RELI JOHN

PAPA E ISLAM: SCUSARSI NON E' UNA VERGOGNA


e-mailSulla polemica scaturita intorno alle parole del papa a Ratisbona, molti stanno dicendo la loro. Per quanto mi riguarda, seguo lo svolgersi degli eventi pregando e sperando che la violenza non prevalga sulla ragionevolezza e sulla disponibilità al confronto.Mi limito a qualche osservazione.L'episodio dimostra che nella società globale non si può parlare di un determinato argomento, usando un preciso linguaggio e rivolgendosi a un uditorio specifico, senza tenere conto delle possibili reazioni che il discorso potrebbe provocare – direttamente o indirettamente – in altri contesti.D'altra parte, va detto che il dialogo autentico non si limita allo scambio di sorrisi e strette di mano tra capi religiosi, ma comporta necessariamente anche passaggi difficili, incomprensioni, irrigidimenti. Il confronto fra diversi, anche quando avviene a distanza, esige che non si eludano per irenismo i temi più spinosi.Certo, in situazioni di “alta tensione” occorre evitare ingenuità e passi falsi, le cui conseguenze potrebbero vanificare i risultati positivi precedentemente raggiunti. Ma la cosa è facile a dirsi e ardua da realizzare.Sono contento che il papa all'Angelus sia tornato personalmente sulla questione. Ecco le parole del papa.