Purtroppo è una festa che qui in città nn si fa più...resiste nei piccoli paesini qui intorno... dove ancora i fuochi vengono accessi...
Nel calendario cattolico, il 10 dicembre è la festa della
Madonna di Loreto, che celebra la
traslazione della Santa Casa. Nella notte della vigilia, tra il 9 e il 10 dicembre, in tutte le Marche è viva la tradizione di accendere grandi
falò (i focaracci) per "rischiarare il cammino alla Santa Casa"; si tratta dei fuochi della notte della Venuta, intendendo per "venuta" l'arrivo della Santa Casa. I fuochi si accendono alle prime ombre della sera nelle campagne, nei paesi ed anche nel capoluogo,
Ancona, dove i vari
rioni gareggiano per allestire il fuoco più alto e bello. Quando i focaracci sono ormai bassi i ragazzi lanciano
petardi e
miccette e si sfidano nell'attraversare le braci saltando, tradizionalmente per nove volte. La tradizione vuole che i fuochi odierni ricordino quelli che nel
1291 servirono ad illuminare la strada alla Santa Casa che in volo stava giungendo a
Loreto, che ancora è il centro ideale di questa festa, ed anche l'unico in cui sono le istituzioni stesse che si fanno interpreti della tradizione, ignorata e a volte ostacolata da altre amministrazioni. Intorno al fuoco a volte si recitano ancora, come voleva la tradizione, le
Litanie Lauretane, invocando la protezione della Madonna, "Porta del Cielo" e "Stella del mattino"; in altri casi il focaraccio, o fogaró, ha assunto un carattere più profano. Dal 1978, in occasione dell'accensione del focaraccio che si accende nella piazza principale di Macerata, si annuncia il prossimo pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto; il comitato organizzatore del pellegrinaggio invita ogni anno ad organizzare ovunque i tradizionali falò. Anche gli
scout, alcune pro loco e numerose parrocchie festeggiano ogni anno la Venuta. Il falò acceso in occasione della festa assume nomi diversi a seconda della zona: focaraccio, fogaró, faone, foghèra, faore, focone o anche semplicemente fuoco della Venuta.(Wikipedia)