« BKK | no violenza » |
La manifestazione inizia con il benvenuto e la presentazione del suo Comune del Sindaco di Roccavaldina Domenico Antonuccio, una piccola comunità che ospita con molta accoglienza i diversi eventi culturali che gli vengono proposti, e siamo lieti che sia aperta anche al dialogo con i popoli stranieri.Il giornalista e reporter inizia a catapultarci nella decrizione della cultura Thailandese che come nel suo libro fotografico mostra è un alternanza tra moderno e tradizioni, dai grandi centri commerciali e i grattacieli alle piccole botteghe degli artigiani, i mercati.
Ancorati alla loro cultura alla loro religione in prevalenza è un paese buddista.
Un paese in continua evoluzione e in forte crescita economica, che crese molto più rapidamente dell'Italia che si trova in una situazione di stallo e da qui afferma che di certo " è diverso essere giovane in Italia che in Thailandia" che per certi punti di vista da molte più speranze.
Fa anche notare come dal punto di vista politico non vivono una situazione tranquilla ma in continuo fermento, con colpi di stato e regimi militari, ma mantiene la sua tradizione monarchica e ricca di formalismi.
Percorrendo il paese si possono trovare numerosi monasteri, centri culturali e d'arte.
posti Fantastici da visitare dal punto di vista naturalistico.
Di certo tutti coloro che hanno potuto ascoltare le sue parole ne sono rimasti affascinati e in molti hanno espresso il desiderio di visitarlo.
Durante la manifestazione era possibile assistere ad una "Mostra Fotografica" di artisti d' eccezione .L'accademia Cube Art ringrazia Francesco Tortora per la partecipazione, il Sindaco di Roccavaldina per la sua disponibilita'
Ringraziamo inoltre L'Ambasciata Thailandese a Roma e l'Ambasciata Italiana a Bangkok e la Thai Airways che hanno collaborato per la realizzazione della serata e tutti i partecipanti che colgono sempre con entusiasmo le nostre idee e manifestazioni.
Se sei interessato
a partecipare al progetto cube
come artista puoi inviarci il tuo curriculum,
« Quello che succedeva finiva sulla tela non era un quadro, ma un evento. Il punto di svolta c'è stato quando ha deciso di dipingere "solo per dipingere". I gesti che si riflettevano sulla tela erano gesti di liberazione dai valori - politici, estetici e morali » | |
(Harold Rosemberg) Jackson Pollock N 28,1950 |
CERCA IN QUESTO BLOG
Questo blog non rappresenta
una testata giornalistica in quanto viene aggiornato
senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale
ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001
Le immagini inserite sono state concesse dagli artisti quindi coperte da diritto d'autore.
E' un blog che mira a far conoscere l'arte.
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Anonimo
il 18/07/2008 alle 16:32
Inviato da: Anonimo
il 28/06/2008 alle 16:50
Inviato da: morton0
il 26/06/2008 alle 19:34