Un vecchio detto popolare dice "Finito Carnevale, finito amore, finito di mangiare le castagnole", quasi ad indicare questo dolce come simbolo di questo periodo dedicato all'allegria. Non sarebbe infatti un vero Carnevale se non si friggessero almeno una volta le castagnole. Nel primo quarto del secolo scorso, al tempo in cui erano già di moda veglioni danzanti, nei teatri e nelle sale dei circoli ricreativi, soprattutto nei paesi e in particolare nello jesino, ogni famiglia portava la sua scorta di castagnole e, a mezzanotte avveniva lo scambio generale di auguri e dolci. Le castagnole assumono forme diverse sul territorio: nel pesarese hanno forma allungata, nell'ascolano tondeggiante e più piccola. Al termine della preparazione vengono cosparse o di zucchero o miele oppure alchermes che dona loro un colore rosso acceso. Occasionalmente vengono anche farcite con crema pasticcera.
Le castagnole
Un vecchio detto popolare dice "Finito Carnevale, finito amore, finito di mangiare le castagnole", quasi ad indicare questo dolce come simbolo di questo periodo dedicato all'allegria. Non sarebbe infatti un vero Carnevale se non si friggessero almeno una volta le castagnole. Nel primo quarto del secolo scorso, al tempo in cui erano già di moda veglioni danzanti, nei teatri e nelle sale dei circoli ricreativi, soprattutto nei paesi e in particolare nello jesino, ogni famiglia portava la sua scorta di castagnole e, a mezzanotte avveniva lo scambio generale di auguri e dolci. Le castagnole assumono forme diverse sul territorio: nel pesarese hanno forma allungata, nell'ascolano tondeggiante e più piccola. Al termine della preparazione vengono cosparse o di zucchero o miele oppure alchermes che dona loro un colore rosso acceso. Occasionalmente vengono anche farcite con crema pasticcera.