferita indelebile nel cuore di Roma. Un frammento della Barcaccia è stato divelto dai tifosi del Feyenoord ed è visibile in fondo all'acqua tra bottiglie di vetro e cartoni di birra.

Non siamo noi cittadini italiani a dover pagare questo danno.

Sono un cittadino di Roma con la passione per il calcio e con un lavoro nel settore dei beni culturali. Ho due certezze: non possiamo permettere che il calcio diventi tale barbarie; i beni culturali sono il nostro patrimonio e la nostra ricchezza e dobbiamo tutelarli.

Il Feyenoord e il suo principale sponsor, la casa automobilistica Opel, risarciscano i danni causati dai tifosi del Feyenoord nella capitale.

 
 
 

Intrappolati a morire in Qatar

Post n°50 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da ornella.torre24886
 

 



Migliaia di operai lavorano in condizioni disumane, senza possibilità di fuga. Stanno morendo nei cantieri dei Mondiali di calcio del 2022 in Qatar. Un’azienda americana può contribuire a liberarli e noi faremo pressione sulla sua direttrice portando la storia di questa moderna schiavitù direttamente nella sua tranquilla cittadina. Unisciti all’appello:


firma la petizione

Fanno turni massacranti sotto al sole del deserto, senza cibo né acqua, senza potersene andare: migliaia di lavoratori in Qatar sono gli schiavi del nostro secolo. E noi abbiamo un’occasione per liberarli.

Lo scorso anno, in uno dei mega-cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 è morto un lavoratore ogni due giorni. Gran parte di questo progetto da 1 miliardo di dollari lo gestisce una multinazionale USA la cui direttrice vive in una tranquilla cittadina in Colorado. Se 1 milione di noi chiederà la libertà di queste persone, andremo direttamente da lei e ogni volta che uscirà di casa, ogni volta che andrà al lavoro troverà il nostro messaggio. Finché non farà qualcosa per mettere fine a questo dramma.

Questa stessa tattica, nel giro di pochi giorni, ha spinto Hilton a proteggere le donne dallo sfruttamento sessuale nei suoi hotel. Unisciti all’appello per liberare questi moderni schiavi del Qatar:

https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_world_cup_loc/?bAhofgb&v=54156

La causa di tutto è la politica del Qatar per i lavoratori stranieri. Li attira con la promessa di un buon lavoro, ma appena mettono piede nel Paese i loro nuovi capi gli sequestrano il passaporto, e cominciano i turni massacranti sotto il sole del deserto a 50 gradi. Senza alcuna possibilità di tornare a casa.

L'azienda statunitense di cui stiamo parlando è la CH2M Hill e dice che la colpa è degli appaltatori e delle leggi locali. Ma il marchio internazionale della costruzione dei Mondiali 2022 è il suo, e la sua direttrice può e deve dare l'esempio e per garantire che non ci saranno altri 7 anni di morti nei cantieri. Potrebbero persino minacciare di andarsene dal Paese fino a ché le cose non verranno cambiate. 

Ha il dovere di contribuire a mettere fine a questa moderna schiavitù. Spingiamola a farlo e a coinvolgere altre aziende finché ognuna di queste persone sarà di nuovo libera. Clicca qui sotto per unirti all’appello: appena raggiunto il milione di firme lo consegneremo direttamente all’amministratrice delegata di CH2M Hill, Jacqueline Hinman e non ce ne andremo finché non ci ascolterà:

https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_world_cup_loc/?bAhofgb&v=54156

Una mobilitazione globale fatta nel momento giusto può salvare migliaia di vite. Hilton non stava facendo abbastanza per proteggere le donne e le ragazze sfruttate sessualmente nei suoi alberghi, così abbiamo portato la protesta direttamente a casa dell’amministratore delegato. La loro politica cambiò nel giro di pochi giorni. Possiamo farcela di nuovo.

Con speranza,

Emma, Nell, Mais, Ricken, Alice e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Mondiale di calcio Qatar 2022: si scrive mondiale, si legge schiavitù (International Business Times)
http://it.ibtimes.com/articles/67347/20140615/mondiale-calcio-qatar-2022-diritti-lavoratori.htm

Qatar: 1.200 operai morti nei cantieri Mondiali 2022 (Globalist)
http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=66987&typeb=0

Qatar, le promesse non mantenute del governo sui diritti dei lavoratori immigrati trattati da schiavi (Repubblica)
http://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2014/11/18/news/qatar-100840779/

Calcio, Strasburgo: “Viziata decisione su coppa del mondo a Qatar” (Ansa)
http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2015/01/27/calcio-strasburgo-viziata-decisione-su-coppa...

In altre lingue:

Qatar 2022 supera ogni record di morti per la costruzione di eventi sportivi (Noticia - in spagnolo) 
http://www.elconfidencial.com/deportes/futbol/mundial/2014-06-28/qatar-2022-rompe-los-registros-de-m...

Costrendo dei Mondiali migliori (Human Rights Watch - in inglese)
http://www.hrw.org/sites/default/files/reports/qatar0612webwcover_0.pdf

Progetto USA in Qatar: muore quasi un operaio al giorno (Bloomberg, in inglese)
http://www.bloomberg.com/bw/articles/2013-09-26/at-a-qatar-project-overseen-by-americans-workers-die-almost-daily

Rivelato il numero di morti tra i lavoratori del Mondiale 2022 (The Guardian, in inglese)
http://www.theguardian.com/world/2014/dec/23/qatar-nepal-workers-world-cup-2022-death-toll-doha



Avaaz.org è un movimento globale con oltre 40 milioni di membri,
che promuove campagne far valere la voce dei cittadini nelle stanze della politica di tutto il mondo (Avaaz significa "voce" in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; il nostro team è sparso in 18 paesi distribuiti in 6 continenti e opera in 17 lingue. Clicca qui per conoscere le nostre campagne più importanti, oppure seguici su Facebook o Twitter.

 
 
 

evasione fiscale

Post n°49 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da ornella.torre24886
 

La banca HSBC aiutava a evadere le tasse migliaia delle persone più ricche del mondo, tra cui tantissimi italiani! Al posto loro noi saremmo già in carcere, ma i governi trattano questi potenti come se fossero troppo importanti per finire in manette. Dimostriamo che non è così! 


Ogni anno solo in Italia l’evasione fiscale ci ruba 180 miliardi di euro, siamo i peggiori in Europa. Nel mondo si arriva a 3mila miliardi di dollari: per sconfiggere la povertà estrema ne basterebbero molti meno! “SwissLeaks” è il più grande scandalo bancario di sempre: abbiamo un’occasione unica per fare giustizia, ma dobbiamo agire subito.

Due persone possono cambiare le cose: il ministro delle finanze inglese che si sta preparando alle elezioni e la candidata come prossimo Procuratore Generale USA che è in attesa della nomina. Entrambi sono al centro dell’opinione pubblica e la nostra campagna può spingerli ad aprire un’inchiesta e colpire l’élite dei grandi evasori, mandando un messaggio chiaro: nessuno è troppo importante per finire in manette!

https://secure.avaaz.org/it/hsbc_tax_dodge_loc/?bAhofgb&v=53940

La HSBC è una banca inglese, inoltre migliaia di questi evasori rispondono alle leggi di USA e Gran Bretagna. Se spingiamo questi due paesi ad avviare azioni legali, possiamo innescare una reazione a catena globale.
    
Questi mega-ricchi e le loro speculazioni incontrollate sono spesso la causa di gravi crisi finanziarie. Poi però vengono salvati con i soldi dei contribuenti, e hanno anche il coraggio di dire che bisogna tagliare i fondi alla scuola e alla sanità per coprire i debiti. Il tutto mentre molti di loro sono i primi a evadere le tasse! Questo circolo vizioso sta facendo aumentare rapidamente le diseguaglianze in tutto il mondo.

Al giorno d’oggi, 85 miliardari possiedono più ricchezze della metà più povera della popolazione mondiale. Soldi che poi troppo spesso sono usati per comprare politici e manipolare le nostre democrazie a loro vantaggio. 

È il momento di fermare questa deriva ed è fondamentale costringere i più ricchi a pagare le tasse dovute. Agiamo ora:

https://secure.avaaz.org/it/hsbc_tax_dodge_loc/?bAhofgb&v=53940

Avaaz è proprio questo: unirsi per avere la forza di tenere testa ai potenti. La legge ci vincola tutti allo stesso modo, ma migliaia di mega-ricchi al mondo pensano di essere immuni. Difendiamo la democrazia e la nostra società, dimostriamo che non è così.

Con speranza e determinazione,
  
Alex, Bert, Laila, Ricken, Marie, Andrew, Nell e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI

Swissleaks, svelati 100.000 nomi con conti segreti in Svizzera (Huffington Post)
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/09/swissleaks_n_6642752.html

Fisco: Swissleaks, Usa valutano azione legale contro Hsbc (ADNkronos)
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2015/02/10/fisco-swissleaks-usa-valutano-azione-legale-contro-hsbc_OPcoRJnAMDVL6kDKBNQmZK.html?refresh_ce

Scosse a Londra, in Israele e perfino in Svizzera (Il sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-02-13/scosse-londra-israele-e-perfino-svizzera-063842.shtml?uuid=ABU8Z9tC

HSBC sorvegliata speciale (RSI)
http://www.rsi.ch/news/mondo/HSBC-sorvegliata-speciale-3785143.html

Attesi da Torino gli sviluppi dell’inchiesta (Il sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-02-10/attesi-torino-sviluppi-dell-inchiesta-063935.shtml?uuid=ABlfADsC

L'evasione in Europa vale 1000 miliardi di euro l'anno. L'Italia in testa (Il Sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-22/levasione-europa-vale-1000-194243.shtml?uuid=Ab6dS...

e in inglese:

La banca multinazionale HSBC ha nascosto denaro collegato a dittatori e trafficanti di armi (ICIJ)
http://www.icij.org/project/swiss-leaks/banking-giant-hsbc-sheltered-murky-cash-linked-dictators-and-arms-dealers

Paradisi fiscali: miliardari ‘nascondono’ almeno 21bln $  (BBC)
http://www.bbc.co.uk/news/business-18944097

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Siamo interamente finanziati dalle donazioni e non riceviamo contributi da governi o multinazionali. Il nostro team di primo livello fa in modo che anche la più piccola donazione contribuisca a raggiungere i nostri obiettivi.

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no i conigli in gabbia

Post n°48 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da ornella.torre24886
 

 

L'Italia rappresenta il primo consumatore produttore di carne di coniglio in Europa e il secondo a livello mondiale. Il 99% dei conigli allevati in Italia trascorrono tutta la loro vita in gabbie di batteria. Tutto questo deve finire! Unisciti a noi.

Il 99% dei conigli allevati in Italia trascorrono tutta la loro vita in gabbie di batteria: un metodo crudele e primitivo che li priva della loro libertà e della possibilità di esprimere qualsiasi comportamento naturale. 

E’ ora di dire basta!

L’Italia è il primo produttore di carne di coniglio in Europa e il secondo a livello mondiale. Solo nel nostro Paese, oltre 175 milioni di conigli ogni anno vivono in condizioni indegne e inimmaginabili.

Nell’estate di quest’anno abbiamo realizzato una video-inchiesta in alcuni allevamenti italiani di conigli, scelti a caso. Le immagini del video sono angoscianti e testimoniano le condizioni di squallore e sofferenza in cui sono allevati questi animali: madri usate come macchine da riproduzione, coniglietti considerati “in eccesso” abbattuti direttamente alla nascita, animali malati talvolta lasciati senza cure o morti sopra le gabbie dei conigli ancora in vita.

Tutto questo deve finire! Unisciti a noi e chiedi al Ministro della Salute competente per il benessere animale Beatrice Lorenzin e al Parlamento Europeo di introdurre una legislazione che vieti l’uso delle gabbie per l’allevamento dei conigli. 

Le gabbie sono lo strumento che più di ogni altro caratterizza i sistemi intensivi di produzione, ovvero la principale causa di sofferenza per gli animali.

Non consumando carne proveniente da allevamenti di conigli in gabbia e dicendo basta all’uso delle gabbie, cambierai milioni di vite. 

Firma subito!

Grazie,

CIWF Italia via Change.org

 

 

 

 

 
 
 

NO AI BOTTI DI CARNEVALE E CAPODANNO

Post n°47 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da ornella.torre24886
 

Una legge nazionale contro i botti di Capodanno
 
Campagna: #SalviamolaForestale
Torino, Piemonte

Ogni anno a causa dei fuochi d'artificio col botto muoiono circa 5000 animali.

L'attivazione di petardi, botti, fuochi d'artificio e simili può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti di cani, gatti, animali domestici ed uccelli.

Vorremmo che l'unico botto di Capodanno fosse quello dello spumante.

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.

L'uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.

Ogni anno i Vigili del Fuoco sono chiamati ad effettuare centinaia di interventi per recuperare cani e gatti terrorizzati rifugiati nei posti più impensabili. 

Anche molti uomini - questi tuttavia spesso responsabili al contrario degli animali - pagano per i botti di Capodanno. Ogni anno abbiamo centinaia di feriti a volte anche gravi e purtroppo anche alcuni casi di morte. 

Basta con questa storia, facciamo una legge che ci permetta di chiudere in serenità l'anno passato e cominciare per bene con il nuovo.

Ricordiamo che esistono dei fuochi artificiali altrettanto attraenti che non producono i fastidiosi botti. Sono fuochi artificiali composti da giochi di luci e musiche che vanno al ritmo dei fuochi producendo uno spettacolo "piromusicale" che non disturba gli animali ed è piacevole da vedere. 

 
 
 

animali pignorati

Post n°46 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da ornella.torre24886
 

Ministro della Giustizia Andrea Orlando
No al pignoramento degli animali domestici. Firma #GIULEZAMPE
 

No al pignoramento degli animali domestici. Firma #GIULEZAMPE
 
Tessa Gelisio
Italy

In Italia cani, gatti e tutti gli altri animali domestici rischiano di essere pignorati e di andare all’asta come un televisore. La legge italiana continua a considerare gli animali da compagnia come “cose”, ignorando la dimensione affettiva dell’animale e del padrone e il rapporto che li lega. Sono oltre 25 milioni di Italiani che vivono con un animale domestico e rischiano di perderlo per sempre a causa di un pignoramento dovuto a debiti con lo Stato o privati. Per questo ho deciso di lanciare la petizione #giulezampe per chiedere al Governo e al Presidente Renzi di non considerare più gli animali domestici come semplici oggetti e, per questo, pignorabili o sequestrabili.

Gli animali domestici sono veri e propri membri della famiglia. Le loro esigenze e l’affetto che li lega ai loro padroni devono essere rispettati. Con #giulezampe chiediamo al Governo italiano e ai legislatori di dare  con urgenza - visto il crescente numero dei pignoramenti nel paese in crisi - il giusto valore agli animali domestici nel contesto del codice civile e penale con specifiche leggi che li distinguano chiaramente dalle proprietà sequestrabili e pignorabili. Un concetto di civiltà che Paesi come l’Austria e la Germania hanno già fatto proprio, affermando che gli animali non sono cose e che dunque non sono pignorabili.

Se l’art. 514 del codice di procedura civile vieta il pignoramento dei beni che hanno valore affettivo, come la fede nuziale, per evitare forme di pressione psicologica sul debitore, non è più possibile invece ritenere pignorabile un animale domestico che da anni vive insieme al suo proprietario.

Il pignoramento deve colpire il patrimonio del debitore e non i suoi sentimenti! 

Firma subito,

Tessa Gelisio,

Conduttrice TV, ambientalista e Presidente di ForPlanet Onlus

 
 
 

Liberiamo Angel, la delfina albina in trappola

Post n°45 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da ornella.torre24886
 

Liberiamo Angel, la delfina albina in trappola
 
Viviana Colasanti
Italy

Angel è una femmina di delfino albino. Poco più di un anno fa, è stata catturata nella famosa baia della morte in Giappone. Un luogo dove ogni anno vengono uccisi migliaia di cetacei: una vera mattanza che tinge il mare di rosso.

I pescatori, seguendo una terribile usanza, hanno intrappolato in una baia l’intero branco della delfina e lo hanno sterminato. A lei è stata risparmiata la vita soltanto perché, in quanto albina, speravano potesse diventare un’attrazione da cui ricavare guadagni. Anche la mamma di Angel era riuscita a salvarsi: in poco tempo, però, l’ha uccisa il dolore. Separata dalla figlia, è morta a causa di un comportamento chiamato “spyhopping”: non riuscendo a ritrovare la sua cucciola, la delfina si è suicidata lasciandosi annegare.

Vorrei che la strage della baia della morte, una mattanza che ogni anno uccide 23 mila cetacei, venisse fermata. E lancio questa petizione perché le firme di tutti possano contribuire alla liberazione della piccola delfina albina.

Mi rivolgo a Lei, Ambasciatore Giorgi, perché intervenga e si adoperi per la liberazione di Angel. Ci aiuti a fermare la strage e a liberare la piccola delfina bianca.

 

 
 
 

farmaci per ricchi

Post n°44 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da ornella.torre24886
 

 



Gli Stati Uniti stanno per imporre all'India lo stop ai farmaci a basso costo indispensabili per milioni di poveri. Ma possiamo convincere Obama, in India nei prossimi giorni, a ridare la speranza a milioni di malati. Firma subito:


firma la petizione

La visita in India del presidente Obama dei prossimi giorni potrà decidere letteralmente tra la vita o la morte di milioni di poveri non solo in Asia, ma anche Africa e America Latina. Ma dobbiamo agire subito se vogliamo salvare la produzione dei farmaci a basso costo di cui il mondo ha bisogno.

Perché fino ad oggi l’India ha potuto produrre farmaci contro l’HIV, la malaria o il cancro a costi bassissimi, grazie a leggi che per una volta mettono l’interesse della popolazione davanti a quello delle multinazionali farmaceutiche. Che ora vogliono bloccare tutto per poter vendere i loro prodotti a prezzi molto più alti. Addirittura sono riuscite a convincere gli Stati Uniti a minacciare sanzioni economiche se l’India non abolirà queste leggi, e stanno tornando alla carica sfruttando le trattative in corso per nuovi investimenti.

Raccogliamo un milione di firme per difendere l’India, in questi anni la preziosissima farmacia dei poveri di tutto il mondo, e poi facciamo arrivare la notizia sui giornali mondiali proprio durante la visita indiana di Obama. Gli consegneremo le firme insieme alla proposta, scritta da esperti del settore, di un accordo che protegga l’accesso ai farmaci da parte dei più poveri. Firma ora!

https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bAhofgb&v=52135

Le multinazionali farmaceutiche sostengono che le leggi indiane sui brevetti che permettono di fare prezzi stracciati, impediscono loro di investire in nuovi farmaci. Ma la loro priorità è stata da sempre la ricerca su farmaci su cui possono lucrare, non quelli per i poveri, e impongono prezzi inaccessibili a chi ne ha bisogno: basti pensare che nuovi farmaci contro l'epatite C sono venduti a 1000 dollari a pillola!

Lo scorso ottobre, alla Casa Bianca, il Primo Ministro indiano Modi invitò le multinazionali a fare investimenti per farmaci a prezzi accessibili, e di smettere di usare a trattati ingiusti per guadagnare fino all'ultimo centesimo usando i brevetti. Ma accettò di creare un gruppo di lavoro indo-statunitense sulla proprietà intellettuale, e di pubblicare una bozza di trattato che conteneva concessioni alle aziende farmaceutiche statunitensi.

Obama in questi anni si è battuto in difesa della sua opera di estensione del sistema sanitario negli USA. Allora la nostra ultima occasione è appellarci direttamente a lui prima che parta per l'India, per far sì che spinga Stati Uniti, India e gli altri paesi coinvolti a trovare un accordo che metta la popolazione davanti all’interesse di qualche multinazionale. Firma subito:

https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bAhofgb&v=52135

Quando un'enorme casa farmaceutica svizzera portò in tribunale il governo indiano per impedire prezzi accessibili ai farmaci antitumorali, 50mila avaaziani in India e in Svizzera si mobilitarono e anche grazie a loro la causa venne respinta. Ma oggi l’accessibilità dei farmaci per tutti e in tutto il mondo corre un rischio ancora più grande: è il momento di farci sentire di nuovo.

Con speranza e determinazione,

Alex, Bert, Laila, Ricken, Emma, Diego e tutto il team di Avaaz

ULTERIORI INFORMAZIONI

In India costa un dollaro il farmaco che in Italia ne vale mille (Redattore sociale)
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/476653/In-India-costa-un-dollaro-il-farmaco-che-in-Italia-ne-vale-mille

Ebola: allerta Unicef, Africa occidentale è tutta a rischio (AGI)
http://www.agi.it/estero/notizie/ebola_allerta_unicef_africa_occidentale_e_tutta_a_rischio-201411211906-est-rt10179

India, Novartis perde ricorso contro farmaco generico anti-cancro (Il Sole 24 ore)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-01/india-novartis-limiti-sistema-124851.shtml?uuid=AbIFONjH

PM India in USA: Presto profitti grazie a mediazione di Narendra Modi con CEO USA (Economic Times) - IN INGLESE
http://articles.economictimes.indiatimes.com/2014-10-01/news/54516935_1_ajay-banga-ceos-global-investment-radar

L’India deve poter distribuire farmaci a basso prezzo (Business Standard) - IN INGLESE
http://www.business-standard.com/article/international/let-india-make-cheap-drugs-114121300576_1.html

Commissione India-USA: Accesso ai farmaci potrebbe essere a rischio (Deccan Herald) - IN INGLESE
http://www.deccanherald.com/content/450341/india-us-panel-access-medicines.html

Trattato per gli investimenti in cima all’agenda di Obama(Business Standard - IN INGLESE)
http://www.business-standard.com/article/economy-policy/investment-treaty-tops-obama-s-agenda-115012000026_1.html

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uccidono le volpi

Post n°43 pubblicato il 21 Gennaio 2015 da ornella.torre24886
 

 
Stop caccia alle volpi in Sardegna
 
Barbara Sergi
Cagliari, Italy

Lo scorso 16 ottobre si è aperta in Sardegna la stagione di caccia alla volpe. L'attività si concluderà il prossimo 29 gennaio. Vorrei che questa stagione fosse l’ultima e che la regione, d’ora in poi, sospendesse qualunque forma di caccia alle volpi. Si tratta di una pratica ormai inaccettabile: chi rispetta la vita ha il dovere di rispettarla sempre, indistintamente.  

Sono una persona che ama gli animali e per questo ho deciso di prestare la mia voce per esprimere un malessere diffuso. Ritengo inaccettabile che la caccia possa essere ancora definita uno strumento di controllo: è una pratica crudele, eticamente intollerabile.  

Chiedo al Presidente della regione, Francesco Pigliaru, e all’Assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Emma Ignazia Spano, di sospendere qualunque forma di caccia alle volpi in Sardegna. Chi rispetta la vita la rispetta sempre e indistintamente.

 

 
 
 
 
 

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