Creato da mariamerolo il 12/11/2010

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Cosa occorre sapere per avere acceso ai prestiti ?

Post n°7 pubblicato il 12 Maggio 2015 da mariamerolo
 

Nel momento in cui si decide di chiedere un finanziamento è fondamentale, innanzitutto, analizzare con cautela  i tassi applicati da più banche o agenzie finanziarie.

Per avere la certezza che i tassi praticati dagli istituti sono legali, basta consultare ogni tre mesi una tabella diffusa dalla Banca d'Italia, ove sono riportati  i tassi medi applicati nel periodo.

A titolo esemplificativo si consideri che fino al trenta marzo  nell'ipotesi di cessione del quinto, il tasso medio applicato è pari al 12,00%. Per capire se il relativo tasso rientri nella fattispecie dei tassi di usura, basta aumentare questa cifra del 50% per ottenere il tasso di soglia che non può essere superato.  Quindi nel caso in cui per accedere ad un prestito o finanziamento viene chiesto un tasso di interesse maggiore ci troviamo in un ipotesi di usura.

Inoltre, per quel che concernono le soglie antiusura a valutazione del giudice e in relazione al caso oggetto d'analisi  possono essere ritenuti usurari anche i tassi che risultano, comunque, al di sotto della soglia stabilita dalla Banca d'Italia trimestralmente.

Ciò poiché i tassi rasenti la soglia dell'usura costituiscono tuttavia una notevole remunerazione del prestito.

In aggiunta ai tassi di interesse occorre altresì vagliare la somma ed il numero delle rate da pagare nei periodi stabiliti.

Un'altra  cosa da tenere sott'occhio è rappresentata dai costi di apertura e chiusura della pratica.

Bisogna inoltre  prestare particolare attenzione quanto le banche o le agenzie finanziarie  propagandano offerte invitanti  e attestano di non includere costi di  istruttoria, poiché  potrebbe accadere che per ottenere  5.000 euro in tempi veloci si stipuli un contratto maldestro.

Si parte con il pagamento immediato di una data cifra, ma successivamente il prestito  non viene concesso. Le motivazioni per il mancato accesso al credito potrebbe derivare semplicemente da una giustificazione risalente a dieci anni. 

Succede così che la somma  pagata in anticipo dall'interessato al prestito non venga più resa, con la spiegazione che la finanziaria ha tuttavia operato in termini di attività lavorativa.

Il consumatore può correre il rischio di andare in rimessa  anche se ufficialmente  non sono previste penali, anche nell'ipotesi dell'estinzione anticipata del prestito.

Difatti si pagano tuttavia gli interessi sulla somma oggetto del prestito e non su quella realmente erogata che di norma è minore.

Nell'ipotesi di dubbi, prima di sottoscrivere il contratto è preferibile chiedere consiglio ad una associazione dei consumatori o altrimenti ad un avvocato, specie per un parere sulla conformità del costo del prestito.

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