Pierpaolo Pasolini diceva "Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione" .Mi vien da sorridere stamattina e non poco.Inserisco la parola Passione su Google -Immagini e vengon fuori delle cose assurde. Le vedete? Monotematiche. Assurdo! Baci ed erotismo per lo più.Iniziamo dall'etimologia della parola: dal greco ‘pathos’, dolore, sofferenza.La filosofia s'interessò più all'amore in senso astratto e universale. Vide la passione in senso piuttosto negativo e irrazionale. Fu il Romanticismo che la rivalutò come moti dell'animo pur difficili da gestire. Spesso travolgono le facoltà volontaristiche e razionali.E dico io meno male che è arrivato il Romanticismo a salvarci!L'amore-passione romantico è di tradizione cortese occidentale. Prevalse la spiritualità che addirittura prescindeva dalla presenza concreta dell'amato. Era l'assenza tormentosa che lo contraddistingueva. Era lontano sia dalla nostra concezione dell'eros che dalla dedizione altruistica, se non nel permanere di una tragicità nelle nostre storie d'amore letterario e filmico, che non susciterebbero interesse se vi prevalesse un amore che fila liscio fino al happy end. Il desiderio sessuale veniva spiritualizzato, come esemplifica il mito di Tristano e Isotta tanto per citarne uno. L'oggetto dell'amore fatale era l'amore stesso che si nutriva dell'ostacolo per poter tendere a qualcosa impossibile da raggiungere, se non con la morte, quale dissoluzione per una idealizzata unione di anime e corpi. Passione cerebrale più che corporea; ostacolata più che trasgressiva nel senso che diamo oggi alla concupiscenza erotica accesa dal senso di proibizione.Ma oggi ... oggi cos'è la Passione?
Passione
Pierpaolo Pasolini diceva "Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione" .Mi vien da sorridere stamattina e non poco.Inserisco la parola Passione su Google -Immagini e vengon fuori delle cose assurde. Le vedete? Monotematiche. Assurdo! Baci ed erotismo per lo più.Iniziamo dall'etimologia della parola: dal greco ‘pathos’, dolore, sofferenza.La filosofia s'interessò più all'amore in senso astratto e universale. Vide la passione in senso piuttosto negativo e irrazionale. Fu il Romanticismo che la rivalutò come moti dell'animo pur difficili da gestire. Spesso travolgono le facoltà volontaristiche e razionali.E dico io meno male che è arrivato il Romanticismo a salvarci!L'amore-passione romantico è di tradizione cortese occidentale. Prevalse la spiritualità che addirittura prescindeva dalla presenza concreta dell'amato. Era l'assenza tormentosa che lo contraddistingueva. Era lontano sia dalla nostra concezione dell'eros che dalla dedizione altruistica, se non nel permanere di una tragicità nelle nostre storie d'amore letterario e filmico, che non susciterebbero interesse se vi prevalesse un amore che fila liscio fino al happy end. Il desiderio sessuale veniva spiritualizzato, come esemplifica il mito di Tristano e Isotta tanto per citarne uno. L'oggetto dell'amore fatale era l'amore stesso che si nutriva dell'ostacolo per poter tendere a qualcosa impossibile da raggiungere, se non con la morte, quale dissoluzione per una idealizzata unione di anime e corpi. Passione cerebrale più che corporea; ostacolata più che trasgressiva nel senso che diamo oggi alla concupiscenza erotica accesa dal senso di proibizione.Ma oggi ... oggi cos'è la Passione?