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Le castagnole


 Un vecchio detto popolare dice "Finito Carnevale, finito amore, finito di mangiare le castagnole", quasi ad indicare questo dolce come simbolo di questo periodo dedicato all'allegria. Non sarebbe infatti un vero Carnevale se non si friggessero almeno una volta le castagnole. Nel primo quarto del secolo scorso, al tempo in cui erano già di moda veglioni danzanti, nei teatri e nelle sale dei circoli ricreativi, soprattutto nei paesi e in particolare nello jesino, ogni famiglia portava la sua scorta di castagnole e, a mezzanotte avveniva lo scambio generale di auguri e dolci. Le castagnole assumono forme diverse sul territorio: nel pesarese hanno forma allungata, nell'ascolano tondeggiante e più piccola. Al  termine della preparazione vengono cosparse o di zucchero o miele oppure alchermes che dona loro un colore rosso acceso. Occasionalmente vengono anche farcite con crema pasticcera.
Ingredienti:500 gr. di farina4 uova4 cucchiai di zucchero4 cucchiai di latte4 cucchiai di anice o mistrà1 noce di burro1 scorza di limone grattugiata1 busta di lievito per dolciolio per friggere o struttoPreparazione: Mescolare in un recipiente la farina, le uova precedentemente sbattute, lo zucchero, il burro, il latte, il liquore scelto, la scorza del limone grattugiata e per ultimo il lievito. Versare l'impasto ottenuto sulla spianatoia, ottenere da esso tanti bastoncini lunghi come un dito e friggerli in abbondante olio ben caldo scuotendo piano piano la padella per farli girare. Quando le castagnole risulteranno cotte scolarle e posarle sulla carta assorbente per poi rotolarle nello zucchero.