BDsM

Rituali BDsM e Creatività


Ho parlato di resa e della necessità più o meno inconscia di togliersi la maschera, ma i comportamenti legati al BDsM possono avere molti altri significati oltre a questo. Oltre al voler portare a galla una parte più reale del sé vi è il bisogno di giocare e, soprattutto, di giocare con la propria fantasia.Prendiamo ad esempio i più famosi parchi di divertimenti a tema come Disneyland. Il personale che vi lavora è addestrato a rivolgersi tanto agli adulti quanto ai bambini. In assoluto gli scenari hanno un enorme potenziale nello sviluppo delle fantasie.Vi sono dei dom che riducono quasi a zero la ritualità, l’abbigliamento, ecc. Non credo sia una buona cosa. Costumi, rituali, scenari e set molto elaborati aprono la fantasia ad una varietà infinita di situazioni. Più che altro essi rivelano la richezza e la creatività della vita interiore di chi li mette in atto e ci dicono moltissimo in merito al profondo bisogno dell’essere umano del gioco e soprattutto del gioco di fantasia.Le fantasie sono infatti i vettori di un intero spettro di emozioni umane: controllare, compiacere e trovare una pausa dai confini opprimenti della vita ordinaria. Solo tramite di esse ci possiamo permettere di prenderci una vacanza, di attuare quasi una sospensione della realtà “normale” e questo è una necessità per ogni persona sana.Paradossalmente l’ultima delle esigenze cui il masochismo pare rispondere è proprio l’equilibrio. Invece nel costringere il soggetto a gestire, in qualche modo, la sua natura paradossale, il masochismo fornisce, non tanto uno stato di debolezza, bensì un senso di resa, di ricettività e di sensibilità. Il masochismo è la condizione di sottomettersi completamente ad una esperienza che viene a contraddire le linee guida di egocentrismo, controllo, razionalità e competitività proprie della società occidentale. Perchè, come abbiamo detto spesso, gli “uomini di potere” hanno bisogno di questo? La forza può essere un terribile peso. È una costrizione, che può talvolta venire alleviato da momenti di abbandono, di lasciarsi andare e perdere il controllo. Non è quindi affatto stupefacente che il desiderio di vissuti masochisti sia così forte in una cultura che sopravvaluta la forza dell'io a spese di una più completa esperienza di tutte le dimensioni della vita psichica. Ritengo che i terapisti debbano rivedere radicalmente il loro approccio psicoterapeutico verso pazienti masochisti. Essi si lamentano che i masochisti siano difficili da "curare". Forse perché il paradigma da cui questi terapeuti operano è fallace. Il riconoscimento di un valore e di un senso nel desiderio di patire umiliazioni contrasta con la prevalente attitudine in psicologia. La principale corrente di moderna teoria e pratica si concentra sulla psicologia dell'ego. La psicoterapia è stata mirata in gran parte a produrre ego forti, competitivi, razionali e orientati alla risoluzione dei problemi. I valori dell'ego sono certamente importanti - ma vi è un costo nell'acquisire forza, nell'affrontare difficoltà, nel mantenersi razionali e nel risolvere problemi. Questo può spiegare l'insoddisfazione che molte persone provano dopo anni di psicoterapia. Costruire un ego forte è solo una delle facce della medaglia. Essa nega altre, fondamentali componenti della psiche umana. La psicologia moderna è stata in gran parte dominata dall'aiutare le persone a sviluppare indipendenza, forza, azioni difensive, capacità di affrintare i problemi e pianificazione. Ciò che manca è una attenzione alla più delicata dimensione dell'animo. L’uomo è un tutt’uno, un insieme, e se lo separiamo ne perdiamo sempre qualche pezzo importante.