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“regina dei fiori”.


La rosa è uno dei fiori più belli in assoluto, simbolo di amore e di passione: si è a ragione meritata l’appellativo di “regina dei fiori”.
Infinite sono le sue varietà, ottenute da coltivatori appassionati e dai giardinieri più esperti. Principalmente le piante di rosa si dividono in due grandi categorie: quelle ad una sola fioritura (generalmente primaverile) e quelle rifiorenti (che regalano i loro boccioli colorati una seconda volta all’anno). Nonostante quel che spesso si senta dire, coltivarle non è difficile. Vediamo come curare le piante di rose.La rosa teme i venti sferzanti, perciò l’unico accorgimento è scegliere una posizione riparata. Se vuoi potare la rosa, devi effettuare quest’operazione nel mese di febbraio, nel momento in cui le gemme tendono a vegetare. Dovrai togliere i rami secchi o mal conformati, per dare una forma piacevole e svasata alle piante. Il taglio dovrà essere ben netto, subito sopra una gemma rivolta verso l’esterno (a circa 7 mm). Al momento della potatura, devi agire in maniera energica, con lo scopo di far crescere la pianta più robusta e più forte.Allo scopo di prevenire i parassiti, è necessario qualche trattamento, per il quale puoi rivolgerti al vivaista di fiducia. Quando la pianta inizia a vegetare, si deve avviare un ciclo regolare di trattamenti, in modo da creare una condizione sfavorevole all’attacco dei parassiti. L’operazione va ripetuta ogni 7, o al massimo 15 giorni, per tutto il periodo della vegetazione. La rosa teme anche l’attacco di funghi, per cui va osservata con attenzione e si deve intervenire immediatamente se si notano macchie chiare o nerastre.ConsigliNon dimenticare mai:Quando annaffi le rose, evita di gettare acqua sulle foglie e sui fiori.Annaffia preferibilmente al mattino, e di sera durante l’estate.Un po’ tutte le rose sono soggette a malattie fungine e attacchi di parassiti.Vediamo ora le più importanti operazioni da seguire per la cura naturale delle nostre rose.Trovate alla vostra rosa la posizione giusta: le rose necessitano di un terreno che non trattenga troppo l’acqua, dove le loro profonde radici non debbano sopportare ristagni idrici. Il Ph del terreno deve essere neutro o leggermente alcalino, e la terra ben fertile e ricca.Sempre per quel che riguarda la collocazione, ricordate che troppa umidità sulle foglie delle rose porta malattie fungine. Il vostro esemplare deve essere collocato a una certa distanza da altre piante di dimensioni importanti (tipo gli arbusti e gli alberi; altre piante di dimensioni più piccole invece possono essere associate con successo alle rose. Le rose richiedono un ambiente con una buona circolazione dell’aria: questo significa che non devono trovarsi “addosso” altre piante che le soffochino, le mantengano umide o non facciano loro vedere il sole.  Altrettanto importante per la salute delle rose è provvedere regolarmente ad una equilibrata concimazione del terreno dove esse alloggiano: effettuate una concimazione di base tra novembre e marzo con concimi organici a cessione lenta . Oppure, una volta e per tutto l’anno,  proseguite da maggio in poi solo con le concimazioni idrosolubili, da sospendere al sopraggiungere della stagione fredda.Durante l’anno, i rami e le foglie colpiti da malattie fungine vanno rimossi, e subito bruciati. Se dispersi sul terreno in giardino, propagano ulteriormente le malattie, anche l’anno successivo.Le malattie fungine a cui le rose sono più soggette sono:– la ticchiolatura: si presenta sulle foglie come macchie scure e frastagliate; i nuclei delle spore si vedono sulla pagina inferiore. Le foglie colpite cadono dopo qualche giorno dal manifestarsi dei sintomi, lasciando la pianta miseramente spoglia (in seguito però ricaccia la vegetazione, ma questo le costerà un bello sforzo). La ticchiolatura si sviluppa in contesti caldi e umidi. In estate è importante non innaffiare nel tardo pomeriggio (l’umidità e le temperature estive elevate della sera sono ideali per il manifestarsi di questo fungo). La ticchiolatura si presenta spesso anche in autunno;– l’oidio: si tratta di una sostanza bianca che ricopre come una leggera patina la superficie delle foglie. I getti nuovi scuriscono e muoiono. L’oidio compare con clima caldo e suolo troppo secco. Per evitarlo, non concimate con sostanze troppo ricche di azoto. E’ infatti una malattia che privilegia le piante deboli. Ne risentono meno i rampicanti a foglia lucida;– la ruggine: è una malattia che causa macchie giallo-arancio puntiformi sulla pagina superiore della foglia. Su quella inferiore, si vedono delle pustolette che diventano nere. Si sviluppa con estati fresche e umide.Purtroppo, le rose sono soggette anche agli attacchi di numerosi e antipatici parassiti, che nelle infestazioni lievi causano solo danni estetici, ma nei casi più gravi mettono a repentaglio la sopravvivenza delle piante.Diffusissimi afidi e pidocchi, che amano diffondersi sui rami deboli. Fanno loro concorrenza acari, larve di vespa, tentredini, bruchetti vari sotto forma di larve defogliatrici.Il primo rimedio da opporre a questi spiacevoli invasori è la loro rimozione manuale, con un bastoncino o un sassetto. Un lavoro talvolta lungo e noioso, ma importante e rispettoso della natura. Se però l’infestazione è grave, si può ricorrere al sapone di Marsiglia diluito in acqua (oppure, un bicchiere di sapone liquido neutro in cinque litri d’acqua, da irrorare sulla pianta nelle ore non assolate). Questa miscela allontana gli insetti e, formando una sottilissima pellicola sulla pianta, ne impedisce il ritorno.Rimanendo nell’ottica della prevenzione, ricorrete alla consociazione delle rose con altre piante. La consociazione è una forma di coltivazione che prevede di accostare piante di generi diversi affinchè esse traggano beneficio le une dalle altre. Posso garantire, per esperienza personale, che aglio, aglio ornamentale, erba cipollina, cipolla, piantati nelle strette vicinanze di una rosa, garantiscono una minore diffusione delle malattie causate da fungo. Ottima anche la consociazione con lavanda, salvia, e le piante aromatiche in genere, che chiedono poche innaffiature e non trattengono umidità in eccesso.Dal web:  la birra irrobustisce i getti delle rose. Tamponare le foglie con birra chiara le rende più lucide. Lievito di birra aggiunto all’acqua (tre cucchiai per 10 litri) favorisce la fomazione di nuovi boccioli. Una lattina di birra e una tazza di ammoniaca, una tazza di sale  e due tazze di acqua fanno un concime naturale con un forte potere fertilizzante, da spruzzare sulle foglie.Non sottovalutate l’importanza delle potature: effettuatele nei periodi corretti, a seconda della tipologia di rosa che avete. Eliminate sempre i getti deboli. Eliminate anche i primi fiori che sbocciano, una volta appassiti, ma lasciate invece i secondi, perchè matureranno i cinorrodi, ovvero le bacche rosse e molto ornamentali delle rose. Ricordate che le rose selvatiche non si potano. Reciderete i rami con un taglio netto, un paio di centimetri sopra la gemma. Il taglio dovrà inoltre essere obliquo, nel senso opposto a quello della gemma, per evitare che ristagnino presso di essa le gocce di acqua dopo l’innaffiatura.Infine, provvedete, durante l’inverno, ad una adeguata protezione delle piante di rose: le rose in vaso e quelle in miniatura sono tra le più delicate. Accostatele a un muro e innaffiatele quando non gela; in inverno serve di rado e di solito bastano le piogge meteoriche.Informazioni dal web