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ONORE AI CADUTI DI KABUL


E' quasi mezzogiorno (le 9.30 in Italia) di giovedì 17 settembre, quando a Kabul si scatena l'inferno. Il convoglio formato da due 'Lince' del contingente italiano ''Italfor XX'', mentre sta percorrendo la rotabile dall'aeroporto internazionale di Kaia (International Kabul Airport) al Quartier Generale delle Forze della Coalizione, rimane coinvolto nell'esplosione di una autobomba. Due kamikaze a bordo di un veicolo imbottito con una fortissima dose di tritolo sono riusciti a penetrare tra i mezzi del convoglio militare prima di farsi esplodere lasciando sul terreno sei militari della Folgore e quattro feriti, gravi, ma non in pericolo di vita.
I militari deceduti sono tutti del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore. Colpiti due "Lince" di scorta ad una colonna di personale diretta all'aereoporto: il primo blindato è stato completamento distrutto e i cinque componenti sono tutti morti, l'altra vittima sul secondo mezzo. I militari uccisi sono 4 caporalmaggiori, Davide Ricchiuto, nato in Svizzera , Giandomenico Pistonami di Orvieto, Matteo Mureddu di Solarussa, Massimiliano Randino di Pagani; il sergente maggiore Roberto Valente di Fuorigrotta e il tenente Antonio Fortunato di Lagonegro.
Si tratta del più grave attacco dalla strage di Nassiriya del 12 novembre 2003. Domenica mattina arriveranno in Italia le salme dei sei parà uccisi e lunedì verranno celebrati i funerali solenni.