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LE CAUSE DELLA SCONFITTA


Ricordiamo, per chi l’avesse dimenticato, che il 12 ed il 13 di Aprile di quest’anno si sono svolte le elezioni per il rinnovo del parlamento nazionale  . A queste, si è dovuto ricorrere dopo la caduta del governo Prodi  cui e venuta a mancare  la fievole maggioranza numerica al senato.  Ricordiamo, anche,  gli “esecutori materiali” di questa caduta : l’allora  ministro alla giustizia Clemente Mastella, il “numeroso” popolo dei liberaldemocratici diniani e qualche “indissolubile” vetero comunista proveniente dalle file del Partito della Rifondazione Comunista. Ma…i mandanti  stavano  tra quelle forze che per mesi e mesi hanno logorato il gracile  governo, forze che, definivano il loro presidente  “…il più grande poeta morente “ . Forze che partecipavano alle scorribande populiste e rivoluzionarie di mattina per poi sedersi tranquillamente sulle poltrone ministeriali il pomeriggio.  Rammentiamo che  a contendersi la vittoria sono scese in campo le seguenti forze politiche   :a) Il nascente PD nato sulle spoglie degli   ex DS e dei Circoli della Margherita . Candidato a presidente Walter Veltroni .  A latere L’Italia dei Valori di Antonio  Di Pietro.b) Il Popolo delle Libertà ,ultima invenzione di Silvio Berlusconi ,che raccoglie le anime di Forza Italia e di AN.   Candidato a Presidente Silvio Berlusconi . A latere La Lega Nord .  c) La sinistra Arcobaleno che raccoglieva le forze della sinistra antagonista : Rifondazione Comunista , Il Partito dei Comunisti Italiani  i Verdi  e quella frazione ex diessina che non aveva accettato la confluenza nel partito democratico . Candidato a presidente Bertinotti .d) L’Unione di Centro (UDC)  Candidato  a presidente Casini.e) Destra Fiamma ( Storace e gruppi della destra storica non omologati e scissi nel PDL) candidata a  presidente Santanchè.f) Partito Socialista che raccoglieva tutte le anime del socialismo storico . Candidato a Presidente Boselli.g) Sinistra Critica capitanata dal senatore Turigliatto ex Rifondazione Comunista , uno dei primi dissidenti del governo Prodi.d) Rappresentanze minori .Come è andata a finire lo sappiamo tutti : Il successo di Berlusconi è stato netto la Sua coalizione ha ottenuto oltre 17 milioni di voti alla camera , circa 3 milioni e mezzo in più dell’alleanza PD e IdV che sosteneva Veltroni la quale ha prevalso  solo nelle regioni rosse ( +14% ).  Notiamo una posizione di equilibrio nelle regioni del Centro-Sud : Lazio Abruzzo e Molise .  Mentre nelle altre zone il successo di Berlusconi è apparso  schiacciante : Nel Nordovest (+17%) , nel Nordest (+19)  , e per finire nel Mezzogiorno e nelle isole (+15%),  quì ,addirittura, Il PdL è risultato essere il partito più forte ,   soprattutto in Sicilia dove  ha raggiunto  livelli elevatissimi.Se a ciò aggiungiamo che la “socia” Lega Nord si è imposta ovunque superando addirittura il 30% dei consensi in 5 province ( Sondrio, Verona , Bergamo,Vicenza e Treviso ) capiamo meglio il perché di una  così larga disfatta . Quello che non riusciamo a capire è la sorpresa degli analisti politici che  continuano a stupirsi   dei successi della Lega dimentichi che questo partito, anti terroni, anti immigrati, anti unificazione nazionale, ..anti  tutto  , viene da lontano ,che ha ormai una storia trentennale e che, più di tanti altri partiti storici , è ben radicata sul territorio e  governa città e province . Un primo segnale  che raccogliamo dalla lettura di questi dati è che appare difficile per Veltroni agitare ,come è stato fatto nella campagna elettorale, la “questione settentrionale” , perché altrettanto grave risulta la“questione meridionale”  ed è bene  metterci mani subito, basta dare uno sguardo alla nostra problematica, umorale e mutevole  Regione Calabria . Ricordiamo che la coalizione del PD rispetto al 2006 è cresciuta di un solo punto percentuale e questo solo grazie ad Italia dei Valori.Quali possono essere  le ragioni che hanno portato a questa” sonora mazzata “, a questo gran desiderio di destra degli italiani  ?  Noi   cercheremo di analizzarne alcune:a) La questione sicurezza. Diciamo subito che la “ questione sicurezza” non è patrimonio né della  destra né della  sinistra . La sicurezza è un problema che riguarda i cittadini tutti . L’Italia , ricordiamo, è la nazione che, per  sua configurazione geografica,  rappresenta  la porta di ingresso di tutti quei disperati che scappano, su approssimative imbarcazioni,  dalla povertà, dalla disperazione, dalla fame, dai totalitarismi andando alla ricerca  di un posto dove vivere con dignità .  Occorre però fare un distinguo tra l’immigrato che viene per lavorare e chi arriva  per   delinquere  . Riteniamo , a tal proposito , che   uno stato  per affrontare questa tematica , che sta assumendo sempre più i contorni di un  esodo biblico, debba essere supportato da una legislazione adeguata , certa, come dovrebbe essere la pena , altrimenti  le risultanze non potranno essere che :  “le ronde” e la   “giustizia fai da te “. L’Italia sente molto questo problema e la destra, che ne ha cavalcato l’onda, ha saputo raccogliere  maggiori consensi rispetto al  governo Prodi  che, pur avendo  elaborato molte delle norme che oggi ritroviamo nel ”pacchetto sicurezza” delle destre , non ha mai  potuto portarle in parlamento per l’opposizione della sinistra radicale . Veltroni stesso ,dopo il delitto della sig.ra Reggiani a Roma, aveva intrapreso la strada della “tolleranza zero” ma questa iniziativa e stata tardiva e non preventiva….purtroppo .  Cosa può accumunare oggi i padani che lanciano  slogan… ”fuori gli stranieri, fuori i clandestini, fuori i rom”  dal sindaco PD di Salerno Vincenzo De Luca  chiamato “lo sceriffo del Sud”  e fautore dello slogan …” La repressione del crimine è un onore” ?  Li accumuna lo stesso desiderio di giustizia , di voglia di legalità ,di certezza della pena , sapere che chi delinque sia esso italiano che straniero  sconterà la pena prevista dal codice penale senza l’ausilio delle scappatoie legali e dei vari condoni. Li accomuna la speranza  che chi viene in Italia per lavorare debba essere il  benvenuto perché questi lavoratori hanno sostituito i nostri nei lavori più duri e forse più umilianti , ma contestualmente, sapere che esiste  la possibilità di dare, attraverso una legislazione mirata, ai propri amministrati la certezza che i propri figli potranno passeggiare fino a tarda sera  senza avere  paura che possano essere oggetto di  aggressioni , o di stupri .   b) Non mantenimento delle promesse elettorali. Due su tutte : la mancata  legge sul conflitto di interessi ed il varo della nuova legge elettorale . Molti italiani avevano votato a sinistra perché questa si era ripromessa di regolamentarle ed in particolare  di cambiare la legge elettorale definita dal suo stesso estensore , senatore della lega Calderoli….”un emerita porcata “ . La gente non ha gradito che ciò fosse disatteso ed in particolare non gradisce  questa forma di  “democrazia indiretta” , calata dalle stanze delle segreterie romane .  La  rappresentanza , in democrazia , è patrimonio popolare e solo il popolo elettore  deve  delegare le persone che meglio possono rappresentare le esigenze di una comunità sia essa localistica che nazionale …..ed alla fine, il popolo elettore di sinistra  ha presentato il conto .   c) Stangate fiscaliIl governo Prodi ha sentito forte l’esigenza di recuperare economicamente ciò che l’allegro governo Berlusconi aveva sperperato e bisogna dare atto all’ex  ministro Padoa Schioppa ed al suo vice, prof. Visco  di essere stati capaci di far emergere dalla cosiddetta economia sommersa oltre 26.000 miliardi di euro , soldi evasi allo stato dagli allegri   imprenditori .  Ma bisogna anche dire che , di tutto questo, non ne hanno certamente  beneficiato le  classi più deboli : in primis i lavoratori dipendenti,  da sempre primi finanziatori delle casse  dello stato, o i pensionati. Queste iniziative economiche hanno impaurito il cosiddetto  “ceto medio produttivo” il quale, nell’ultima tornata elettorale, ha pensato bene di rivolgere la propria attenzione verso  quelle forze che promettevano  paradisi fiscali. Altro tema economico affrontato dalle sinistre , e che non ha avuto il giusto ritorno, è stato quello delle liberalizzazioni . Ci si domanda : c’era veramente la necessità di andare a colpire subito i taxsisti ed i liberi professionisti ? Forse  c’era  , ma allora sorge spontanea la domanda  :  perché non regolamentare la lobby dei notai, dei farmacisti ,delle assicurazioni e soprattutto delle banche che con i loro mutui variabili hanno ulteriormente impoverito chi ne  fatto ricorso .Un antico adagio recita: ….”del senno di poi son piene le fosse.”                                                                               Pietro Fantò