Leggo su ELLE di settembre alla sezione “BlogNotes” l’esperienza di una lettrice alle prese con la selezione di un gruppo di ragazze per uno stage: Al primo incontro si sono presentate tutte in versione Maria Goretti, con un’aria “molto pulita”. Al secondo, erano già un po’ più baldanzose, ma sempre con un certo bon ton. Poi ho fatto la mia scelta e lo stage è iniziato. Si sono presentate versione “velina” esibendo tatuaggi tipo carcerati e pantalone a vita bassa ma talmente tanto bassa che si può definire “a fianchi bassi”. Terminato lo stage ho dovuto cospargermi il capo di cenere con i miei superiori. Ma come si fa a prevedere tutto ciò? E mi chiedo: è possibile che la maggior parte dei ragazzi non sappia distinguere il luogo di un futuro possibile lavoro da una discoteca?
Post N° 177
Leggo su ELLE di settembre alla sezione “BlogNotes” l’esperienza di una lettrice alle prese con la selezione di un gruppo di ragazze per uno stage: Al primo incontro si sono presentate tutte in versione Maria Goretti, con un’aria “molto pulita”. Al secondo, erano già un po’ più baldanzose, ma sempre con un certo bon ton. Poi ho fatto la mia scelta e lo stage è iniziato. Si sono presentate versione “velina” esibendo tatuaggi tipo carcerati e pantalone a vita bassa ma talmente tanto bassa che si può definire “a fianchi bassi”. Terminato lo stage ho dovuto cospargermi il capo di cenere con i miei superiori. Ma come si fa a prevedere tutto ciò? E mi chiedo: è possibile che la maggior parte dei ragazzi non sappia distinguere il luogo di un futuro possibile lavoro da una discoteca?