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AGRICOLTURA: A SAN DANIELE PRIMO ‘FARMER’S MARKET’


(ANSA) - UDINE, 3 OTT - Arriva in Friuli Venezia Giulia, a san Daniele, “Mercati della terra” ovvero il farmer’s market degli agricoltori, iniziativa di Slow Food Italia finalizzata a valorizzare la filiera corta, l’economia locale e la stagionalità dei prodotti, attraverso la creazione di una rete di mercati contadini. Il primo in Friuli Venezia Giulia sarà attivato a San Daniele del Friuli con cadenza mensile, ogni terzo sabato del mese. Il primo appuntamento, infatti, è per sabato 18 ottobre dalle ore 9,00 sotto la Loggia della Biblioteca Guarneriana (nel centro del borgo). Hanno già confermato la loro presenza 30 aziende agricole (il numero potrebbe aumentare nel corso delle varie edizioni visto che la partecipazione è aperta ma anche ridursi a seconda della stagionalità dei prodotti) con sede nel raggio di una quarantina di chilometri dal capoluogo collinare, rispettando così uno dei parametri sanciti dal disciplinare dell’ iniziativa. Molteplici le categorie merceologiche esposte che dovranno rispettare il regolamento stilato da Slow Food Italia. Per i consumatori non ci sarà che l’imbarazzo della scelta visto che sulle bancarelle potranno trovare prodotti caseari e da forno, carni bovine e suine fresche e insaccati, latte, ortaggi, frutta e molto altro ancora proprio come in un supermercato, ma con la certezza di poter acquistare prodotti di stagione, garantiti e distribuiti direttamente dal produttore. L’iniziativa, che rientra in un partenariato siglato tra la Camera di Commercio di Udine e il Parco Agroalimentare di San Daniele, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’ente economico. “I Mercati della Terra - ha affermato il presidente Giovanni Da Pozzo - rappresentano un’ulteriore occasione per qualificare il comparto agricolo, cresciuto qualitativamente e attualmente in grande trasformazione, che ricopre un ruolo significativo nella nostra economia. L’iniziativa, sostenuta in gran parte con risorse camerali, consente anche di valorizzare il territorio e le sue eccellenze in una delle cornici storiche più belle della provincia”. (ANSA).Ma che cazzata è questa!!!! Io con mia nonna andavo... a cjase dal contadin già nel 1972, e mia nonna andava con sua madre molto prima. Slow Food Italia ha partorito veramente una grossa genialata: cambiare il nome a qualcosa che esiste da secoli. Vergogna, vergogna e vergogna