Serendipity

attese


Ti ho atteso come Penelope aspettava Ulisse, come Giulietta aspettava Romeo,c ome Beatrice aspettava Dante per riscattarlo. Il vuoto della steppa era affollato dai ricordi di Te, dei momenti passati insieme, dei luoghi nei quali siamo stati,d elle nostre gioie e delle nostre discussioni. Ma quando guardavo indietro, verso le orme dei miei passi, non ti vedevo. Ho sofferto molto. Ho capito che avevo imboccato un cammino senza ritorno, e mi sono resa conto che, quando agiamo cosė, non possiamo fare altro che
continuare per quella strada. Nella steppa usano sempre la parola "azzurro" per disegnare il cielo, anche quando č grigio, perchč sanno che al di sopra delle nuvole č sempre di quel colore....... il mio passato mi avrebbe accompagnato per sempre: tuttavia, quanto pių fossi riuscita a liberarmi dei fatti e a concentrarmi solo sulle emozioni, tanto pių avrei capito che nel presente esiste sempre uno spazio grande come la steppa che dev'essere colmato con altro amore e altra gioia di vivere.... la sofferenza nasce quando ci aspettiamo che gli altri ci amino nel modo che immaginiamo, e non nella maniera in cui l'amore deve manifestarsi...libero, incontrollato, pronto a guidarci con la sua forza e a impedirci di fermarci.