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Il luogo e il clima

Post n°11 pubblicato il 04 Dicembre 2012 da progettoecantiere
 
Tag: Clima, Luogo

Un giorno un uomo decise di costruirsi la casa. La casa perfetta che doveva risolvere tutti i suoi bisogni, le sue aspettative, i suoi desideri. Decise, quindi, di studiare molto bene il posto dove sarebbe nata la sua casa: non troppo vicina agli altri uomini per non essere disturbata, nè troppo lontana per non essere isolata. doveva essere ancorata molto bene al terreno, che era stato scelto con grande cura, e doveva essere costruita con materiali sicuri, durevoli, ma anche disponibili ed economici.

Gli si fece davanti quindi il LUOGO che impersonava tutte le sue richieste e le sue speranze e gli disse:"Io posso soddisfare tutti i tuoi desideri. Io ti guiderò nella scelta e tu costruirai la tua casa in totale armonia con me, con la mia storia, con le mie risorse. così, vedrai, la tua soddisfazione sarà completa". L'uomo ringraziò e cominciò a cercare ciò che il LUOGO aveva promesso.

Ma in quel momento si fece avanti il CLIMA. "Sono io - disse- che posso soddisfare meglio di chiunque altro i tuoi bisogni. io posso persino rendere inutile la costruzione della tua casa, perchè, se volessi, potrei farti stare bene anche senza la casa, in totale armonia con i tuoi bisogni". Ma l'uomo non lo ascoltò, segui le indicazioni del LUOGO e alla fine abitò la sua casa e ne fu soddisfatto. Ma il CLIMA, roso dalla rabbia per essere stato dimenticato, volle vendicarsi. Improvvisamente, sulla casa appena costruita si scatenarono le più terribili condizioni di pioggia, di vento, di grandine, con una temperatura che scendeva fino al gelo assoluto. Quando l'uomo, sepolto sotto tutti gli indumenti e le coperte che aveva, stava per morire assiderato, il CLIMA cambiò strategia. Sparirono freddo e pioggia, neve e gelo e comparve il sole benefico ristoratore. Ma non se ne andò più. In poco tempo la casa si asciugò e cominciò ad essiccare; dalle finestre aperte non entrava un filo di vento, l'aria immobile si arroventava, il riflesso della luce bruciava gli occhi. L'uomo terrorizzato, stremato e quasi morto invocò il perdono del CLIMA.

Il perdono arrivò a seguito della promessa che, per il futuro, il CLIMA sarebbe stato importante almeno (se non di più) quanto il lUOGO...

Tratto dalla rivista ArKetipo n° 51/2011, pag. 46 e seg.

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