RELI JOHN

MITIZZARE L'ILLUMINISMO SERVE A QUALCOSA?


Su Repubblica di ieri, 16 ottobre 2006, ho letto l'articolo in prima pagina di Ralf Dahrendorf, intitolato "Se l'Europa non difende le conquiste dell'Illuminismo". Il pezzo termina con un'osservazione che non condivido: "Quanto all'esigenza, a fronte dei recenti incidenti [col mondo musulmano, ndr], di un dialogo tra le religioni, è una questione discutibile. Più della conciliazione, mi sembrerebbe appropriato un dibattito pubblico per fare chiarezza su questi casi...".L'invito di Dahrendorf a difendere le conquiste dell'Illuminismo (in particolare la libertà di espressione) mi è parso interessante, anche se il suo intervento ha toni da panegirico che non mi convincono.L'illuminismo rappresenta senza dubbio un orizzonte ideale che ha lasciato un segno profondo nella civiltà occidentale e, per molti aspetti, l'ha resa migliore di quel che era.Anche sulle Chiese l'illuminismo ha avuto grande influenza. Credo che si possa dire che l'illuminismo ha addirittura trasformato l'autocomprensione delle Chiese occidentali, al punto che esse non sono più quelle che erano prima. Per fare solo un esempio: senza l'illuminismo non sarebbe oggi possibile la lettura scientifica della Bibbia, condotta col metodo storico-critico. Insomma, senza illuminismo saremmo immensamente più poveri. Detto questo, però, non mi sembra il caso di "canonizzare" l'illuminismo, né di considerarlo come un tempo laicamente messianico. Del pensiero illuminista occorre ricordare anche i limiti e le ambiguità (vedi Scuola di Francoforte).