...iniziano a danzare i pensieri. E ad ogni passo, cadenzato sulle note di una musica pulsante, piovono lettere a formar pozzanghere di parole. Inutili, per lo più.
C'è qualcuno che non ho ancora avuto voglia di uccidere. Sei tu. Puoi camminare per le strade, puoi bere e camminare per le strade, non ti ucciderò. Non temere. La città è senza pericoli. L'unico pericolo della città sono io. Cammino, cammino per le strade, uccido. Ma tu non devi avere paura. Se ti seguo è perchè amo il ritmo dei tuoi passi. Vacilli. Mi piace. Si direbbe quasi che zoppichi. E che sei gobbo. In realtà non lo sei. Ogni tanto ti raddrizzi, e cammini dritto. Ma io ti amo a notte fonda, quando sei debole, inciampi, ti pieghi. Ti seguo, tremi. Di freddo o di paura. Eppure fa caldo. Mai, quasi mai, nella nostra città forse non aveva mai fatto così caldo. E di che cosa potresti avere paura? Di me? Non sono tuo nemico. Ti amo. E non c'è nessun altro che possa farti del male. Non temere. Sono qui. Ti proteggo. Eppure soffro anch'io. Le lacrime - grosse gocce di pioggia - mi scorrono sul viso. La notte mi offusca. La luna mi rischiara. Le nubi mi coprono. Il vento mi squarcia. Ho per te una specie di tenerezza. Ogni tanto mi succede. Molto raramente. Perchè per te? Non ne ho idea. Voglio seguirti da lontano, dovunque, a lungo. Voglio vederti soffrire ancora di più. Voglio che tu ne abbia abbastanza del resto. Voglio che tu venga ad implorarmi di prenderti. Voglio che mi desideri. Che tu abbia voglia di me, che mi ami, che mi chiami. Allora ti prenderò tra le braccia, ti stringerò forte al petto, sarai il mio bambino, il mio amante, il mio amore. Ti porterò via. Avevi paura di nascere, e ora hai paura di morire. Hai paura di tutto. Non bisogna avere paura. C'è semplicemente una grande ruota che gira. Si chiama Eternità. Sono io che faccio girare la grande ruota. L'unica cosa che può fare paura, che può fare male è la vita, e quella la conosci già.
questa musica di sottofondo è tra le mie preferite, anche se non arrangiata in questo modo... che caso! Grande Agota Kristof, peccato che ci ha lasciati. Abitava qui, vicino a me, nella Svizzera Francese. Grazie di avermi inclusa tra i tuoi blog amici. A presto :-)
"il caso non esiste" ...gli eventi non sono fortuiti, mai. Ho scoperto la Kristof poco prima che morisse, ma è stato come averla da sempre dentro di me, dovevo solo trovarla. Dire "a presto" a me... è antitetico, a volte mi assento per mesi ed è per questo che ti ho aggiunta, se non l'avessi fatto avrei rischiato di non trovarti più :-)
La grande ruota dell'Eternità crea nello stesso istante che distrugge, e distrugge al ritmo stesso della creazione, con cosmica indifferenza. Per questo la vita può far male, anzi, fa decisamente male e i vivi hanno paura. Il pezzo musicale che hai inserito nel post, “Time Out”, deve il suo successo all'allora insolito tempo in 5/4 su cui ritmicamente si basa. La grande Ruota, allora, potrebbe anche essere paragonata a un grande Disco, che noi, però, non riusciamo mai ad ascoltare per intero: perché si sa che i bambini scacciano la paura e si fanno vincere dal sonno solo ascoltando e riascoltando sempre la stessa nenia, la stessa fiaba. (Grazie per la visita al mio blog).