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PROPOSTA: IL GIORNO DEGLI ANGELI


“GIORNO DEGLI ANGELI”Signor Presidente, signor Sindaco, signori Consiglieri,in seguito ai tragici eventi che hanno segnato in maniera indelebile il nostro paese e la memoria dei suoi abitanti vorrei proporre una riflessione sul ruolo che persone come Angela Rullo e Roberto Piscioneri hanno rivestito per questo posto. Angela e Roberto, come me e come tanti altri, erano due giovani cauloniesi che avevano scelto di dedicare la vita alla loro professione ed avevano scelto il loro paese come luogo in cui costruire il loro futuro, nonostante tutte le difficoltà che hanno incontrato e che avrebbero ancora incontrato se fossero ancora tra noi. Tra le riflessioni che hanno rivestito cruciale importanza tra i membri del gruppo Caulonia Fertile, di cui io sono capogruppo e portavoce,  hanno avuto un ruolo fondamentale quelle relative alla possibilità di creare delle alternative per i nostri giovani, molto spesso costretti alla “fuga” dal nostro paese per tentare la fortuna in un posto che garantisca più risorse. Contrariamente alle tendenze, Angela e Roberto avevano voluto sottrarsi a questo rito e dedicarsi a costruire qualcosa anche per il loro paese,oltre che per loro stessi.Allora questa vuole essere una riflessione sulla vita e non sulla morte, quella che ce li ha strappati via. Queste due persone, a tutti care per il loro modo di essere, vanno prese anche come esempio concreto di giovani che amavano Caulonia e che hanno contribuito a cambiarla, grazie al loro lavoro e alla loro passione.Quando si è giovani non si pensa alla morte, si pensa alla vita e si fanno tanti progetti; il lavoro, la casa, l’amore, poi la famiglia e i figli, cose normali. Spesso e volentieri però nei paesi del sud le cose normali diventano straordinarie. Non tutti i giovani a Caulonia hanno la fortuna di realizzarsi ed di avere un futuro e credo di non star dicendo una falsità. Ed è  per questa mancanza di fortuna che spesso vediamo i giovani di Caulonia, come quelli di altri paesi a noi vicini, andare via alla ricerca di questa fortuna. Angela e Roberto non lo hanno fatto, hanno creduto in questo posto, e non dico che altri non lo hanno fatto perchè io sono uno di quelli e so quanto coraggio ci vuole a stare in continua precarietà. E’ per questo bisogna creare le condizioni per invogliare i giovani di Caulonia a restare e credere nel loro futuro e nel loro paese. La morte è inevitabile ma la fuga dei nostri giovani si può evitare, e questo tentativo deve partire oggi da quest’aula, deve partire da voi che oggi e per altri cinque anni siete stati designati anche da molti giovani a creare questo futuro. Non siate superficiali nel credere che tutti i cauloniesi credono in Caulonia, come ci hanno creduto Angela e Roberto, ed uno dei motivi di questo insoddisfazione verso Caulonia non è dovuto solo alle scarse possibilità che un giovane ha di realizzarsi nel proprio paese ma è anche dovuta al fatto che spesso Caulonia non crede nei suoi giovani. Vi confesso che nonostante abbia creduto in questo posto ed avevo deciso di fare il mio lavoro qui a Caulonia, stavo meditando di andarmene, perché tutti i miei sforzi, per far comprendere che la musica è un lavoro, sembrano non toccare se non chi già in questo ci crede.Lo confidavo a Simona Musco, che è una delle promotrici di questa nostra idea, la sera del 10 settembre. Dopo una lunga chiacchierata al momento di salutarci ci siamo detti:  “Domani è l’11 Settembre, nel 2001 il mondo ha aperto gli occhi sul malessere del’Islam, magari domani Caulonia aprirà gli occhi sul nostro malessere”.Oggi, l’11 settembre, per me e per Simona, non è più solo un giorno che il mondo ricorderà per le tristi vicende americane; per noi e per ogni cauloniese, credo, è il giorno in cui Angela è volata in cielo, segnando l’epilogo di un anno che tristemente aveva già strappato dalle braccia del nostro paese i suoi figli Sandro e Roberto. Da quel triste giorno io e Simona abbiamo ricominciato a credere e a sognare. Abbiamo sognato un giorno in cui il paese non sia in lutto, un giorno di festa e di memoria per i nostri giovani persi e per quelli che ritroveremo.Abbiamo sognato una data, 11 Settembre e abbiamo sognato una festa, “La festa degli Angeli”, quello che per tutti noi Angela, Roberto e Sandro sono già. Non vuole essere semplicemente un riconoscimento per queste persone ma un incentivo per i giovani a prendere questi nostri sfortunati concittadini come esempio da seguire, per onorare la loro memoria e per aiutare Caulonia a crescere ed essere un paese all’altezza del loro contributo.Abbiamo sognato che durante questo giorno, ogni anno, sia attribuito un premio ai giovani che avranno di più contribuito a far crescere il nostro paese socialmente, economicamente e culturalmente, consegnando simbolicamente il primo proprio a quelli che, per circostanze sfortunate, non ci sono più ma l’avrebbero di certo ottenuto senza alcuno sforzo.Abbiamo sognato che un angolo di questo paese fosse dedicato alla loro memoria, e giacché sono imminenti i lavori di Piazza Bottari, quell’angolo di “cielo in terra” potrebbe essere proprio la nostra piazza, magari futura “Piazza degli Angeli”, non per piangerli ma per tenerli sempre come esempio di vita e come riferimento professionale.Spero che con il vostro contributo e la vostra sensibilità,  il mio sogno, il sogno di Simona e di tutti i ragazzi di Caulonia Fertile diventi una realtà per Caulonia e per i suoi abitanti.GrazieCAULONIA, 20/09/2007                                                                                                                          DOMENICO PANETTA