considerazioni

Amicizie virtuali o di vitaQuali hanno piu valore?


Voglio oggi affrontare un argomento di cui spesso
si discute: le conoscenze virtuali e la loro qualità.Ci sono molti pregiudizi in merito e spesso si sentedire che sia pericoloso fare amicizie virtuali perchèquesto sarebbe un mondo frequentato da gentepericolosa, complessati, maniaci, pazzi e anche criminali.Per mia esperienza non posso affermare di esserecosì pessimista. Il mondo virtuale in realtà è solouno spaccato del mondo reale e qui come nell'ambienteche frequentiamo, ci sono persone di ogni genere.Indubbiamente occorre fare attenzione, non aver fretta di farsi un'opinione perchè spesso le apparenzeingannano. Solo il tempo e la costanza dei contattipotranno farci capire chi c'è davvero dall'altra partedello schermo. Anche chi mente nel tempo vienesmascherato. All'inizio che si frequenta il virtuale èfacile pagare un prezzo in delusioni ma poi col temposi impara a capire, a portare pazienza e soprattutto anon farsi illusioni. Capita spesso che qualcuno si pro-clami grande amico e poi ad un tratto sparisca senzaragioni comprensibili. In genere chi spende troppe paroledi entusiasmo,  si rivela poi deludente.Per chi sa portare pazienza e coltivare nel tempo leamicizie, posso dire che saprà raggiungere grandisoddisfazioni con la scoperta di aver trovato ottimi amiciche non avrà timore di incontrare di persona e che gliterranno compagnia in tanti momenti di solitudineoltre a trovare  solidarietà nei momenti bui. Perciò vi esorto ad aver fiducia e ad accantonare i pregiudizi.Aggiungo qui il contributo di Fosco in quanto lo trovo molto esaustivoriguardo all'argomento trattato.Direi che in questo spazio, al di fuori delle convenzioni e delle regole che ci ingabbiano la vita, può venir fuori la parte migliore di noi (ma anche la peggiore)...Nella vita reale si hanno poche occasioni per aprire l'anima, qui si fanno confidenze a sconosciuti appunto perchè sconosciuti e talvolta molto lontani, come se lo spazio e il tempo venisse inghiottito e avesse perso il suo senso. Talvolta quando si sente o si raggiunge una certa affinità, il cosiddetto feeling, magari si fa anche un percorso assieme, che è sicuramente più intenso di una semplice conoscenza. Ci sono ovviamente conoscenze che nascono e muoiono in fretta, come rapporti più stretti che vivono per un po' e poi si spengono o si ridimensionano, ma questo credo sia normale, è cosa che presumo accada in parte anche nella realtà. Il vantaggio è che qui si ha la possibilità di conoscere in poco tempo molte persone e quindi avere una vasta gamma di scelte, ma dovendosi affidare in buona parte all'istinto e al buonsenso, si spera sempre di non sbagliare, o per dirla in gergo popolare, di avere culo:-))))). Io credo che ci spinga un bisogno interiore di comunicare, di confrontarsi, di avere qualcuno che condivida qualcosa con noi, pensieri, emozioni, esperienze, anche dolore... visto che la realtà è spesso avara di sentimenti. Non credo che queste, se non in rari casi e quando magari si ha anche la possibilità di verificare nella realtà la bontà del sodalizio, possano definirsi vere amicizie...non lo sono per tante ragioni, ma soprattutto perchè noi vediamo solo un volto di quel cubo a 6 facce di cui è formata una persona, e, secondo me, è troppo poco per darle una definizione così impegnativa, specie se non ci si legge a lungo e non si approfondisce la conoscenza anche in altri modi. Nel caso di situazioni affettive basate sull'immaginario il rischio di delusioni è enorme, ciò non toglie che questa esperienza virtuale possa portare in determinate circostanze, seppur molto rare, a costruire nel tempo anche storie importanti. Purtroppo questo mezzo, come è accaduto per la TV, negli ultimi anni è stato preso d'assalto da personaggi che ne fanno un uso molto distorto o cmq. del tutto particolare, costringendo soprattutto le donne a stare molto sulla difensiva. Non intendo demonizzare lo strumento perchè non è lo strumento che è cattivo, ma come sempre l'uso che se e fa, ed è un vero peccato che spesso le brave persone trovino spazi ristretti, circondate come sono da avventurieri che aiutati dall'anonimato sembrano aver preso il sopravvento anche in questa dimensione virtuale...approfittando spesso dell'ingenuità e della buona fede dei novizi/e. Pian piano però si impara a riconoscersi tra simili e a costruire le difese immunitarie verso i malvagi, i maleducati, i presunti tomber des femmes, o gli improbabili dongiovanni, e la grande varietà delle speci di imbecilli, visto che qui non è un'isola felice e che tutto il bene e il male del reale è riproposto come uno specchio, con lo svantaggio che ci sono deformazioni morbose, esasperazioni, esagerazioni, menzogne, falsità, che sebbene mutuate dal reale qui trovano una amplificazione particolare, anche perché è più facile nascondersi e/o inventarsi identità completamente diverse. Credo non vada neanche trascurata la possibile presenza di persone disturbate, maniaci, psicopatici, a volte millantatori e ladruncoli, che qui trovano un terreno più fertile che nella realtà, dove il controllo sociale è maggiore. Detto questo penso che se si usa un po' di cautela e di buon senso, insomma se la ragione ci dà una mano e non si abbandona il cuore al primo venuto solo per il bisogno esasperato di affetto che sentiamo dentro (garantisco che non esiste nemmeno nel virtuale il principe azzurro), presumo si possano fare incontri interessanti, a volte molto gratificanti, dai quali l'anima possa trarne un certo diletto...senza perdere di vista che è un mondo virtuale e che è preso da molti come un gioco, evitando quindi aspettative ingannevoli ed esagerate. Non voglio addentrarmi nel cattivo gusto e nella melassa di stucchevole buonismo che imperversa perchè attiene alla propria libertà individuale e al modo di proporsi, anche se questa omologazione dei sentimenti, questa irragionevole distribuzione affettiva che sommerge tutto e tutti come panna montata, impedisce spesso di riconoscere il vero dal falso, la buona dalla malafede...insomma liberi si, ma chi ha detto che l'estrema libertà debba per forza sconfinare nella stupidità?