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Post N° 9


IL LUNGOMARE DELLE VIOLAZIONI CONTINUESembrano ormai in via di ultimazione i lavori di costruzione del lungomare di Caulonia , opera tanto attesa da tutti e molto  importante per un paese che si propone di essere a vocazione turistica. Purtroppo l’attesa non  è stata pari al rispetto verso questa struttura, visto che c’è chi non ha perso tempo a mettere in pratica tutto il suo scarso senso civico, danneggiando un opera così rilevante, comportando un ulteriore esborso economico per riparare i danni commessi , ancor prima della consegna dei lavori.Basta fare una passeggiata per notare i classici segni di  vandalismo a cui ormai purtroppo si è abituati da tempo, che evidenziano ulteriormente come il nostro paese in certe direzioni è in una  fase di preoccupante declino. Ormai, questa parte del paese sembra una zona franca dove anarchia, indisciplina e abbandono la fanno da padrone, senza che gli organi preposti al controllo e alla tutela degli interessi comuni diano segnali di presenza ed efficienza, tanto che ad estate inoltrata la passeggiata risulta ancora essere sporca, e oggetto di violazioni continue.Oltre ai numerosi e piccoli danni sparsi qua e la , bisogna registrare anche il modo in cui parte dei cittadini usufruisce del lungomare, vista ormai la pessima consuetudine di parcheggiare le auto e i motorini in modo disordinato e nell’area pedonale, creando un continuo e fastidioso disagio.Spostando l’occhio sulla spiaggia, il quadro non è migliore.In un periodo in cui il problema dell’erosione costiera è attualissimo, tanto da essere oggetto di recente discussione in Consiglio Comunale, si è intervenuti con mezzi meccanici sulla spiaggia, nella totale indifferenza, spostando la sabbia dal suo sito naturale, ignorando le conseguenze provocate, per fare le rampe d’accesso al mare e per andare incontro agli interessi di qualche privato. Un altro aspetto evidente, nell’ottica di una struttura che in prospettiva ha tra le prerogative quella di avere un  impatto visivo gradevolissimo , riguarda i criteri di costruzione degli stabilimenti balneari , dato che alcuni di essi dal punto di vista estetico lasciano a desiderare.In questi casi dovrebbe essere nell’ interesse degli imprenditori costruire delle strutture sempre più accoglienti e dall’aspetto curato, ma qualora vi siano delle lacune in merito, si renderebbe molto utile un piano che regolamenti la materia indicando i criteri e  le regole da osservare per poter costruire gli stabilimenti balneari , in modo da evitare certi contrasti visivi di cui si fa volentieri a meno.Questa situazione, che non è circoscritta solo al lungomare, ma si manifesta anche in altre parti del paese, è figlia dell’ assenza di  senso civico e della crescente mancanza di rispetto verso tutto ciò che è di pubblico dominio.Il problema non è di facile ed immediata soluzione, ma se non si interviene in modo deciso, l’attuale situazione  non fa altro che alimentare ed “autorizzare” questo tipo di mentalità.Le istituzioni di un paese che mira alla crescita e al miglioramento non possono rimanere inermi di fronte ai problemi che si presentano, esse sono chiamate a dare risposte con i fatti e non più con i proclami. Se si pongono degli obbiettivi importanti, essi richiedono una programmazione approfondita e partecipata, che abbraccia tutti i  livelli interessati da un ipotetico piano di sviluppo, qualora vi sia.Lo sviluppo deve partire principalmente dal coinvolgimento dei cittadini che dovrebbero  costituire una comunità, e in questa direzione che bisogna intervenire, cercando di individuare le iniziative più efficaci nel tentativo di correggere le “cattive abitudini”; sia in modo repressivo, applicando le leggi già esistenti, e soprattutto in modo educativo, infondendo quella cultura civica che è uno dei fondamenti su cui deve poggiare una società proiettata verso uno sviluppo moderno e civile. Marcello Monteleone