Il timore di cosa ci sarà dopo la morte, dice Shakespeare, ci trattiene dalla vendetta,dalla violenza, il timore che Dio o una forza soprannaturale a lui simile, ci possa punire. E' questa la vera fonte della viltà umana? Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte.
Viltà umana
Il timore di cosa ci sarà dopo la morte, dice Shakespeare, ci trattiene dalla vendetta,dalla violenza, il timore che Dio o una forza soprannaturale a lui simile, ci possa punire. E' questa la vera fonte della viltà umana? Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte.