Creato da progettoeternity il 05/05/2010
 

guarire dal cancro

guarire dal cancro si può e raggiungere l'eterna giovineezza

 

 

Il giusto apporto di minerali e oligoelementi come prevenzione e cura nelle malattie degenerative come il cancro

Il giusto apporto di minerali e oligoelementi

Caciol Accellera la combustione del grasso. Rinforza ossa e denti,--500mg al di durante i pasti

Cromo Contribuisce a regolare la glicemia,--200/400mcg al gg.sotto forma di cromo

Ferro Uno degli elementi più fondamentali nel metabolismo energeticoNon sono necessari integratori saranno indicativi gli esami ematici

Magnesio Migliora il recupero rilassando i muscoli ,riduce il cortisolo e contribuisce a sua volta ad aumentare il testosterone,--450mg sotto forma di ZMA

Manganese Favorisce numerosi processi enzimatici e preserva la struttura cellulare,--2/5 mg al giorno

Potassio Mantiene l'equilibrio dei fluidi nel corpo ed ottimizza la funzionalità dei muscoli,--500/1000 mg 3 volte al giorno con una dose 30/60 minuti prima dell'allenamento

Rame Rinforza ossi e tessuti connettivi, svolge un ruolo importante nella produzione di emoglobina--2/5 m g al giorno

Sodio Favorisce la contrazione muscolare e la trasmissione dei messaggi alle cellule nervose-Non sono necessari integratori

Selenio Contribuisce ad elevare il tasso metabolico aumentando l'ormone tiroideo T3200/400 mcg al giorno

Zinco Contribuiscesce ad aumentare la formazione di testosterone, la crescita muscolare e il tasso metabolico.--30mg possibilmente come ZMA

Bicarbonato di sodio Parliamo di un potente antiacido ematico che controlla il Ph sanguigno inibisce la formazione di cortisolo ed inibisce di conseguenza la formazione di acido lattico, mantine sotto controllo anche l'acido Urico nel sangue.1 gr matt/mezz/sera.

Quanto sopra riportato è puramente indicativo per soggeti che praticano sport, per soggetti malati la tabella valori riportati dei vari dosaggi va adeguata di persona in persona in base alle esigenze della malattia e del proprio metabolismo.
Si consiglia di consultare il proprio medico e di non fare auto- medicazione terapeutica senza gli opportuni consigli del proprio medico o o di chi a pienamente conoscenza dell'argomento ""Integrazione""

 

 

 
 
 

L'IMPORTANZA DEI MICRONUTRIENTI CONTRO LE MALATTIE DEGENERATIVE COME IL CANCRO


Conoscere gli alleati e gli antagonisti dei micronutrienti all'interno del tuo corpo

Se da un lato sappiamo quali vitamine e minerali contengono diversi cibi, non sempre siamo al corrente delle interazioni che ne limitano l'assimilazione, il calcio, di cui sono ricchi il formaggio, il latte e le uova, è particolarmente tenace nell'impedire ad altri di entrare nelle cellule.
Molte persone assumono integratori di magnesio e calcio che sono invece uno spreco, poiché il calcio blocca l'assimilazione del magnesio e dello zinco.
la captazione dello zinco può risultare adirittura dimezzata e di conseguenza non si potrà ottenere gli effetti desiderati con tali micr nutrientio per una adeguata prevenzione nel campo delle malattie degenerative, sia per chi fa attività fisica sportiva e non, mettendo a repentaglio gli obiettivi finali prefissati.
Avete mai sentito parlare il vostro medico il quale dovrebbe informare il proprio paziente nel campo della prevenzione e cura delle malattie, quanto importante sia una corretta integrazione??
No non credo proprio che il vostro medico di famiglia vi abbia mai parlato di ciò, eppure loro dovrebbero essere i tutori a salvaguardia della nostra salute.


Minerale/oligoelemento

Assorbimento aumentato da...          ..                  Assorbimento inibito da....
Calcio- (Vitamina A,)                                                 Vitamina D -Magnesio
Cromo-(Aminoacidi chelati )                                   Ferro ,Magnesio, Zinco.
Ferro - vit-C, resveratrolo,
acido folico ,Vit-B12        Calcio,cromo,manganese,rame,zinco  Magnesio-V(itamina D )                                       Calcio,sodio
Manganese---------------------                          Calcio, ferro
Potassio------------------------                          Calcio, Magnesio
Rame-(Aminoacidi)                                               Calcio, ferro, molibdeno,vit-C,zinco
Selenio-(Aminoacidi)                                            Rame
Sodio-(Aminoacidi)                                               Calcio, magnesio
Zinco-(aminoacidi)                                               Calcio, ferro,manganese,rame,selenio
Bicarbonato di sodio

L'importanza di conoscere i vari abbinamenti esatti in armonia fra di loro è estremamente importante sia nella preparazione di adeguate terapie x malati oncologici ecc...sia x chi pratica sport in generale per ottenere uno corretto sviluppo muscolare.
La tabella di cui sopra da una corretta indicazione dei vari sincronismi tra gli oligoelementi.
La tabella di cui sopra va valutata attentamente da un medico per la eventuale prevenzione di tutte le malattie, si sconsiglia categoricamente un uso improprio di tale tabella senza un preventivo consulto specialistico e qualificato.


 

 
 
 

Guarire dal cancro si può (progetto eternità)

 

 

Gli Antiossidanti contro il cancro

I bioflavonoidi (proantocianidine)
e i composti polifenolici:

Possono con il loro potere antiossidante essere di primaria importanza nella lotta contro tutte le malattie degenerative e mortali come il cancro, il loro potere contro i radicali liberi ,oggi è oggetto di svariati studi e ricerche che sempre di più dimostrano la loro importanza ed efficacia nella prevenzione e cura contro tutte le malattie.

Di seguito alcune proprietà dimostrate del Resveratrolo del Picnogenolo e della Quercitina.

 

 

 

Quercitina:

La Quercitina è un bioflavonoide antiossidante noto per la sua elevata capacità di combattere i radicali liberi inibendo gli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi e quindi riducendo la produzione dei principali mediatori infiammatori: istamina, bradichinina e PGE2. La Quercitina inibisce inoltre la produzione di istamina stabilizzando i basofili ed è quindi efficace nel trattamento delle malattie allergiche, in particolar modo ha un'azione diretta sulle mucose del tratto intestinale riducendo le reazioni agli allergeni alimentari. Uno studio longitudinale su 809 uomini seguiti per 5 anni ( Lancet, 23 octobre 1993; 342: 1007-11) mostra che un consumo elevato di Quercitina riduce di un terzo il rischio cardiovascolare globale.


Sono dei componenti di molti frutti e verdure. Sono detti anche vitamina C2, vitamina P, flavoni, etc.
Furono scoperti dallo scienziato ungherese Albert Szent-Gyorgyi, lo scopritore della vitamina C (premio Nobel nel 1937), il quale osservò che i bioflavonoidi hanno un effetto sinergico con la vitamina C, e hanno grande importanza nel rafforzare i vasi sanguigni, soprattutto i capillari.
I bioflavonoidi più conosciuti sono la quercetina, la rutina, l'esperidina, la naringina, la baicalina, il pycnogenolo; aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità, sono essenziali per la protezione dall'ossidazione della vitamina C, proteggono dalle emorragie e dalle rotture dei capillari, svolgono attività antivirale e anticancerigena ; l'azione più marcata si ha contro i virus della poliomielite, dell'epatite A e B, dell'influenza e dell' HIV.
In vitro la quercetina e il pycnogenolo inibiscono la replicazione dell 'HIV al 100 %.
In alcuni studi la genisteina è stata usata nella prevenzione del cancro e la quercetina nella prevenzione delle infezioni virali.
I bioflavonoidi quercitina, rutina ed esperidina aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità, sono essenziali per la protezione dall'ossidazione della vitamina C, proteggono dalle emorragie e dalle rotture dei capillari.
I flavonoidi differiscono da frutto a frutto e da foglia a foglia, sia come tipo di flavonoidi sia in quantità e potere antiossidante.
La quercitina è contenuta nelle cipolle, nelle mele e negli agrumi .
Il vino rosso è ricco di polifenoli e soprattutto di quercitina, rutina, catechina e epicatechina.
Si trovano in abbondanza nella polpa bianca degli agrumi che normalmente viene scartata.
La fragilità dei vasi capillari porta alla formazione di macchie rossastre sotto la pelle (edemi), emorragie interne, accumuli di liquido nei tessuti.

I bioflavonoidi sono molto importanti per le donne che soffrono di problemi mestruali. Ciò è legato al potere che ha la vitamina P, insieme alla vitamina C, di migliorare il tono venoso e aumentare la resistenza parietale dei vasi capillari.
I bioflavonoidi possono anche avere un effetto antiabortivo,secondo gli studi fatti dal dott. Robert B. Greenblatt, del Medical College of Georgia.

Il dott. R. C. Robbins, dell'Università della Florida, ha scoperto che i bioflavonoidi, particolarmente alcuni contenuti negli agrumi, sono agenti naturali efficaci contro la trombosi. Ciò è risultato da esperimenti in provetta, sugli animali e sul sangue umano.
I bioflavonoidi, ed in particolare gli antocianosidi del mirtillo, hanno anche efficacia contro i disturbi della visione: possono migliorare la visione crepuscolare e ridurre i fenomeni di abbagliamento. Possono servire contro i disturbi della retina di origine ipertensiva e diabetica, e nella miopia evolutiva.

Un altro vantaggio dei bioflavonoidi è che sono innocui, e che non interferiscono con la capacità di coagulazione del sangue, quando è opportuna per la rimarginazione di ferite.
Essi restituiscono la normale resistenza alle pareti dei capillari, senza provocare un "ispessimento"del sangue: i bioflavonoidi sono cioè dei normalizzatori del flusso sanguigno nei capillari e nelle vene.
Il fabbisogno giornaliero di bioflavonoidi nell'alimentazione non è ben determinato, ma si ritiene sufficiente un apporto di 50-200 mg al giorno.

Tra i fattori antagonisti dei bioflavonoidi, ci sono il fumo, lo stress, l'aspirina, il cortisone, gli antibiotici, il caffè, mentre il loro assorbimento è migliorato dalla vitamina C, dal calcio e dal magnesio.
Le proprietà di assorbimento e deposito dei bioflavonoidi sono molto simili a quelle della vitamina C. Essi vengono prontamente assorbiti dal tratto intestinale e immessi nella corrente sanguigna. Quantità in eccesso vengono eliminate attraverso le urine e la traspirazione.
Non vi è alcuna dose dietetica raccomandata per i bioflavonoidi. Essi sono presenti con la vitamina C in fonti alimentari naturali, mentre la vitamina C sintetica non li contiene. L'associazione di bioflavonoidi e vitamina C è più efficace della vitamina C presa da sola. La rutina, che viene estratta dalle foglie del grano saraceno, è una buona fonte alimentare di bioflavonoidi. I bioflavonoidi sono considerati privi di tossicità.
I sintomi di una carenza di bioflavonoidi sono strettamente legati a quelli di una carenza di vitamina C. Sono particolarmente note come tali sintomi le perdite di sangue, emorragie e facili ematomi. Una carenza di vitamine C e P può essere un fattore predisponente per reumatismi e febbre reumatica.
La quercetina, un bioflavonoide, se assunta insieme alla vitamina C è efficace nella cura del raffreddore comune e ha anche un'attività antivirale contro la poliomielite, i reovirus, i virus Coxsackie e i rinovirus. I bioflavonoidi sono sostanze antiinfiammatorie, esplicano azione antispasmodica e immunomodulante, sono utili per rafforzare i capillari e possono contribuire a prevenire l'influenza. I bioflavonoidi si sono rivelati efficaci nel trattamento della fragilità capillare, e si è riscontrato che riducono al minimo le contusioni che si verificano negli sport da contatto, nelle persone predisposte agli ematomi ed in quelle ipertese.
La rutina è particolarmente utile nella prevenzione di perdite di sangue frequenti dovute a vasi sanguigni indeboliti. Qualche volta viene usata nel trattamento delle vene varicose, delle emorroidi, dei crampi notturni ed altri problemi circolatori. I bioflavonoidi presenti nel biancospino possono avere effetti benefici per chi soffre di angina. L'effetto è simile a quello del farmaco digitossina. I bioflavonoidi sono l'ingrediente attivo del succo di cardo mariano, usato per la cura di malattie epatiche.

I bioflavonoidi vengono talvolta utilizzati nel trattamento delle emorroidi e contribuiscono a impedire che le pareti dei vasi sanguigni diventino fragili. I bioflavonoidi sono stati utilizzati nella cura delle ulcere e delle vertigini causate da labirintite, una malattia dell'orecchio interno. Si è riscontrato che una fragilità dei capillari era il fattore scatenante principale di entrambe queste malattie. L'asma è stata trattata con successo con la somministrazione dei bioflavonoidi. Questi ultimi sono stati anche usati come agente protettivo contro gli effetti dannosi dei raggi X.
Sono anche utili nel trattamento di disturbi come gengive sanguinanti, eczema e predisposizione alle emorragie. L'utilizzazione delle vitamine C e P sembra che aiuti nella cura di reumatismi e febbre reumatica.
I disturbi ai vasi sanguigni dell'occhio che colpiscono i diabetici sembrano reagire ad un trattamento a base di bioflavonoidi e vitamina C. Somministrate insieme, queste due vitamine sono risultate benefiche nel trattamento della distrofia muscolare, in quanto abbassano moderatamente la pressione sanguigna.

Il dott. Carl Pfeiffer ha somministrato dosi orali da 50 milligrammi di rutina a pazienti depressi. I suoi studi hanno mostrato che la rutina ha un effetto stimolante-sedativo sul cervello. Vi sono anche indicazioni del fatto che la rutina, in dosi orali da 60 milligrammi, incrementa l'istamina nel sangue e abbassa il rame nel siero, la qual cosa è di beneficio per gli schizofrenici.
In Francia, i bioflavonoidi sono stati usati con successo per un certo numero di problemi ginecologici. I medici hanno riscontrato che i composti di flavoni possono sostituire efficacemente gli ormoni nelle terapie per curare l'irregolarità dei cicli o i dolori mestruali non causati da danni anatomici. Alcuni dei composti hanno prevenuto emorragie e regolato il flusso mestruale dopo l'inserimento di dispositivi contraccettivi intrauterini. I bioflavonoidi e la vitamina C, se presi insieme possono essere efficaci nella prevenzione dell'aborto abituale

 

 
 
 

Guarire dal cancro si può (progetto eternità)

Post n°21 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da progettoeternity

 


Proantocianidine


Le Proantocianidine vengono usate In patologie edematose linfatiche o legate ad insufficienza venosa profonda, per contrastare l'infiammazione da stasi o da successiva sovrainfezione batterica e per normalizzare la permeabilità dei vasi linfatici e venosi garantendone l'integrità endoteliale.
Recentemente l'attenzione dei ricercatori si è appuntata, per le loro caratteristiche antimicrobiche, antiinfiammatorie ed antiossidanti su una serie di composti bioattivi (fenoli ed acidi organici) chiamati proantocianidine. Le proantocianidine possono essere estratte ad esempio, dai semi dell'uva (GSPE), dai frutti di bosco, dalle geraniaceae ed hanno dimostrato notevoli proprietà terapeutiche, per altro già sfruttate dalla medicina tradizionale (Maldonado D et al. J Agric Food Chem 2005;53).
Sono stati messi in luce diversi meccanismi di azione che possono spiegare le proprietà di queste molecole: per quanto riguarda l'attività antimicrobica è ben documentato il ruolo ricoperto dalle proantocianidine nel contrastare il fenomeno dell'aderenza batterica alle superfici epiteliali ed endoteliali, fenomeno che costituisce il prerequisito fondamentale per lo sviluppo dei processi di colonizzazione ed infezione da parte di numerosi patogeni (Puupponen R et al. Appl Microbiol Biotechnol 2005; 67).
Inoltre questi composti sono degli eccellenti antiossidanti: impediscono la perossidazione delle fosfatidilcoline di membrana, preservando l'integrità della parete di cellule endoteliali ed epiteliali, neutralizzano effettivamente i radicali liberi circolanti (test DPPH) ed inibiscono la ossidazione delle LDL (Vuorela S et al. J Agric Food Chem 2005; 53).
La loro attività antiossidante, in termini di potenza, è confrontabile in vitro con quella di resveratrolo ed acido ascorbico (Maldonado D et al. J Agric Food Chem 2005; 53)
Le proantocianidine possiedono poi una marcata attività antiinfiammatoria assolutamente paragonabile a quella esplicata dall'acido acetilsalicilico (Subarnas A et al. Phytomedicine 2000; 7).
Si comprende quindi perché questa classe di composti è stata ed è utilizzata in clinica, sfruttando le già descritte attività antinfiammatorie, vasoprotettrici ed antimicrobiche (Martin Argon S. et al. Phytother Res 1998;12 suppl.I), in patologie edematose linfatiche o legate ad insufficienza venosa profonda, per contrastare l'infiammazione da stasi o da successiva sovrainfezione batterica e per normalizzare la permeabilità dei vasi linfatici e venosi garantendone l'integrità endoteliale.

Il Picnogenolo:
Si tratta di una miscela di bioflavonoidi (proantocianidine) estratti dalla frutta, dalla verdura e da altre piante come ad esempio il Tè verde, la Vite vergine, i semi d'uva e soprattutto la corteccia di Pino marittimo.
I picnogenoli si sono dimostrati anche 30 volte più potenti della vitamina C, vitamina E e betacarotene nel combattere i radicali liberi, nell'impedire danni alla membrana cellulare e DNA e nell'impedire la perossidazione lipidica.
L'uso sinergico con vitamina C, E e betacarotene porta ad un potente mix antiossidante.
I composti presenti nel Picnogenolo appartengono alla famiglia chimica dei polifenoli ed in particolare alla classe dei flavonoidi.
E contenuto in elevate quantità anche nei semi di uva.
Questi composti hanno una potente attività antiossidante. In particolare gli acidi fenolici sono in grado di contribuire alla regolazione del tono muscolare delle arterie e quindi al loro calibro, possono anche partecipare al processo di stimolazione della bile dal fegato alla cistifelia favorendo la digestione e l'eliminazione delle tossine.
Gli acidi caffeico e ferulico presenti nel Picnogenolo possono contribuire alla riduzione della formazione di nitrosamine. Inoltre l'acido caffeico agisce da epatoprotettore nei casi di intossicazione dovuta all'esposizione a sostanze tossiche come i solventi chimici e inibisce la formazione di leucotrieni che sono tra i m ediatori più importanti delle reazioni allergiche e infiammatorie acute.
Ha effetto antiossidante nei confronti dell'anione superossido, inibisce la perossidazione lipidica, inibisce l'enzima xantina ossidasi (che fa formare l'anione superossido).
Le proantocianidine oligomeriche bloccano l'intero processo a due livelli: impedendo la formazione di composti contenenti ossigeno attivo e limitando direttamente l'attività enzimatica.
Portano ad un notevole rinforzo dei capillari. Hanno mostrato di avere una azione antimutagenica pari al 65% , è quindi razionale l'uso in malattie degenerative come disturbi cardiovascolari e proliferazioni cellulari invasive.
Sono usato contro insufficienza venosa periferica, fragilità capillare, prevenzione e trattamento di malattie cardiovascolari, stimolazione del sistema immunitario.
Nell'insufficienza venosa pare siano sufficienti anche 30mg al giorno 2 volte al giorno; nei disturbi visivi anche 300mg 2 volte al giorno; come antiossidante per un uso a lungo termine anche 45mg 1-2 volte al giorno.
Il picnogenolo è risultato praticamente privo di tossicità acuta e a lungo termine per via orale nei ratti e nei topi; non ha presentato effetti collaterali.
In uno studio, ad alcuni topi calvi, è stato fornito estratto di succo d'uva. Si sono ricoperti di peli quasi come quelli cui era stato dato il minoxidil.
Secondo gli esperti dell'Università dell'Arizona (USA) è tra gli integratori migliori per la salute del cuore. Infatti è stato somministrato per 3 mesi ad un gruppo di volontari che soffrivano di diabete ed ha ridotto il colesterolo cattivo (LDL) del 12% e la glicemia (livello di zuccheri nel sangue) di circa il 17%.
Pare che questo estratto di pino blocchi l'attività di alcuni enzimi che scompongono i carboidrati e che rallenti il passaggio degli zuccheri nel sangue.
Affinché sia davvero efficace, l'integratore deve contenere il 90% di proantocianidine (la categoria di antiossidanti a cui appartiene il picnogenolo).

Il picnogenolo è un prodotto che deriva dalla corteccia dell'albero di Pino Francese (Pinus pinaster). L'estratto della corteccia di questa specie di pino contiene composti noti come flavonoidi, procianidine, e proantocianidine che si possono ritrovare anche nell'uva e nel cacao Sebbene non sia completamente provato, viene usato in tutta l'Europa come integratore alimentare per proteggere le cellule nervose, aumentare l'attività degli spermatozoi, aumentare le funzioni tissutali, diminuire la pressione sanguigna, e alleviare i sintomi dell'asma. Il picnogenolo ed altre proantocianidine sono in fase di studio per quanto riguarda le loro capacità come anti-ossidanti, anti-infiammatori, e anti-coagulativi
Il picnogenolo ha la capacità di indurre l'apoptosi e di rallentare la proliferazione cellulare in vitro in cellule leucemiche, cellule cancerogene della mammella e delle ovaie. Una mistura derivante dalla corteccia di un albero della stessa famiglia, il pino piccolo di Taiwan (Pinus morrisonicola), ha mostrato proprietà curative in vitro nei confronti di cellule leucemiche In un altro studio, il picnogenolo è stato applicato sulla pelle di topi prima di esporli a raggi ultravioletti. I ricercatori hanno osservato una diminuzione dell'insorgenza di cancro della pelle nei topi trattati con la lozione contenete picnogenoloTale estratto naturale è stato riconosciuto come un efficace anti-ossidante e per la sua attività di prevenire l'attivazione dell'NFkappaB, un fattore di trascrizione che in molti casi è sovra-attivo nelle cellule cancerogene. La maggior parte degli studi dedicate al picnogenolo e alle proantocianidine sono rivolte allo studio delle loro attività come chemiopreventivi.
-Nei tessuti sani esiste un equilibrio fra la generazione di nuove cellule attraverso i processi di divisione cellulare, e la perdita di cellule con la loro morte. Le cellule "vecchie" si deteriorano con il passare del tempo, e vengono eliminate attraverso il processo di morte programmata a termine o apoptosi. L'apoptosi è un processo molto regolato, durante il quale il genoma cellulare si rompe, la cellula si frammenta in piccoli pezzettini, e questi vengono metabolizzati dalle vicine cellule fagogitarie, che ripuliscono il sistema. Questo processo è necessario e fondamentale per la nostra sana sopravvivenza. All'interno del ciclo cellulare ci sono dei "sistemi di difesa" che premettono l'identificazione e l'eliminazione delle cellule che si stanno riproducendo in maniera aberrante. Questi sistemi di controllo sono in grado di prevenire lo sviluppo di un sistema tumorale. Le cellule cancerogene che sfuggono a questi controlli, acquisiscono la capacità di evitare i segnali che indurrebbero la morte delle stesse, a causa dei loro comportamenti anomali. Riuscire ad evitare la morte cellulare, e la continua riproduzione delle cellule, determinano la crescita e lo sviluppo di un sistema tumorale. La maggior parte dei farmaci chemioterapici, descritti nel capitolo Terapie del cancro agiscono spingendole cellule cancerogene all'apoptosi.
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-Una molteplicità di studi ha permesso di dimostrare che il pycnogenolo è uno degli antiossidanti più potenti che esistano. All'università di Berkeley (California), il Pr. Lester Pecker ha dimostrato che la sua attività antiossidante è venti volte superiore a quella della vitamina C e cinquanta volte superiore a quella della vtamina E. Il pycnogenolo è così potente che ricicla la vitamina C ossidata e protegge le vitamina E dall'ossidazione. Stimola la produzione di enzimi antiossidanti all'interno delle stesse cellule, rinforzando anche la prima linea di difesa contro i radicali liberi. In uno studio comparativo, il pycnogenolo si è mostrato un antiossidante molto più attivo del coenzima Q10, dell'acido lipoico è dell'estratto di acini di uva. Uno studio in vivo ha mostrato un aumento del 40% del potere antiossidante nel sangue dopo tre settimane di supplementazione con 150 mg al giorno di pycnogenolo.
Il pycnogenolo protegge l'organismo in varie di patologie:
•asma: miglioramento delle capacità respiratorie dei soggetti trattati e riduzione significativa delle concentrazioni in leucotrieni responsabili di condizioni infiammatorie.
•lupus eritematoso disseminato: riduzione significativa dei tassi di anticorpi auto-immuni e riduzione dell'aggressività delle cellule immunitarie.
•riduzione del 20% del colesterolo LDL e accrescimento del 15% di HDL dopo tre mesi di supplementazione con 120 mg quotidiani
•retinopatie diabetiche: cinque studi comprendenti più di 1000 pazienti hanno dimostrato che il pycnogenolo permette di riparare i capillari permeabili. L'evoluzione della perdita visiva è fermata e in certi casi l'acuità visiva migliora leggermente. Siccome la maggior parte dei diabetici presenta un rischio elevato di svilluppare una retinopatia, la supplementazione preventiva dovrebbe cominciare al momento della diagnosi.
•Iperpigmentazione: dopo un test clinico su 30 femmine sofferenti di eccesso di pigmentazione, la pigmentazione cutanea è stata significativamente schiarita con il trattamento con pycnogenolo (75 mg/giorno)
•Ipertensione: la pressione arteriosa sistolica è significativamente diminuita col trattamento al pycnogenolo
•sindrome mestruale: femmine sofferenti di regole molto dolorose hanno ricevuto 30 o 60 mg di pycnogenolo al giorno per un mese, cominciando 1 settimana prima delle regole : la maggior parte delle femmine ha sentito una riduzione significativa dei dolori spasmodici.
•turbe della circolazione: il pycnogenolo aumenta la produzione di ossido nitrico e inibisce la costrizione delle arterie indotte dagli ormoni dello stress. Il pycnogenolo permette di migliorare la circolazione nei soggetti anziani. Il pycnogenolo inibisce il radicale superossido nel flusso sanguigno, ciò che aiuta a mantenere il sistema circolatorio in buona condizione e protegge la parete dei vasi. I miglioramenti più importanti concernono la microcircolazione periferica (le mani, i piedi, le gambe e gli occhi).
•rischio d'infarto del miocardio e di crisi cardiaca: il pycnogenolo normalizza l'attività delle piastrine sanguigne responsabili dello sviluppo dei coaguli dopo una lesione vascolare ma contrariamente all'aspirina non interferisce con il processo della coagulazione sanguigna in caso di ferita.
•resistenza sportiva : l'attività fisica intensiva aumenta del 10 al 20% la produzione di radicali liberi nell'organismo: il pycnogenolo si oppone a questi effetti deleteri e migliora la circolazione sanguigna, favorendo un apporto ottimale in nutrimenti e ossigeno e aiutando l'organismo a funzionare di continuo con delle performances ottimali : gli atleti che prendendo il pycnogenolo hanno mostrato un aumento del 21% della loro resistenza, facendo un esercizio controllato su pedana mobile.
•Cosmetico interno e invecchiamento cutaneo: i costituenti del pycnogenolo hanno una affinità specifica per il collagene e l'elastina ciò inibisce la loro degradazione con gli enzimi litici e i radicali liberi e permette di custodire una pelle liscia e soda. L'assunzione di pycnogenolo protegge contro i colpi di sole: ha fallito una irradiazione UV due volte più forte per sviluppare un eritema (rossore) in 21 volontari sani supplementati con pycnogenolo.
•Insufficenza venosa: le femmine anziane sono particolarmente esposte a questo problema che non trattato può determinare ulcerazioni e necrosi. 15 studi clinici comprendenti più di 500 pazienti hanno dimostrato che il pycnogenolo riduce l'edema, il dolore e gli altri sintomi associati a turbe venose. Gli studi sono stati fatti con posologie varianti da 30 a 360 mg per giorno: le dosi più elevate sono state in certi casi efficaci dopo 5 giorni di trattamento e le dosi più leggere sono state utilizzate per diversi mesi. Viene dunque raccomandato di prendere una dose più elevata all'inizio del trattamento poi ridurre la posologia una volta attenuata la malattia. In Svizzera, il pycnogenolo è registrato come medicamento OTC coll'indicazione nell'insufficenza venosa e miglioramento della circolazione.

continua.

 

 
 
 

Guarire dal cancro si può (progetto eternità)

Post n°20 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da progettoeternity
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Gli Antiossidanti contro il cancro

I bioflavonoidi (proantocianidine)
e i composti polifenolici:

Possono con il loro potere antiossidante essere di primaria importanza nella lotta contro tutte le malattie degenerative e mortali come il cancro, il loro potere contro i radicali liberi ,oggi è oggetto di svariati studi e ricerche che sempre di più dimostrano la loro importanza ed efficacia nella prevenzione e cura contro tutte le malattie.

Di seguito alcune proprietà dimostrate del Resveratrolo del Picnogenolo e della Quercitina.

Il Resveratrolo:

Il resveratrolo è una sostanza che ha attirato molto interesse tra i ricercatori che si occupano di integratori per la prevenzione di patologie o per rallentare l'invecchiamento. Dal momento che si tratta di una sostanza che si può trovare nel vino, molte ricerche "favorevoli" sono state citate dagli amanti di questa bevanda. Periodicamente capita di assistere a servizi di telegiornali e di leggere articoli su riviste di ampia diffusione che tessono gli elogi di un consumo costante di vino; pensare di contrastare l'infarto o l'invecchiamento bevendo vino è però una grande illusione. Per comprendere perché, occorre capire innanzi tutto cos'è il resveratrolo e a cosa può servire.
Cos'è il resveratrolo
Il resveratrolo appartiene alla famiglia di composti polifenolici ed è presente negli acini dell'uva, nel vino, in alcune bacche e semi oleosi (arachide) e in particolari piante. Per esempio, nella medicina tradizionale asiatica si utilizza la pianta Polygonum cuspidatum, particolarmente ricca di resveratrolo, per curare i disturbi al cuore e al fegato. Nell'uva è contenuto solo nella buccia, mentre il contenuto nel vino dipende dalla pianta della vite, dalla locazione geografica di coltivazione e dal tempo di fermentazione. Come conseguenza, il contenuto di resveratrolo dipende dal tipo di vino ed è maggiore nel vino rosso che in quello bianco o rosato.
L'azione del resveratrolo
- Le attività biologiche di questa sostanza sono diverse. Come sostanza antinvecchiamento, il resveratrolo è considerato un antiossidante, è attivo contro alcuni radicali liberi e impedisce l'ossidazione del colesterolo LDL. Questo primo effetto è quindi la motivazione di chi sostiene la sua efficacia contro l'invecchiamento e nella riduzione del rischio cardiovascolare, calcolato basandosi sui valori di colesterolo. Tuttavia gli effetti antiossidanti sono stati osservati in vitro, e non in vivo, quindi non si hanno conferme sulla sua utilità nell'organismo umano.
L'analogia della struttura chimica del resveratrolo con quella di un potente estrogeno sintetico ha suggerito la possibilità che il resveratrolo possa funzionare come antagonista dell'attività ormonale, in particolare nell'impedire l'assorbimento di estrogeni. Dal momento che questi complessi meccanismi sono coinvolti anche nella crescita delle cellule tumorali (per esempio in quelle del tumore al seno), alcune ricerche cercano di capire come sfruttare il resveratrolo come possibile integratore dalla funzione antitumorale. Tuttavia le ricerche sono discordanti, in quanto hanno raggiunto conclusioni opposte sul fatto che il resveratrolo possa essere un agonista o un antagonista della ricezione di ormoni estrogeni [1]. Il resveratrolo è stato studiato anche per la possibilità di impedire la trasformazione di alcune sostanze in sostanze cancerogene [2]. Tale effetto però è stato osservato solo in culture di cellule. Alcune ricerche hanno visto inoltre che, aggiungendo resveratrolo a culture di cellule tumorali, la loro crescita è risultata rallentata, come pure la loro capacità di autoalimentarsi tramite l'attività di angiogenesi (creazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano il tumore) [3]. Comunque sia, l'ipotesi di sostanza antitumorale è, basandosi sulle ricerche attuali, da considerarsi azzardata.
L'effetto antinfiammatorio sarebbe invece supportato dalle capacità del resveratrolo di inibire alcune reazioni, come la ciclo-ossigenasi, esattamente come fanno i più classici antinfiammatori. Anche questo effetto però è stato osservato solo in vitro [4].
Reale efficacia del resveratrolo - Come visto al punto precedente, la maggior parte dei benefici ipoteticamente derivanti dall'assunzione del resveratrolo è stata verificata, non sempre in modo concordante da tutte le ricerche effettuate, solo per culture in vitro e non sull'organismo umano. Tuttavia, le ragioni che mettono seriamente in dubbio l'utilità del resveratrolo sono ancora più semplici: il dosaggio e la biodisponibilità. Tutti gli esperimenti condotti riguardavano dosi di resveratrolo molto elevate; le cavie di laboratorio sono state alimentate con dosi di 300 mg/kg! Perché il resveratrolo possa avere effetto, deve avere una concentrazione nel sangue consigliata di almeno 10 mg/l (Yu e al., 2003). In altri termini devono circolarne nel nostro corpo circa 50 mg. La buccia dell'acino di uva rossa contiene circa 50-100 microgrammi di resveratrolo/grammo di peso secco e la sua concentrazione nel vino rosso è dell'ordine di 0,3-0,5 mg/l. Un individuo di 70 kg, per assumere le stesse dosi testate in laboratorio, dovrebbe mangiare 3-6 kg di buccia di acini di uva al giorno!
La biodisponibilità invece indica la capacità del corpo umano di assorbire una sostanza: la biodisponibilità del resveratrolo è bassissima, in quanto viene metabolizzato molto velocemente. Una dose di 25 mg lascia tracce di concentrazione nel plasma trascurabili e dopo 30-60 minuti circa i valori di picco sono circa 10-100 volte inferiori alle dosi utilizzate negli esperimenti in laboratorio! [5].
Vino e resveratrolo
I produttori di vino e gli esaltatori della dieta mediterranea pongono l'accento sui benefici del consumo di vino come sorgente primaria di resveratrolo. Tuttavia, anche in questo caso, il fallimento quantitativo è evidente. Anche considerando una dose ben lontana da quelle testate in laboratorio, per esempio 50 mg al giorno (indipendentemente dal peso del soggetto), occorrerebbe bere parecchi litri di vino, come evidenziato in questa tabella:
VinoMassimo contenuto di resveratrolo totale (mg/litro) [6]Dose giornaliera di vino (in litri) equivalente a 50 mg di resveratrolo
Vino bianco1,827,7
Vino rosato3,514,2
Vino rosso12,54
Succo d'uva rossa8,75,7

Da questi dati appare evidente come sia impossibile pensare di assumere una dose minima di resveratrolo tramite il vino, anche se gli effetti antitumorali, antinvecchiamento e per la prevenzione di patologie cardiache fossero confermati anche sull'organismo umano. Quattro litri di vino al giorno sono sufficienti per distruggere anche il fegato più resistente!
Il resveratrol è un composto protettore prodotto dall'uva rossa (e qualche altra pianta) per difendersi contro i parassiti. Molti studi hanno mostrato che il resveratrol è un antiossidante potente che protegge la salute umana con meccanismi multipli. E' al resveratrol che la ricerca attribuisce una buona parte di effetti protettori del famoso "paradosso francese".
Sfortunatamente non c'è quasi più resveratrol nel vino rosso per l'utilizzazione generalizzata di pesticidi, quando prima ne avevamo da 8 a 10 mg per litro. Abbiamo potuto localizzare, intanto, una sorgente di resveratrol di qualità farmaceutica, estratto direttamente da uva rossa di cultura biologica che ritiene l'equilibrio naturale di tutti i suoi composti attivi: polifenoli, flavonoidi, antociani e oligoproantociani (OPC). L'estratto è in seguito arricchito di resveratrol estratto dalla pianta Polygonum cuspidatum e standardizzato per apportare il 10% di resveratrol. E' l'estratto più naturale e più potente che si possa trovare sul mercato. Il resveratrol è senza dubbio il fitonutrimento più efficace e più studiato che si possa prendere per conservare e proteggere la propria salute. E' una soluzione consona a molti dei problemi che riscontrano gli esseri umani invecchiando:
•L'Organizzazione Mondiale della Sanità indica che il resveratrol riduce da solo il 40% del rischio cardio-vascolare. Il resveratrol è più efficace della vitamina E, e agisce più a lungo contro le forme da radicali liberi, per impedire l'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL). Inibisce l'aggregazione delle piastrine sanguigne bloccando l'azione della trombina e di altri fattori aggreganti. Favorisce la produzione di ossido nitrico che rilassa e dilata le arterie. Riduce il tasso di trigliceridi e di colesterolo nel sangue come il fattore intrinseco dell'ipertensione endotelina-1.
•Il resveratrol è il solo prodotto naturale la cui utilizzazione sia a questo punto valida per bloccare lo sviluppo delle cellule cancerose nei differenti stadi: Uno studio pubblicato nella importante rivista "Science" ha mostrato che il resveratrol blocca la proliferazione delle cellule cancerose durante tre stadi importanti del loro sviluppo. La somministrazione di resveratrol a dei topini per 18 settimane ha permesso di ridurre il numero dei tumori cutanei 98%. Il resveratrol uccide le cellule cancerose che siano o non estrogeno dipendenti e che siano portatrici o no del gene p53. Uno studio austriaco ha mostrato che il resveratrol bloccava lo sviluppo delle metastasi ossee in certi tipi di cancro. Altri studi hanno dimostrato che permette di migliorare, in certi casi, gli esiti della chemioterapia. Blocca anche gli effetti promotori dei regimi troppo ricchi in acido linoleico. Contrariamente a molti medicamenti il resveratrol non distrugge le cellule sane ma le protegge. La sua azione anti cancro è realmente varia, potente e sofisticata.
•Dopo studi preliminari, il resveratrol protegge il cervello dallo stress ossidativo solo o in combinazione di altri antiossidanti. Si conosce che lo stress ossidativo ha un ruolo importante nello sviluppo della maggior parte delle malattie neurodegenerative.
•Uno studio cinese viene a dimostrare che il resveratrol protegge il midollo spinale dall'infiammazione con una efficacia comparabile a quella del medicamento prednisone, ma con una protezione antiossidante supplementare, quando viene iniettato immediatamente dopo una ferita. Il resveratrol ha ugualmente migliorato la prognosi e ridotte le conseguenze permanenti di un attacco cerebrale in ratti pretrattati per 21 giorni.
•Il resveratrol, dopo uno studio condotto alla Harvard Medical School, attiva un gene di longevità in certi ceppi di lievito e permette di accrescere la loro speranza di vita del 70% i suoi effetti si manifestano come quelli della restrizione calorica (solo metodo scientificamente dimostrato per accrescere la longevità ) per l'attivazione dei geni SIR. I ricercatori per il momento non hanno lavorato che su dei lieviti, mosche e nematodi, ma fanno notare che gli esseri umani stessi possiedono questi geni.

Poligonum cuspidatum:

Il Poligonum è una delle fonti più ricche di resveratrolo. Nota sin dall'antichità ed impiegata in toto come erba lassativa, ha assunto oggi importanza rilevante proprio per l'elevata concentrazione di resveratrolo presente nelle radici. Sempre più numerosi sono infatti i riscontri che all'assunzione di composti con attività antiossidante sia associabile una riduzione del rischio di insorgenza di malattie croniche quali le malattie cardiovascolari. In particolare sono molti gli studi a sostegno degli effetti benefici per l'organismo proprio del resveratrolo, ritenuto oggi uno dei più potenti antiossidanti. Il resveratrolo è un composto che si trova naturalmente in molti prodotti alimentari di origine vegetale, quali l'uva rossa e le arachidi; si trova inoltre in alcune piante, di cui il Poligonum cuspidatum, o Japanese knotweed, o Caprifoglio giapponese, è la fonte elettiva arrivando a contenere quantità anche 400 volte superiori a quelle dell'uva. Il resveratrolo inibisce l'ossidazione del colesterolo LDL, nonché l'aggregazione piastrinica e parallelamente riduce il livello di colesterolo e di trigliceridi; induce un effetto vasodilatatore del sistema arterioso. Gli studi farmacologici hanno evidenziato altri meccanismi per il resveratrolo: uno dei più interessanti è l'azione fitoestrogenica, che si attua sia simulando l'azione degli estrogeni endogeni che attraverso la competizione con i recettori cellulari di questi ormoni; questi effetti sono utili per la protezione della donna dalle malattie cardiovascolari conseguenti agli sbilanci ormonali della menopausa. Va sottolineata l'importanza delle fonti naturali e standardizzate di resveratrolo per la presenza del fitocomplesso e per la diversa attività biologica degli isomeri della molecola: è stato osservato che il trans-resveratrol, cioè quello naturalmente presente nella pianta del Poligonum, è l'isomero bioattivo a differenza del cis-resveratrolo che non è dotato delle stesse proprietà biologiche.

 

 

 
 
 

Progetto Eternity

Salve a tutti.....

Voglio oggi ribadire una semplice cosa, Progetto Eternity nasce dal desiderio di aiutare tutti coloro che hanno perso la speranza di guarire dal cancro.

Penso in particolare modo a quei pazienti ammalati che la medicina moderna considera irrecuperabili , cioè senza nessuna speranza di vivere, di guarire dal cancro e anche da altre malattie degenerative, ciò che la medicina moderna definisce semza speranza, ammalati terminali.

Allora io dico a queste persone che non è così, loro non sono malati terminali anzi x loro c'è ancora una speranza di guarire dal cancro e la speranza si chiama "" Progetto Eternity"" seguire un malato non è cosa semplice , nei confronti di tali ammalati si deve andare a valutare anche i molteplici aspetti della loro vita quotidiana, sentimentale, spirituale, astratta ed oggetiva che va ha coniugarsi con la triste realtà della malattia che vivono loro in prima persona.

Dal cuore di ogni persona nascono desideri, sentimenti che indiscutibilmente influiscono sulle loro condizioni di vita, non si può come oggi la medicina moderna è abituata a fare quando si trova sconfitta, abbandonare il malato al suo destino, togliendoli ogni vana ed Umana possibilità della speranza che dal male incurabile non ci sia scampo.

Progetto Eternity nasce x dare speranza a queste povere persone abbandonate a se stesse x dire a loro che le speranze sono le ultime a morire e che loro devono avere fiducia anche in ciò che può sembrare impossibile .

Le più grandi scoperte nella storia dell' intera Umanità, non sono state fatte solo da scienziati o professori, ma sono state fatte nella maggior parte, da persone come l'autore del Progetto Eternità, persone che non avevano illustri lauree in dottorato, ma sono state fatte da persone che umilmente hanno voluto portare avanti le loro idee i loro ideali x il bene dell' intera Umanità.

Io sono l'autore del progetto eternità, sono l'autore del protocollo terapeutico (guarire dal cancro e da tutte le malattie degenerative si può)

Quello che io ho scoperto è come abbinare in maniera armoniosa fra di loro i vari elementi come Aminoacidi-Sali Minerali- Vitamine-.

A dirsi così sembra una cosa scontata e superflua, ma nella realtà capire cosa il corpo chiede x vivere non è così semplice come si vorrebbe far vedere da parte di quei illustri luminari della medicina.

Creare una perfetta sincronia di come assumere determinati elementi è il vero segreto della mia scoperta .

Ed in ogni caso senza una dovuta conoscenza di ciò la medicina moderna non sarà mai in grado di sconfiggere le malattie degnerative e mortali come il cancro.

Mi rivolgo ancora a quei illustri oncologi e medici che invece di criticare e criticarmi, dovrebbero cercare di avere una certa collaborazione con me e sfruttare le mie ricerche solo al fine del bene comune di tutte quelle persone ammalate che oggi hanno o stanno x perdere la speranza di una sicura e rapida guarigione della loro malattia.

Non sono un laureato, un luminare, un premio Nobel della medicina, sono solo una semplice e comune pesona che ha fatto una grande scoperta e vorrebbe che il mondo intero, che tutte le persone avessero la possibilità di venire a conoscenza che quando la medicina moderna ha gettato la spugna ed è diventata impotente nel poter guarire il malato di cancro, c'è ancora una ultima speranza che può portarli a sconfiggere il cancro oppure anche altre malattie degenerative.

Questa speranza si Chiama "" Progetto eterniy "" con il suo protocollo ( Guarire dal cancro si può ).

Lascio pure a voi la possibilità di criticarmi , di criticare il mio operato, ma non cercate di mettermi il bastone fra le ruote, cercate possibilmente di rendere utile la vostra collaborazione al solo fine di aiutare veramente le persone che soffrono e non solo al vostro tornaconto nel portafoglio.

Con queste ultime parole mi congedo con questo articolo e dichiaro ufficialmente a coloro che sono ammalati di cancro che sono l'unico ricercatore non qualificato a garantire x scritto la guarigione al 100% dal cancro nessun'altro al mondo è in condizioni di dare una tale garanzia, nemmeno illustri scienziati nel campo dell'oncologia come il Dott. Veronesi, Dott. Tirelli, Dott. Simoncini, Dott. Hamer e molti altri ancora.

Questo lo posso dimostrare solo curando realmente le persone ammalate sempre che chi domina il potere della Salute Pubblica me lo conceda.

 

Questa è la mia sfida al mondo della medicina forenese che altro non sa che criticare l'operato di chi non rispetta le regole che loro vorrebbero imporre e non aggiungo altro in merito, anche perchè ritengo che certi medici che appartengono alla società degli illustri luminari della scienza meriterebbero essere portati davanti un tribunale con l'accusa di GENOCIDIO.

 

Io voglio dare non una finta illusione , ma una reale verità dicendo che dal cancro si guarisce.

Cordiali Saluti:

Ferro Francesco

Via Madonna della Pace, 7

31014 Colle Umberto (TV)

cell. 327-5738741.

Mail = ferro.francesco@email.it

 
 
 

Guarire dal cancro si può- Progetto Eternity parte 2

Post n°14 pubblicato il 09 Settembre 2010 da progettoeternity

 

 

Tag: amore malattie, cancro, guarire, medicina alternativa

La più grande scoperta nella storia dell' Umanità viene fatta da una persona semplice, ma con tanta voglia di poter veramente debellare questo oscuro male che stà uccidendo milioni di persone.

Nella medicina moderna tanto si parla del cancro e delle svariate terapie che vengono adottate per sconfiggerlo, ma nella realtà ancora oggi la medicina moderna non è stata capace di sconfiggere questo male.

Tante terapie inutili e molto costose che hanno illuso migliaia di persone dando loro una falsa speranza di guarigione.

Ma la gente continua a morire di questo male.

Eppure una cura efficace sicura esiste dove milioni di persone potrebbero riavere la loro salute in perfette condizioni e la cosa più importante e che questa cura sconfigge veramente il cancro.

Io personalmente sono guarito da un tumore, e casualmente avevo capito quale era il meccanismo che mi aveva portato alla mia guarigione, poi morirono i miei genitori di questo male , mia suocera, i miei nonni infine il mio migliore amico.

Fu allora che decisi di dedicarmi alla ricerca dell'elisir di lunga vita che poi avrebbe potuto sconfiggere questo oscuro male che molti temono.

Nella mia e altrui sofferenza o trovato il tempo x dedicarmi a vincere questa battaglia contro il cancro e tutte le malattie degenerative e mortali.

Ci sono riuscito nel mio intento, veramente sono arrivato a scoprire la vera terapia che sconfigge questo male ed insieme a ciò poter raggiungere quella eterna giovinezza che tutti quanti noi vorremo avere.

Sono l'unico ricercatore non qualificato della medicina naturalistica che si è preso la responsabilità di firmare un protocollo dove viene garantita la guarigione entro determinate condizioni che la persona ammalata deve rispettare, una guarigione garantita al 100% e l'ho fatto solo xchè sono sicuro ed ho la certezza del risultato.

Nessun illustre scienziato, illustre oncologo o premio Nobel, o laureato ha il coraggio di garantire una guarigione al 100% come faccio io, prendendosi ed accollandosi tutte le responsabilità del caso.

Quì in questo mio nuovo Blog sfido qualsiasi medico, oncologo o illustre scienziato a farsi avanti.

Io non illudo le persone come hanno fatto costoro illustri medici e professori.

Io garantisco la guarigione delle persone ammalate che si rivolgono a me.

Hanno provato a fermarmi, a mettermi i bastoni in mezzo alle ruote, ma non ci sono riusciti a fermare il mio progetto dal quale trae il nome il mio Bolg.

Progetto Eternity nasce x dare una nuova e vera speranza alle persone che vorranno essere aiutate a sconfiggere veramente questa crudele e devastante malattia, non solo ma il nome stesso lo dice "progetto Eternità" questo è il vero segreto che si nasconde dietro la mia scoperta, e tale obiettivo è raggiungibile, basta che la speranza non si trasformi in illusoria realtà, ma segua il suo vero corso degli eventi.

In questo mio nuovo Blog  potrete contattarmi , cercherò di spiegarvi piano piano la scoperta che ho fatto, vi darò consigli di come ottenere la guarigione totale dal cancro, vi aiuterò a raggiungere quella forma fisica che tutti desideriamo avere specialmente quando si avanza con l'età.

Non chiedetemi dimostrazioni, neppure cercate di sfidarmi con assurde domande.

In quattro parole non si può descrivere e spiegare la più grande scoperta della storia.

I san Tommaso continuino pure a storcere il naso , costoro annuiranno solo il sapore della loro amarezza.

Vi posso solo dire che principalmente tutto nasce dal cuore per questo motivo ho anche inserito un video che fotografa il dentro di noi è la musica è stata scelta solo x chi capisce l'importanza di essere Umano, non solo Uomo nella materia, ma Uomo nello spirito, nel cuore , nella sua essenza Divina.

 

 

 

 
 
 

scoperta la cura contro il cancro

LA GRENALINA  PUO’ INFLUENZARE IL METABOLISMO DELLE PERSONE AMMALATE DI CANCRO?

Come la sindrome metabolica sia causa non solo di malattie cardiovascolari , ma sia anche percussore di tutte le malattie di carattere oncologico.

La grelina, e' un ormone di recente identificazione, meglio conosciuto come ormone dell'appetito in quanto tra i suoi compiti c'e' quello di inviare al cervello l'input della sensazione della fame. Il nostro studio recentemente pubblicato su Circulation ha mostrato gli effetti di tale ormone sulla protezione delle arterie. Lo studio ha infatti evidenziato che la grelina è in grado di ripristinare una normale funzione endoteliale negli individui affetti da sindrome metabolica.

La sindrome metabolica e' una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di diversi fattori di rischio (dislipidemia, iperglicemia, ipertensione arteriosa) in uno stesso individuo. Tali fattori sono spesso associati ad obesità addominale. Soggetti con sindrome metabolica presentano un notevole aumento di incidenza di malattie cardiovascolari. Ogni anno 250 mila italiani sono vittime delle malattie cardiovascolari (infarti e ictus in particolare) e sebbene le armi a disposizione siano sempre maggiori la mortalità permane cosi alta soprattutto per la non adeguata attenzione alla prevenzione primaria.

uno studio ha evidenziato che la grelina è dotata di una serie di azioni anti-aterosclerosi, suggerendone dunque un possibile ruolo nella prevenzione di questa condizione, almeno nelle sue prime fasi, quando il danno (detto appunto 'disfunzione endoteliale') è ancora largamente reversibile.

L'endotelio non rappresenta soltanto il rivestimento più interno delle arterie, ma è anche un vero e proprio laboratorio biochimico, in grado di produrre diverse sostanze che condizionano non solo la capacità dei vasi di permettere un adeguato afflusso di sangue ai diversi organi, ma anche di ostacolare la formazione e l'accrescimento della placca aterosclerotica. Una delle sostanze prodotte dall'endotelio, tra le più importanti per il buon funzionamento delle arterie, è l'ossido nitrico (NO), un potentissimo vasodilatatore. In caso di disfunzione endoteliale, la produzione di NO risulta nettamente diminuita e di conseguenza l'arteria presenta un deficit nella risposta a diversi stimoli vasodilatatori e si creano delle condizioni favorenti la formazione della placca aterosclerotica.

Considerato che dati preliminari mostravano che i soggetti affetti da sindrome metabolica presentavano concentrazioni ematiche di grelina ridotte abbiamo cercato di esplorare con una serie di sofisticati esperimenti se questo potesse avere un ruolo nel determinismo e nella successiva correzione della disfunzione endoteliale, presente in questi pazienti.

Nello studio sono stati arruolati 18 soggetti affetti da sindrome metabolica (secondo i criteri del NCEP-ATP III) e 18 individui sani (gruppo di controllo), che sono stati sottoposti a una serie di test (infusione endoarteriosa di acetilcolina, sodio nitroprussiato e L-NMMA, un inibitore dell'enzima che sintetizza l'NO) e al monitoraggio delle variazioni di flusso ematico dell'avambraccio indotte dalle diverse sostanze.

I risultati dello studio hanno dimostrato che l'infusione intravascolare di grelina normalizza la funzionalità dell'endotelio, aumentando la disponibilità di NO nelle arterie dei pazienti con sindrome metabolica.

L'aver dimostrato il ruolo della grelina sul sistema cardiocircolatorio consente di compiere un passo avanti nella comprensione dei meccanismi che determinano le complicanze cardio-vascolari nei pazienti con aumento di peso e disturbi metabolici associati . È possibile che la migliore comprensione delle anomalie associate alla sindrome metabolica, possa condurre in futuro a strategie terapeutiche più mirate per la prevenzione del rischio cardio-vascolare.

In conclusione i ridotti livelli di grelina presenti in pazienti affetti da sindrome metabolica sembrerebbero contribuire alla disfunzione endoteliale e alla conseguente aterosclerosi precoce,no solo ma potrebbe essere correlata a malattie di carattere oncologico.

 L'infusione di grelina e' in grado di avere un effetto protettivo nei confronti dell'aterosclerosi grazie all'incremento dei livelli dei livelli di Ossido Nitrico disponibile. Studi recenti hanno dimostrato che un regolare esercizio fisico, una dieta ipocalorica e perdita di peso sono in grado di far nuovamente aumentare i livelli di questo ormone nel sangue dei pazienti in cui questi erano ridotti e tale meccanismo potrebbe contribuire agli effetti antiaterosclerotici di tali strategie terapeutiche.

 

Progetto Eternity



OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI

AUTORE FERRO FRANCESCO

Come sopra si evince –la sindrome metabolica e causata da una scorretta alimentazione ed inadeguato stile di vita, una alimentazione ipercalorica è iperproteica origina disfunzione endoteliale causa di formazione di placche arterisclerotiche che causano malattie dell’apparato cardicircolatorio dando origine a formazioni sclerotiche a placche non di meno interferisce sulla normale produzione di ON creando nel contempo una disfunzione nella produzione e riciclo  di ossigenazione utile ad una corretta funzione cardiaca e polmonare.

La Grenalina potrebbe fungere  da catalizzatore e riparatrice dei danni che una malattia metabolica  causa all’organismo malato, la Grenalina può in parte ristabilire la corretta produzione di ON utile sia allo svolgimento corretto delle funzini respiratorie e cardivascolari, ma anche x la stimolazione degli organi sessuali compreso il desiderio che porta al vero stimolo sessuale anche per chi ha problemi di disfunzione erettile.

Una salutare produzione di ON e molto importante affinchè i nostri organi possano funzionare correttamente ed avere lunga vita.

La ricerca manca xrò di reali studi di associazione fra la funzione della Grenalina in concomitanza di altri fattori di cui il nostro metabolismo abbisogna per funzionare bene e dare il meglio di se stesso.

 

Autori dell’articolo sopra riportato sono di:

 

 

Manfredi Tesauro *

Carnmine Cardillo **

 

  • Endocrinologo, Dipartimento di Medicina Interna, Policlinico Universitario Tor Vergata, Roma
    ** Divisione di Terapia Medica, Università Cattolica Sacro Cuore

 

Osservazioni specifiche:

Progetto Eternity

Ferro Francesco 

Via Madonna della pace,7

Colle Umberto (TV)

Email- ferro.francesco@email.it   

 

Fine Prima Parte.

 

       

 

 




 

 
 
 

La più grande scoperta della storia, Guarire dal cancro e da tutte le malattie degenerative e mortali.

Post n°10 pubblicato il 02 Giugno 2010 da progettoeternity

Inizierò a cercare di far capire quali sono i meccanismi con cui il cancro si allea per manifestarsi con la sua massima brutalità.

Inserisco un primo articolo a titolo di informazione x tutti, ne seguiranno altri.

 

 

L’ assenza di Distrifina favorisce lo sviluppo cancerogeno.


In assenza di distrofina la fibra muscolare diventa fragile va in necrosi e viene gradualmente sostituita da tessuto fibroso non contrattile.

La distrofina si legherebbe con le proteine , la sua assenza impedirebbe alle stesse proteine di funzionare correttamente le quali verrebbero anche esse eliminate perché inutilizzate dalle cellue muscolari, l’assenza della distrofina sembra che aumenti la produzione della proteina miostatina la quale nell’insieme distruggerebbe la fibra muscolare provocando una ipoplasia generale del tessuto muscolare necrotizzandolo.

L’ inibizione della miostatina sarebbe utile avvenisse per ripristinare lo sviluppo cellulare della fibra muscolare inoltre stimolare la folistatina potrebbe ridurre il danno causato dall’assenza della distrofina, così facendo si andrebbe a stimolare la ploriferazione delle cellule muscolari.

Nei malati oncologici uno dei primi effetti della malattia oncogena si esplicita nella graduale ed irreversibile distruzione della massa muscolare (Caclessia) molto probabilmente la causa principale sarebbe da attribuire proprio da una inibizione della distrofina con conseguentemente aumento della proteina miostatina.

Molto probabilmente bisognerebbe prendere in considerazione che una delle più probabili concause che scatenerebbero la distrofia muscolare non solo nel malato oncologico, siano dovute ad una particolare infezione causata dal Virus E.B.V. almeno l’80% della popolazione Mondiale è colpita ed infetta da questo Virus.

La sintomatologia causata da questo Virus “”che dopo una latenza prolungata nell’ organismo Umano origina una patologia oncologica”” associata ad una  generale spossatezza  con associazione dolorosa dell’apparato muscolo scheletrico portando la persona ammalata ad un deterioramento psicologico  fiscio.L’ E.B.V. assieme ad altri ceppi virali e batteriologici e causa  delle varie forme patologiche di carattere oncologico e non solo, concausa probabile anche dovuta ad infezioni da Mycoplasma virali che possono portare alla degenerazione totale di tutto ll’apparato muscolo- scheletrico fino a provocare di conseguenza la morte della persona ammalata.

La distrofia muscolare insieme ad altre patologie che interessano l’apparato dei tessuti molli , potrebbe essere dovuta proprio ad un mal funzionamento ed equilibrio della proteina miostatina e distrofina  insieme alla follistatina che fa da catalizzatore nei confronti delle altre proteine.

Pertanto sia la distrofia muscolare che il morbo di Ahzaimer e le altre patologie che vanno ad interessare tutti i tessuti molli, possono essere considerate malattie di carattere oncologico anche se non riconosciute ufficialmente dalla medicina forense.

 

La Miostatina e` un membro di una grande famiglia di proteine - chiamate Transforming growth factor (TGF) - che legano un recettore cellulare ed attivano la trascrizione di geni coinvolti nella regolazione della crescita cellulare. Questi TGF sono prodotti dalle cellule di vari tessuti e poi secreti in forma inattiva (latente). Solo dopo la rimozione di un frammento di queste proteine, viene ottenuta la forma biologicamente attiva.
La Miostatina e` prodotta prevalentemente da cellule muscolari ed una volta secreta, viene mantenuta in forma inattiva da un inibitore chiamato follistatina. Pertanto, i livelli di follistatina contribuiscono significativamente a determinare l'attività biologica della miostatina.
A supporto di ciò esiste un ampia letteratura che dimostra come la follistatina giochi un ruolo esattamente opposto a quello della miostatina. Nel topo, alti livelli di follistatina producono ipertrofia muscolare, mentre l'inattivazione del gene che codifica per la follistatina determina un difettoso sviluppo muscolare.
Negli individui adulti l`azione contrapposta di miostatina e follistatina appare regolare l'accrescimento muscolare attraverso il controllo della rigenerazione muscolare, operato da cellule satelliti e cellule staminali muscolari. Questi precursori muscolari vengono reclutati dalle miofibre in seguito ad uno sforzo (come l'esercizio muscolare strenuo) oppure in seguito al danno muscolare causato dalla degenerazione delle miofibre dopo la contrazione, come in alcune malattie neuromuscolari (es distrofie muscolari). Le cellule satelliti sembrano essere la sede di produzione più importante di miostatina e follistatina, le quali, una volta secrete, regolano l'attività rigenerativa delle cellule satelliti stesse. Cellule satelliti non attivate da alcun stimolo, hanno alti livelli di miostatina e bassi livelli di follistatina. In questo contesto l'azione prevalente di miostatina inibisce la rigenerazione muscolare. In seguito a stimoli rigenerativi, le cellule satelliti aumentano la produzione di follistatina e riducono quella di miostatina, con l'effetto netto di una aumentata efficenza di rigenerazione, che conduce all'aumento del calibro dei muscoli interessati.

Queste evidenze suggeriscono che l'antagonismo funzionale tra miostatina e follistatina possa costituire un bersaglio farmacologico per incrementare la rigenerazione muscolare e la massa muscolare scheletrica per scopi terapeutici.
Situazioni cliniche che possono avvalersi di queste terapie includono le malattie neuromuscolari, come le distrofie, altre miopatie e patologie degenerative muscolari come la cachessia (perdita di massa muscolare in pazienti affetti da tumori in fase terminale) e la sarcopenia (perdita di massa muscolare legata all`invecchiamento). Tuttavia anche altre patologie, indirettamente legate all'attività della massa muscolare ed adiposa, (ad es. il diabete) potrebbero trarre giovamento da trattamenti mirati a modulare i livelli o l'attività biologica di miostatina.

 

Come agisce la miostatina sulle cellule muscolari?


La miostatina è prodotta soprattutto dalle cellule muscolari ed una volta secreta è mantenuta inattiva da un inibitore, la follistatina. Quindi i livelli di follistatina determinano l’attività biologica della miostatina.
Nel topo, alti livelli di follistatina, determinano ipertrofia muscolare, al contrario la sua inattivazione produce un difettoso sviluppo muscolare. L’azione contrapposta tra queste due sostanze regola lo sviluppo muscolare mediante il controllo della rigenerazione muscolare indotto dalle cellule satelliti e staminali muscolari. Questi rigeneratori sono reclutati dalle fibre muscolari in seguito ad uno sforzo come potrebbe essere un esercizio fisico intenso o a seguito di un danno dovuto alla degenerazione delle miofibre come avviene in alcune malattie neuromuscolari (distrofie). Le cellule satellite appaiono come la sede di produzione più importanti di entrambe, se le cellule satellite non sono attivate da alcuno stimolo hanno livelli più alti di miostatina e bassi livelli di follistatina; in questo modo c’è una inibizione della rigenerazione muscolare. Mentre in seguito a stimoli rigenerativi le cellule satelliti producono maggior quantità di follistatina riducendo quella di miostatina,con conseguente aumento dei calibri muscolari interessati

La follistatina blocca infatti l'attività della miostatina.

La follistatina però interviene in numerose attività biologiche che coinvolgono diversi fattori di crescita appartenenti alla famiglia TGFb (trasforming Grwoth factor beta), coinvolti peraltro della differenziazione delle cellule muscolari, nella fusione e nella formazione delle fibre muscolari. Più recenti lavori hanno dimostrato ancora più complesse interazioni tra follistatina e sistemi di induzione-inizio della miogenesi (nascita delle fibre muscolari) sia in età prenatale che postnatale.

alcuni farmaci inibitori delle deacetilasi (come la TRICOSTATINA A) aumentano /upregolano la follistatina a livello dei mioblasti e promuovono pertanto la formazione di miotubi/fibre muscolari (fatto questo correlato ad un incremneto della rigenerazione muscolare).

 Progetto Eternity

 

 

 

 
 
 

Guarire dal cancro si può come raggiungere l'eterna giovinezza.

Post n°9 pubblicato il 30 Maggio 2010 da progettoeternity
 

L'eterna givinezza è un sogno che tutti noi possiamo farlo diventare vero, guardando dentro noi stessi scopriremo che dentro il nostro D.N.A. e dentro il nostro cuore si trova la chiave che aprirà le porte verso i confini dell'infinito regalandoci quella Eterna Givinezza che noi tutti vorremmo avere, lontano dalle sofferenze e dalle malattie.

 
 
 

Forever young Alphaville

Post n°4 pubblicato il 07 Maggio 2010 da progettoeternity
 

L'eterna giovinezza non è solo un sogno impossibile, ma è la vera possibilità che cercando dentro noi stessi l'essenza vitale, possiamo veramente raggiungere tale obiettivo.

il cuore è la prima essenza Divina da cui dobbiamo ricavare i veri segreti per una Eterna felicità e giovinezza, lontano dalle malattie e dalle sofferenze alla ricerca di quell' Amore che noi tutti vorremmo avere e trovare.

Non è un sogno, nemmeno una illusione, ma con l'Amorel'Eterna givinezza si può veramente ritrovare.

A tutti noi ci è stata donata la chiave che potrà aprirci la porta dell'Eterna felicità e giovinezza,

spetta a noi saperla usare , così facendo varcheremo la Dimensione Umana che ci donerà l'Eterna energia vitale nell'immensità Divina di cui noi ne siamo già padroni.

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 05 Maggio 2010 da progettoeternity
 
Foto di progettoeternity

La libertà di vivere una vita serena senza malattie, senza sofferenza è un diritto di tutti

facciamo si che tale diritto venga accettato e rispettato da tutta l'Umanità.

 
 
 
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