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Post n°9 pubblicato il 16 Aprile 2009 da parr.torredelmoro
Salve a tutti! Dopo la S. Pasqua, che spero abbia portato a tutti serenità e pace, eccomi di nuovo qua. Ho trovato una poesia di Alan Douar che vi trasmetto. "Quando ti chiedi cos'è l'amore, immagina due mani ardenti che si incontrano, due sguardi perduti l'uno nell'altro, due cuori che tremano di fronte all'immensità di un sentimento e poche parole per rendere eterno un istante". Bella: o no? Auguri, dp. |
Post n°8 pubblicato il 25 Marzo 2009 da parr.torredelmoro
"Se dici: < Fammi vedere il tuo Dio >, io ti dirò: < Fammi vedere l'uomo che è in te e io ti mostrerò il mio Dio >. Fammi vedere quindi se gli occhi della tua anima vedono e le orecchie del tuo cuore ascoltano. .... Mostra dunque te stesso" (S. Teofilo d'Antiochia, 'Libro ad Autolico', I, 2,7'): che ne dite? dp. |
Post n°7 pubblicato il 20 Marzo 2009 da parr.torredelmoro
Stasera non ho molto da dire: solo un piccolo pensiero di Mons. Lambiasi. "Il peccato è l'aspetto più serio della condizione umana rivelataci in Gesù Cristo, eppure si fa grande fatica a prenderlo sul serio. Il peccato più grave del nostro tempo consiste nello smarrimento del senso del peccato. Il peccato è negato, ogni istinto diventa buono, ogni bisogno diventa un diritto, ogni dovere diventa un attentato all'autonomia del soggetto" e, aggiungo io, non si vuol far più la fatica di crescere e di conquistarsi tutto nella vita. Che sia forse questa la radice di tutta la confusione che esiste nel nostro mondo? Ciao, dp. |
Post n°6 pubblicato il 18 Marzo 2009 da parr.torredelmoro
Stasera mi sento serio. Volevo parteciparvi un commento di S. Ireneo di Lione ai 10 Comandamenti che mi ha colpito molto. "Quando (la) giustizia e (l') amore verso Dio caddero in dimenticanza ..., Dio per la Sua grande Misericordia verso gli uomini manifestò se stesso facendo sentire la Sua voce. ... Comandò l'amore verso Dio e suggerì la giustizia che si deve al prossimo perché l'uomo non fosse ingiusto e indegno di Dio. Così predisponeva, per mezzo del Decalogo, l'uomo alla sua amicizia e alla concordia con il prossimo. Tutto questo giovava all'uomo stesso, senza che di nulla Dio avesse bisogno da parte dell'uomo. Queste cose poi rendevano ricco l'uomo perché gli davano quanto a lui mancava, cioè l'amicizia di Dio, ma a Dio non apportavano nulla, perché il Signore non aveva bisogno dell'amore dell'uomo" ('Contro le eresie', IV,2-5). Buona riflessione e tanti auguri, dp. |
Post n°5 pubblicato il 17 Marzo 2009 da parr.torredelmoro
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Inviato da: disergio2000
il 25/03/2009 alle 20:34
Inviato da: disergio2000
il 19/03/2009 alle 19:20
Inviato da: disergio2000
il 19/03/2009 alle 19:17
Inviato da: parr.torredelmoro
il 17/03/2009 alle 23:37
Inviato da: scrivisulmioblog
il 13/03/2009 alle 18:56