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Ancona - Porta Pia


                          
Secolo XVIII. Era il periodo della rinascita economica, notevoli restauri e lavori cittadini caratterizzavano Ancona in quel periodo. Il capoluogo, allora sotto lo Stato Pontificio, era circondato da mura perimetrali; Papa Pio VI rese più agevole e semplice l'accesso alla città con una litoranea. Una porta d'ingresso fu costruita in suo omaggio: Porta Pia. A realizzarla fu Filippo Marchionni, figlio di Carlo Marchionni (architetto e scultore, sua è la Chiesa di San Domenica) tra il 1787 e il 1789, successivamente alla costruzione del Lazzaretto. Imponente e in forme barocche, il monumento esalta il duplice significato simbolico di collegamento e difesa dell'entrata in città. La facciata, rivolta verso il mare, è in pietra d'Istria e risulta più ricca di quella posteriore, realizzata in tufo da Scipione Daretti. Sotto l'arco una lapide ricorda la liberazione dal dominio pontificio ad opera delle truppe piemontesi, avvenuta nel 1860; era infatti il 29 settembre quando il generale Enrico Cialdini entra vittorioso in città dopo la memorabile battaglia di Castelfidardo. Tutt'oggi ,la Porta Pia, maestosa e fiera, saluta l'ingresso al centro cittadino con la singolare doppia facciata.