PRINCIPESSA SI NASCE

STORIE DI UN REGNO LONTANO... MA NON TROPPO!


Ed arriva così il fatidico e temuto giorno dell’operazione della Mitica Gatta con gli Occhiali…
 La mattina prima della partenza tento in ogni modo di spiegarle cosa l’attende, ma niente di fatto: lei, bella come il sole e felice come una pasqua, appena intuisce che stiamo per uscire entra nel suo trasportino convinta di andare in gita al mare come al solito.
Quale grande delusione quando entriamo nello studio del Medico di Corte che si occupa della cura dei miei Reali Animali! La reazione della Mitica Gatta con gli Occhiali è immediata: soffi e ringhi in direzione di qualsiasi cosa si muova!
 La dottoressa mi rassicura e mi indica l’ora per chiamare per avere notizie sull’operazione. Nella concitazione del momento io ovviamente non capisco nulla e quando la chiamo nel pomeriggio non trovo nessuno… Con il sostegno della mia Corte (a proposito: graSie a tutti!
 ) riesco ad arrivare alle 17.30, quando finalmente posso andare a riprendere la Mitica Gatta con gli Occhiali, e così, puntuale come un orologio svizzero (evento più unico che raro!
 ) mi presento all’appuntamento. La dottoressa mi accoglie con un sorriso caldo e rassicurante: “Non si preoccupi, è andato tutto bene! Oggi è stata una giornata pesante: ho avuto 5 gatti, uno più matto dell’altro… ma la sua è stata la più brava!”
 La guardo stranita: “Ma è sicura? La mia gatta è una piccola belva…”
Ad ogni modo la seguo e mi vedo consegnare una bellissima e pacifica gattona grigia… sono quasi tentata di mentire e accettare lo scambio
 , ma poi l’affetto ha il sopravvento e confesso: “Ehm, no, non è la mia! Magari! No, la mia deve essere quella che fa casino là al fondo, la riconosco dal modo in cui ringhia e soffia…”
 E così scopro che la mia è stata la più terribile, che per tirarla fuori dal trasportino hanno dovuto mettere i guanti e che per farle l’anestesia hanno dovuto tenerla in 2! L’unica che nel pomeriggio non ha mai dormito e che ha sempre urlato, soffiato e ringhiato…
La dottoressa si scusa per l’errore e commenta: “Eppure la sua gatta me la ricordavo tranquilla...”In effetti la mia gatta è tranquilla… quando vuole! E, soprattutto, con chi vuole! Infatti appena mi vede si azzittisce e inizia a recitare la parte della malata: occhioni tristi e spalancati, musetto imbronciato, orecchie abbassate, miagolio appena percettibile simile ad un lamento…
 Bestia che sei! Chissà da chi hai preso, eh?
Va bene, ho capito, ti riporto a casa, mica ti avevo abbandonata!