RELI JOHN

AMERAI


Oggi in chiesa è risuonato per due volte lo Shemà Israel, "Ascolta Israele" (prima lettura e vangelo):"Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore” (Deuteronomio 6,4-6)Queste parole sono il cuore dell'ebraismo e occupano un posto importante anche nel cristianesimo.Mi colpisce in modo particolare il verbo "amerai". Esprime un comando, ma ha il sapore del futuro. Come dire: prima o poi imparerai ad amare. C'è chi impara presto, chi all'ultimo minuto della vita. Ma l'amore è l'orizzonte comune a tutti, l'unica cosa che conta.E' bello pensare che l'amore si impara. Come le lingue: a forza di ascoltare gente che parla in un idioma diverso, va a finire che si impara a esprimersi in una lingua nuova. All'inizio in modo un po' goffo, con tanti errori, ma col tempo si migliora.Si impara ad amare solo se si è amati. Lo dice anche la prima lettera di Giovanni: "Noi amiamo perché Egli ci ha amati per primo" (1 Gv 4,19).In prospettiva di fede mi consola pensare che anche i "duri di cuore" si scioglieranno prima o poi di fronte all'amore.