Piume al vento

Post N° 287


L'amore è sempre scolpito da qualcosa di più antico.Quando scaturisce da un incontro specificoè perchè attendeva che quell'incontro avvenisse.Lo stesso accade per il dolore che ne accompagna la fine.L'uno o l'altro risultano da un'esperienza sepolta.(J.Enthoven)Fino a poco tempo fa gli uominimi erano apparsi come una specie distinta,parallela ed in parte amica.In loro presenza mi sento a mio agio.La loro fantasia, a volte meschina,a volte con guizzi d'intelligenzami procura comunque piacere.Li capisco,senza sforzo nè timori.Forse avverto in quella porzione di umanità,aspetti riducibili e, tutto sommato, piacevoli.Con loro sono comunque sempre attentaa non mescolare le cose.Con alcuni mi scambio desideri,con altri mi limito all'amicizia,all'emozione o alla conversazione.Ad altri ancora riservo le sfumature più imprevedibili del mio carattere.Non mi sono mai sognata di confidare tutto a una sola persona.Lo ritengo pericoloso quanto al casinò puntare un'intero patrimonio su un solo numero.Malgrado questa regola di dispersioneun solo uomo ha soppiantato gli altrinel mio sistema di vita.Da un lato sono felice di compromettermicon un'amante titolare.A volte desidero un rapporto esclusivo,e lui si sforza di darmene l'illusione.So comunque che per lui, come per me,questo tipo di relazione ha più beneficiche svantaggi.Ma ho anche bisogno di uomini più disponibilicon i quali inventarmi un residuo d'adolescenza, e idilli la cui brevità mi sferza il sangue. Di me non sanno mai niente.Uno è un pò geloso, l'altro ironico, il meno affidabile ha sempre bisogno di mettere nei nostri giochi un eccesso di sentimento.Ciascuno di loro racchiude in se qualcosache agli altri manca.Non mi sento mai nè tradita nè delusa da quelle avventure,che nell'insieme,cominciano e terminano nello stesso momento.Quando ripenso a questa esistenza così ben regolata,quando ricordo quei giorni che passo,senza alcun rischio,dall'amante titolare ai miei fanciullimi dico che questo modo di agire è saggio.Riesco ad esorcizzare la mia solitudine senza dovermi infliggere dedizioni di cuinon saprei che fare.Sono nella situazione ideale della donna che sa quale uso "non fare" della propria libertà.Non mi manca nulla, o quasi.