Mio figlio ha alle spalle un'infanzia difficile. Era un bambino molto vivace, agitato, quasi incontenibile. Frequentando i genitori di altri ragazzi della comunità, ho saputo che è una caratteristica piuttosto comune del passato di questi ragazzi. Altro tratto caratteristico è la propensione alla menzogna e alla manipolazione che, se nell'infanzia è abbastanza normale, poi diventa un tratto grandioso del carattere. Sono abilissimi nel sedurre ed incantare per ottenere ciò che vogliono, cambiando poi repentinamente attegiamento una volta ottenuto ciò cui aspirano. Spesso hanno difficoltà a concentrarsi e a fare attenzione a scuola con i conseguenti scarsi risultati negli studi. Apparentemente spavaldi, interiormente sono fragilissimi ma estremamente distruttivi per se e per chi li circonda. La loro insicurezza interiore li porta, fin dall'adolescenza, a far uso di alcool e sostanze per trovare attraverso esse sicurezza e coraggio di agire, oltre che per alleviare il dolore di vivere di cui in genere soffrono, perchè incapaci di adattarsi alla realtà. In genere vogliono emergere, non sopportano di restare nell'ombra, vogliono essere adulati e farsi notare. Cercano continuamente approvazione e amici ma incapaci di veri sentimenti, difficilmente hanno vere amicizie e soffrono di solitudine. Tendono a coalizzarsi con altri simili a loro ma il loro rapporto non è di amorevole sostegno, ma di competizione, tradimento e sfruttamento, dunque deludente e povero di affetti.
