psicoALCHIMIE

mi inquadro


 giovani donne e giovani uomini si fotografano da soli impugnano l'iphone, inclinano il cellulare,rimodulano la traiettoria del collo e delle sopraccigliee soprattutto puntano l'occhio con sguardo ammiccantesembra essere la funzione più nobile di uno smartphonein posa e uno scatto, si dà un'occhiata al risultato e si scatta ancora si cambia sfondo e si applicano le modifiche, i filtri magari si pubblica da qualche parte magari si invia all'amico del cuorela nostra giovane società si controlla ferocementescruta il suo profilo con pervasiva alacre ossessione e si immagina in scena, sul set di un film che qualcuno intitolerebbe vita e gli interpreti considerano solo prove di trasmissione