Parole parole parole

Se questa è una "giornalista".


Eccoci qua, a parlare di dolore, a parlare di orrore, a parlare di punizioni.Oggi 03/04/06, vi scrivo per trasmettervi il mio soffocato dolore, nell'apprendere la sorte del piccolo Tommaso Onofri, rapito il mese scorso e ritrovato solo nella notte tra sabato e domenica (01/02 aprile).Sconvolto dalla notizia, sabato sera accendo la televisione e staziono su una rete privata del sig.Berlusconi che non è ne la 4 o la 5 ma bensì l'atra, e mi accorgo che la giornalista, appostata in mezzo ad una strada di parma, gode nel ripetere sempre le stesse parole in odore di scoop.Di seguito voglio elencare le suddette parole dette e ripetute più volte fino allo sdegno:- IL PICCOLO TOMMASO- UCCISO- SCOOTER- PIANGEVA- BADILATE- 30 cm DI TERRAQueste 6 parole sono state usate almeno una ventina di volte da questa "giornalista".Non trovo giusto il fatto di spettacolarizzare il dolore, la morte di un bambino, in questo modo.Con le immagini del padre rubate da fuori a dentro la casa della famiglia, con una luce spot, tanto fredda quanto il cuore di una "giornalista".Avrei tanto voluto che, dopo la spettacolarizzazione del rapimento, che forse in qualche modo può essere utile al fine del ritrovamento, avvenisse , nel momento in cui si è saputo della morte del bimbo, lo spegnimento delle telecamere.Così da rispettare il dolore immenso di due genitori e un fratello, oltre che dei parenti più stretti, invece di andare a soddisfare l'avidità di scoop di una "giornalista" e dei milioni di persone che il giorno dopo magari sono stati a fare la grigliata in montagna.BUONA VITA A TE, CE N'è BISOGNO.Andrea