Parole mai scritte 2

Lo studente furioso


Presidi, professor, alunni e votidi un povero studente imprese io canto,che furo ai tempi, che Vi faccio noti,quando sgobbando e sudacchiando alquantotrasse questa abilitazione il Licealedopo cinque anni duri al Montreale.L'alto timore e i brutti voti suoiio narrerò con fede a tutti voi.Dirò di Lui in un medesimo tratto,cosa non detta in prosa mai nè in rima;che per studiare venne in furore e matto,Lui che sì saggio era stimato prima.Vi narrerò insomma, se a me lice,la vita grama, misera e infelicedi un povero studente liceale,senza un quattrino e senza un ideale.S'alza al mattino, ahi lasso, sconsolato,stordito per aver dormito un'ora;studia e ripassa mezzo addormentato.Si veste in fretta ma non mangia allora, sibbene con i libri via correndoun panin per la strada va mordendo.Arriva con ritardo e col fiatone,affronta di tre piani lo scalone.Tutta la prima ora dormendo passa,tanto finanze non lo interessa.Infatti, il nostro eroe, ahi cosa lassa,per farsi l'indomani grande onore,poco nè sa, però non lo confessa:tasse e tributi son per lui lo stesso e più volte Marx ha fatto fesso.Di modo che il povero studentefinisce per saperne poco o niente.Nell'ora di italiano, ahi biricchino,greco ripassa in barba al professorech'egli non fila manco per pochino,sfogliando quei verbi, che per tre oreavea ieri studiato poverino;ma, sorte ria, maligna e disgraziata,in testa una parola non gli è entrata.Alla ricreazione, o magna gloria,a quei che l'inventò (passi alla storia),fuor de la classe irrompe desiosodi libertà, di svago e di riposo;e per fumare quella sigarettache rimediò non sa manco lui come;quand'ecco invece, poi, per sua disdetta,arriva un professor (non dico il nome!)Questi con  faccia burbera ed arcigna,poichè la circolare ha ben spiegatoche non si fuma - ahi sorte maligna,-si ferma sulla porta ben piantato.E quindi il nostro eroe non può far micache rimettere in tasca la sua cicaed aspettar paziente nella classe,la campanella ria ch'ancor suonasse.La terz 'ora ha greco, e -caso nero-dal suo professore è interrogato, un professore burbero e severo,che Cerbero ne pare un surrogato;poco ei sapeva, come v'ho illustrato,e s'avvia quindi pallido e tremantea passi lunghi e tardi il macilentoe un due si pigliò poco contento.Saputo poi che manca il professoreche avrebbe avuto infine alla sest'ora,salta e gioisce allor di tutto cuore.Quand'ecco (e poi si dice sorta ria)non ti ritorna  quel tale professoreper fare supplenza di greco ?Così, come dormendo egli era entrato,finì la sua gionata addormentato.Alquanto dissi e più non vi dirò,ma ritenete a mente questo carme,che dire ciò che fece e sopportò,avendo spesso al cuore qualche allarmeche più volte dal medico il portò,un povero studente licealesenza speranza e senza un'ideale.ed. Landi    1968 sergiorgio