A MODO MIO

Attenzione. Non visitate e non guardate le foto se siete particolarmente sensibili.


*Il museo di Kunst-Kamera è uno dei musei particolari da visitare a S. Pietroburgo. Al suo interno potrete osservare esemplari di feti conservati. Il museo rappresenta ancora oggi un centro di studio attivo della cultura umana. Teschi siamesi. Questi sono due teschi di gemelli siamesi persone che, hanno vissuto i primi anni di vita condividendo parte del corpo e funzioni vitali.
Feti immersi in liquido conservante
Feto conservato in soluzione. Lo zar Pietro il Grande, ordinò che tutti i corpi di neonati malformati venissero consegnati al museo della città. L'esposizione, seppur macabra, cercava di vincere la superstizione diffusa a quei tempi sulla nascita di feti deformi, considerati dei mostri della natura.
Feti di gemelli siamesi. All'epoca, una donna che dava alla luce un bambino deforme veniva condiserata una indemoniata e allontanata dalla comunità.
  Feti malformati in liquido di conservazione. Corpi immersi in liquido conservante, Pietro il Grande già nel 1714 incoraggiava la ricerca delle malformazioni a quei tempi ritenute opera del diavolo.  
 Scheletri di animali siamesi. Nel museo sono presenti esemplari di animali deformi, con due teste o con più zampe. 
 Viso con cranio aperto. I resti di una sezione anatomica del viso di un neonato. La formula segreta del liquido di conservazione permette a tutt'oggi di conservare la pigmentazione della pelle di questi corpi
Macchina della tortura strizzacervello.Questa macchina della tortura è terrificante. Per prima cosa provacava la rottura della mandibola, poi comprimeva la testa fino a spappolare il cervello del condannato. 
Sedia della tortura. La classica sedia della tortura, chiodi e manette per impedire la fuga del condannato e infliggere la pena più dolorosamente 
  Sedia a punta per la tortura. Questa è forse uno tra i più dolorosi strumenti di tortura. Il condannato veniva seduto sulla punta della piramide e soffriva un'agonia lenta e crudele. 
 La dama di ferro. Morire trafitti dalle lame affilate che rivestono questo strano sargofago di legno. Una volta chiuso lo sportello, non c'era speranza di uscire vivi.