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Cancellazione protesti


Un protesto è un atto ufficiale con il quale una persona addetta (ufficiale giudiziario o notaio) dichiarano il mancato pagamento di un credito da parte di un soggetto, che può non aver pagato una somma tramite assegno o cambiale.Un protesto ha la funzione di rendere pubblico il mancato saldo di un debito, fino a d una prova contraria che dimostri un pagamento effettivo.Ogni protesto viene registrato nel Registro Informatico dei Protesti, gestito dalle Camere di Commercio, in cui le notizie relative ai protesti rimangono per almeno cinque anni.Se si è stati sottoposti a protesti, esistono alcuni modi per ottenerne la cancellazione. Vediamoli nei dettagli:La cancellazione dei protesti avviene se, entro 12 mesi dal protesto effettivo, il debitore paga l'intera somma dovuta al creditore. Ovviamente, in questo caso, sarà necessario aumentare la somma dovuta di tutte le spese accessorie dovute agli interessi. In questo caso, una volta avvenuto il pagamento, il debitore dovrà fare richiesta di cancellazione alla Camera di Commercio territoriale, pagando un normale bollo. È necessario presentare anche i documenti del protesto e la Camera di Commercio avrà 20 giorni di tempo per eseguire la cancellazione. In caso contrario, il debitore potrà rivolgersi ad un giudice di pace.Se il pagamento avviene dopo i 12 mesi ma, nel frattempo, il protestato non ha subito altri protesti, avrà diritto alla cancellazione di quest'ultimo da parte del Tribunale, compilando dei moduli appositi.Se il protesto è erroneo, il protestato può chiedere direttamente alla Camera di Commercio la cancellazione di questo, portando tutte le dovute prove del caso. Se la Camera di Commercio non accetta, il protestato può rivolgersi ad un tribunale.Dopo 5 anni ogni protesto è automaticamente cancellato, in caso contrario ci si può rivolgere direttamente alla Camera di Commercio.Un protesto pubblico può non essere reso pubblico solo tramite un'ordinanza giudiziaria.