Creato da principe118 il 25/01/2007
Una lacrima, dolce o amara che sia, insegna al nostro cuore qualcosa di grande, ed è questo insegnamento, a differenziarci dagli altri e renderci così speciali.

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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da principe118

La storia ebbe inizio molto tempo fa,
quando un uomo punì sua figlia di 5 anni
per la perdita di un oggetto di valore
ed il denaro in quel periodo era poco.
Era il periodo di Natale, la mattina successiva
la bambina portò un regalo e disse: "Papà è per te".
Il padre era visibilmente imbarazzato,
ma si arrabbiò moltissimo quando,
aprendo la scatola, vide che dentro non c'era nulla.
Disse in modo brusco: "Non lo sai che quando si fa un regalo,
si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?".
La bimba lo guardò dal basso verso l'alto e con le lacrime
agli occhi disse:"Papà,...non è vuota.
Ho messo dentro tanti baci per te fino a riempirla".
Il padre si sentì annientato, si inginocchiò, mise le braccia al collo
della sua bimba e le chiese perdono.
Per tutto il resto della sua vita, il padre tenne sempre la scatola
vicino al suo letto e quando si sentiva scoraggiato o in difficoltà,
apriva la scatola e tirava fuori 1 bacio immaginario ricordando
l'amore che la bambina ci aveva messo dentro.....

Ognuno di noi ha una scatola piena di baci,
è amore incondizionato, dei nostri figli, amici e amori irragungibili

 
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da principe118

 Conosci l'origine della storia di San Valentino?

La leggenda

... il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano (per la  fertilità), è l' origine di questa festa degli innamorati.

Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna  e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo "degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. 

La leggenda

Speciale San Valentino
immagine 

A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, (oggi è la città di Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato. 

La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione, sia "caduto" nell'amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d'addio: " dal vostro Valentino, " una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore...".

 
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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da principe118

Un pensiero sulla Donna
Nel cuore di ognuno di noi c'è voglia di amore, di tenerezza e di passione e quale dono più grande può avere un uomo, se non, nella sua compagna, nella sua donna... una donna ti cambia la vita.... solo essa può riscaldarti il cuore, solo lei ha la capacità di farti apprezzare la creazione di tutto ciò che ci circonda.. perchè basta guardarla, ascoltarla, sfiorarla per capire quanto e importante per la tua vita... tante volte ho cercato di trovare frasi parole per descrivere una donna... ma parole e frasi non bastano a descrivere quello che rappresentate per noi... ogni donna va ascoltata, capita, amata e rispettata.

Molte volte mi rendo conto di quante donne, non hanno il giusto rispetto che meritano... donne che continuano ad amare uomini, anche se vengono umiliate e represse nelle loro fantasie e nei loro pensieri...

...quale creatura può resistere a questo se non una donna?  la donna e capace di soffrire in silenzio sperando che tutto possa cambiare... e crede... crede... crede... fino alla fine che tutto si risolverà... Quanto siete meravigliose!!!!!...     ve lo dice uno che spera con tutte le sue forze di trovare il suo amore... la sua donna.. per poterla amare... con tutte le mie forze......

Non trovare l'amore mi rende triste.. e divento ancora più triste quando vedo creature come voi soffrire.... perchè amate troppo chi vi usa per i loro comodi e poi vi ripone come foste delle bambole....

Concludo con una dedica  a tutte le donne che hanno sofferto e soffrono per amore......

"Quando l'amore c'è ti viene voglia di volare, e il tempo che trascorri insieme non ti basta quasi mai..
Quando l'amore c'è esci di meno con gli amici e cerchi angoli di pace per nasconderti con lei..
Quando l'amore non c'è non hai più voglia di parole, e resti solo ad ascoltare un dolore che non vuoi..
Quando l'amore non c'è ti senti piatto come se fosse caduto il mondo su di te...."
 Eros Ramazzotti > Cuori Agitati (1985) > Quando l'amore

Ma se l'amore c'è o non c'è in ogni caso è un'emozione....  lasciala crescere con te..

 
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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da principe118

Dall'amicizia può nascere il vero amore?
Molte persone si pongono questa domanda e naturalmente ci sono opinioni completamente discordanti: c'è chi sostiene che può accadere, c'è chi sostiene di no e c'è chi non sa che cosa rispondere.
Io personalmente ritengo che da una bella amicizia possa nascere un grande amore. Quando conosci intimamente e profondamente una persona sai che tipo è e quale personalità ha.
Puoi essere sicuro che qualunque cosa gli confiderai egli non tradirà mai la tua fiducia, raccontando ad altri ciò che gli hai detto.
Inoltre questa persona non vorrà mai apparire ciò che non è solo per riuscire a conquistarti, ma anzi si comporterà in maniera naturale.
Conoscendola bene potrai apprezzare sia le sue qualità ma anche i suoi difetti sapendo che se non li avesse non sarebbe più quella persona a cui vuoi molto bene.
Riuscirai a capire perché si comporta in certo modo e apprezzerai anche quei piccoli gesti che potrebbero sembrare insignificanti.
Saprà sempre consigliarti per il tuo bene, non cercherà di metterti a disagio con gli altri, criticandoti, parlando solo dei tuoi difetti, di quello che potresti fare ma che non fai e di quello che fa di cattivo solo perché è gelosa o ha paura di perdere la tua amicizia.
Anzi ti loderà, dimostrerà che persona speciale sei e che è orgogliosa di avere accanto a lei una persona come te.
Sicuramente anche tu lo conoscerai molto bene quindi anche tu riuscirai ad apprezzare sia i suoi pregi che i suoi difetto.
Non avrà paura di confidarti ciò che prova e ciò che ha fatto perché saprà che tu gli darai sempre la tua approvazione e il tuo sostegno.
Mentre ritengo che se ti innamori di una persona senza conoscerla, potrai essere attratto solo dal suo aspetto fisico e non dal carattere o delle sue qualità"

 
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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da principe118

L'amicizia tra la Tartaruga e l'Aquila

 

La tartaruga e l'aquila non si possono incontrare spesso: la prima trascorre il suo tempo tra le nuvole e mentre l'altra si muove sulla terra… ma quando l'aquila comprese quanto la tartaruga fosse gentile, andò a cercarla nella sua tana.

 

La famiglia della tartaruga fu contenta dell'arrivo dell'ospite e l'aquila mangiò così bene che decise di tornare altre volte, ma ogni volta che andava via, di nascosto, scherniva la tartaruga: "Ah, Ah! Posso godermi la tua ospitalità sulla terra, ma tu non potrai mai raggiungere il mio nido in cima agli alberi".

Ben presto tutti gli animali iniziarono a parlare delle visite che l'aquila faceva alla tartaruga e della sua ingratitudine.

 

L'aquila e il rospo non andavano d'accordo, perché spesso l'aquila mangiava rospi.

Il rospo decise di parlare alla tartaruga: "Amica mia, invitami a casa tua io ti dirò una cosa che nemmeno sospetti." Dopo aver mangiato, il rospo disse: "L'aquila, che tu credevi tua amica, sta approfittando della tua gentilezza, in realtà si prende gioco di te e dopo ogni visita vola via dicendo che può godere della tua ospitalità sulla terra ma tu non potrai mai godere della sua, perché il suo nido è in cima agli alberi. La prossima volta che l'aquila verrà a trovarti, chiedile una zucca, e dille che serve per inviare cibo anche a sua moglie e ai suoi piccoli."

 

La tartaruga seguì il consiglio del rospo e l'aquila, senza sospettare nulla, le consegnò una zucca. Mentre volava via era divertita e disse: "Tornerò dopo per il regalo che vuoi fare a mia moglie." Come al solito, l'aquila scherniva la tartaruga: "Ah, ah! Ho gustato il tuo cibo, ma tu non gusterai mai il mio."

 

Il rospo arrivò e disse: "Ora, tartaruga, nasconditi nella zucca, tua moglie ti coprirà con del cibo e l'aquila ti porterà a casa sua sopra gli alberi."

Al ritorno dell'aquila, la moglie della tartaruga disse: "Mio marito è uscito ma ha lasciato questa zucca piena di cibo per la tua famiglia."

 

L'aquila volò via con la zucca, contenta di sé e della sua furbizia.

La tartaruga sentiva le sue parole di scherno: "Ah, ah, ho gustato il tuo cibo ma tu non potrai mai gustare il mio."

 

La moglie dell'aquila svuotò la zucca e la tartaruga uscì dicendo: "Amica aquila, hai visitato la mia casa così tante volte che ho pensato sarebbe stato giusto ricambiare la tua visita".

L'aquila era furiosa: "Ti mangerò! Ma riuscì solo a sbattere il becco contro il guscio della tartaruga."

 

Ho visto il tipo di ospitalità che mi offri, disse la tartaruga, ti prego di portarmi a casa, perché la nostra amicizia è finita. "Tornatene a casa da sola" gridò l'aquila "Io ti butterò a terra!".

La tartaruga morse una delle zampe dell'aquila. "Lascia la mia zampa", urlò l'aquila.

"Volentieri, quando sarò a casa mia" rispose la tartaruga, e strinse ancora più forte.

 

L'aquila volava alta tra le nuvole con la velocità di una freccia. Piegò la zampa, la girò.. cercò in tutti i modi di liberarsi dalla tartaruga, ma non ci riuscì: fu costretta a portare la tartaruga a casa. Mentre volava via la tartaruga le disse: "L'amicizia richiede parità. Io ti accolgo e tu mi accogli. Dato che hai deciso di non fare così, schernendomi per la mia ospitalità, non sarò più tua amica."

 
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