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RIFORMA PREOCCUPA AVVOCATI DEL CNF


PROFESSIONI: RIFORMA, ECCESSO DELEGA PREOCCUPA AVVOCATI/ANSAAUDIZIONE ALLA camera, PER STATO-REGIONI RIFORMA DA MIGLIORARE (ANSA) - ROMA, 29 MAR - E' ancora ricca di sfumature la lettura che gli ordini professionali fanno del disegno di legge di riforma. Sostanzialmente diverso invece il parere di altri organismi, come ad esempio la Conferenza Stato-Regioni, che al contrario giudica il provvedimento 'nel complesso condivisibile'. Inoltre appare ancora sospeso il giudizio del Cup, il quale, pur bocciando il testo di riforma, annuncia di volersi esprimere nelle sedi istituzionali al termine dell'ascolto dei pareri di tutti gli ordini da parte delle Commissioni parlamentari preposte.Questa una prima fotografia del ciclo di audizioni sulla riforma delle professioni, che oggi nelle Commissioni riunite giustizia e Attivita' Produttive della camera ha registrato la presenza del Consiglio nazionale forense, della Conferenza Stato-Regioni, dei notai e del Cup, il Comitato unitario delle professioni.Il mondo forense, ha premesso il presidente del cnf Guido Alpa, 'guarda con preoccupazione a una riforma della professione affidata allo strumento della delegazione legislativa'. Infatti, ha ribadito Alpa, 'la migliore opzione per un provvedimento di riforma rimane quella del percorso autonomo, caratterizzato da un apposito ddl per la professione forense, idoneo a riconoscerne la specificita' e il rilievo costituzionale'. Numerosi i capitoli toccati da Alpa. Tra questi le problematiche legate all'accesso, per il quale ha suggerito di 'inserire anche un riferimento 'alle attivita' professionali destinate ad incidere sui diritti costituzionali fondamentali'. Sulla possibilita' di trasformare gli ordini in associazioni, Alpa ha voluto fare un richiamo alla 'ragionevolezza': la legge dello Stato, ha osservato, 'dovrebbe provvedere direttamente a trasformare un ente pubblico non economico, quale e' un ordine professionale, dotato comunque di un'autonomia in un'associazione privata, e insieme determinare la nascita di associazioni private. Il che - ha sottolineato - appare difficile, senza incidere sulla liberta' garantita dall'articolo 18 della Costituzione'.Diverso il parere della Conferenza Stato Regioni: 'noi - ha spiegato Tiziano Salvaterra, delegato per le professioni - condividiamo il ddl mastella, ma allo stesso sollecitiamo una piu' incisiva presenza delle Regioni nel rispetto dell'ordinamento nazionale che compete al Parlamento e una presenza piu' forte delle Regioni nell'ambito della formazione e dell'inserimento dei giovani professionisti nel mondo del lavoro'. Inoltre, ha chiesto Salvaterra, 'sarebbe opportuno che l'organizzazione delle professioni abbia anche un carattere regionale, al fine di facilitare il dialogo con le varie categorie per lo sviluppo della comunita''.Precise anche le indicazioni fornite dal Consiglio nazionale del notariato. Dopo aver elencato 'i tanti fatti concreti finora realizzati nel nostro alveo', ha spiegato il presidente Paolo Piccoli, 'auspichiamo che la riforma tenga conto della tutela della pubblica funzione - che colloca il notaio al centro del rapporto tra societa', mercato e regole - il radicamento sul territorio, la definizione di un numero programmato adeguato al volume degli affari e alle esigenze dei cittadini, la fissazione di una tariffa certa e la questione delle competenze riservate'.Da ultimo il presidente del Cup Raffaele Sirica, si e' riservato di 'intervenire in sede di Commissione al termine del ciclo di audizioni per presentare un documento condiviso da tutti gli ordini che fanno riferimento al Coordinamento'.(ANSA).TEO 29-MAR-07 19:52 NNNN