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Contesa del Pozzo della Polenta 2016, Corinaldo


 Ritorna la Contesa del Pozzo della Polenta, la rievocazione storica più antica della provincia di Ancona.
Si racconta che un giorno un contadino salisse con grande fatica l'antica scalinata di Corinaldo (109 gradini) recando un pesantissimo sacco di farina di granoturco sulle spalle. Dopo un bel tratto dell'impervia salita, pensando bene di riprendere fiato, il nostro amico fece sosta, detergendosi il sudore col palmo della mano, appoggiando l'ingombrante fardello sul parapetto di un pozzo situato in quei pressi. Improvvisamente il sacco precipitò in fondo al pozzo e la farina si mescolò all'acqua. Alcuni sostengono che mentre il contadino si disperava, perché con quella farina doveva sfamare la sua famiglia, passasse di lì un suo amico che avendo assistito alla scena e che a stento tratteneva le risa, per consolarlo gli disse: - Non te la prendere, invece di fare la polenta in casa hai fatto la polenta nel pozzo! Il povero villano rimase talmente a lungo che la gente a poco a poco si raccolse preoccupata attorno al luogo dell'accaduto. Molti insospettiti che l'ingordo consumasse per proprio conto l'enorme porzione di "polenta" realizzata con chissà quale nuova ed eccezionale ricetta, lo seguirono nella "calata" per verificare. Ma il dubbio è rimasto in quanti attendono ancora oggi una risposta esauriente. Variazioni di questa storiella ne esistono moltissime e tutte originali, come arguta e salace è sempre l'inventiva popolare intorno al naturale bisogno alimentare, quindi di sopravvivenza. Ed è innegabile che la nomea di Corinaldo si sia enormemente diffusa ben oltre il territorio dei comuni limitrofi. Dopo l'ampliamento delle mura, portato a termine nel 1490, Corinaldo diventa la Roccaforte più appetibile della Marca. Nel 1517 viene eletta piazza d'armi da Lorenzo de' Medici, duca di Urbino e ricovero per il suo esercito, contro Francesco Maria della Rovere, il quale, nel tentativo di completare la conquista della Marca ai danni dello stato della Chiesa aveva puntato le sue mire anche su Corinaldo. Dopo tentativi di risolvere in modo pacifico la conquista, si dispone all'assedio; ma grazie alle sue mura ed al coraggio degli assediati, pur vivendo momenti altamente drammatici, Corinaldo riesce a resistere, tanto che Francesco Maria della Rovere, resosi conto dell'impossibilità di espugnarla , decide di ritirarsi. Con la liberazione dall'assedio, si diffonde in Europa la fama della eccezionale difesa, e Francesco Guicciardini, nota che di tutta la "Marca", Francesco Maria della Rovere, non è riuscito a conquistare soltanto Ascoli e Corinaldo. "L'Arx munitissima Corinalti", con breve di Papa Leone X del 6 dicembre 1517 viene eletta virtualmente al rango di Città.Fonte : Assoc. Pozzo della Polenta