considerazioni

Interesse o intromissione?


Leggendo fatti di cronaca quotidiana, talvolta si legge di fatti aberranti come quello di una donna che, lasciata dal marito, è evidentemente impazzita chiudendosi in casa con le tre figlie per sette anni e costringendole ad una vita di dolore e privazione. Fin qui non c'è molto da stupirsi, siamo nell'ambito della follia. Quello che fa male è l'indifferenza di chi ha visto, intuito qualcosa, ma per malinteso senso della privacy, ha taciuto, lasciando che quelle povere ragazze subissero per tanto tempo quella situazione. Se in passato e ancor'oggi, forse, nelle piccole comunità, era diffuso l'interesse e l'ingerenza nella vita di tutti, oggi, al contrario, vige l'assoluta idifferenza, se non vera, di fatto dimostrata. Penso che la via giusta, come sempre, sarebbe quella mediana. Interessarsi di chi ci circonda, fare qualcosa attivamente quando si intuiscono difficoltà, senza giudicare ed essere invadenti, mi pare un doveroso atto civile oltre che umano.