A MODO MIO

Alfred: l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe. Dedicato a lui, ai miei senzatetto, a chi felice non è in questo periodo delle festa


   In estate come in inverno nel fango nella polvere sdraiato su vecchi giornali; L'uomo che ha l'acqua nelle scarpe guarda le barche lontane. Accanto a lui un imbecille; un signore che ne ha tristemente pesca con la lenza Egli non sa perché; vedendo passare una chiatta; la nostalgia lo afferra Anch'egli vorrebbe partire lontano lontano sull'acqua vivere una nuova vita con un po' di pancia in meno In estate come in inverno; nel fango nella polvere sdraiato su vecchi giornali; L'uomo che ha l'acqua nelle scarpe guarda le barche lontane. Il bravo pescatore con la lenza torna a casa senza un sol pesce Apre una scatoletta di sardine e poi si mette a piangere Capisce che dovrà morire e che non ha mai amato Sua moglie lo compatisce con un sorriso ironico E' una ignobile megera; una ranocchia d'acquasantiera. In estate come in inverno; nel fango nella polvere, sdraiato su vecchi giornali. L'uomo che ha l'acqua nelle scarpe, guarda le barche lontane. Sa bene che i battelli son grandi topaie sul mare che per i bassi salari; le belle barcaiole e i loro poveri battellieri; portano a spasso sui fiumi una carrettata di figli soffocati dalla miseria in estate come in inverno con non importa quale tempo..Vi propongo un filmato. In questo filmato “i barboni” sono definiti: ”I POTENTI DELLA TERRA”