psicoALCHIMIE

viaggio in california 24


  Il viaggio di ritorno implicava all'origine sei fasi, ognuna delicata, con sue problematiche intrinseche:Fase 1: prendere il trolley da little Italy e arrivare a 12 imperial stationProblemi: il biglietto giornaliero scadeva alle 12 pm, quindi ad un eventuale controllo ero sprovvista di ticket validoEsecuzione: liscia, arrivo a destinazione con un'ora di anticipo alle 12,30Fase 2: prendere il bus Greyhound ed arrivare a Las VegasProblemi: mi aprono il bagaglio e mi controllano col metal detector, sarà l'orario del viaggio che li rende più ferraginosi. Sul bus un freddo che mi prende alla testa, arriviamo in un razzo ma io sono completamente cotta, sento sempre freddo e temo mi stia venendo la febbreEsecuzione: arrivo alla stazione di LA alle 3,30 circaFase 3: uno shattle prenotato online dovrebbe prendermi e portarmi all'aeroporto internazionale, dovrebbe arrivare alle 3,45Problemi: lo shattle non arrivaEsecuzione: aspetto fino alle 4,50, poi chiedo aiuto ad un tassista e contratto una tariffa con pagamento in doppia valuta (20 dollari + 20 euro) che mi porti in fretta al LAX. Il tassista si rivolge ad un suo collega con un'auto che lascia sinceramente a desiderare e concorda che il tizio mi accompagni a quel prezzo. Lascio la stazione fredda e inospitale e mi infilo nell'auto anni 80 che correndo in modo forsennato mi porta all'aeroportoFase 4: volo LA - CharlotteProblemi: al check in, una antipaticissima e scorbutica addetta, insiste che io faccia il check in digitale, nonostante io cercassi di farle intendere che non mi dava risultati, quando una sua collega la ha invitata a procedere, l'arpia ha detto che non risultava avessi mai pagato il biglietto, io ho iniziato a reagire con insofferenza, le ho scaricato sul bancone non so quante fotocopie di conferma acquisto biglietto ed ho detto che lei stava scherzando. I biglietti sono uscitiEsecuzione: imbarco puntuale su un aereo stretto e lungo (solo 4 posti per 2 file) dove ottengo il posto 38A vicino al finestrino, il paesaggio senza nuvole mi fa vedere un gran Canyon da sballo. Questi morti di fame della US Aerlines, oltre ad essere attempati e scorbutici, sono stati capaci di farci fare un viaggio di quasi 5 ore senza offrirci neanche un bicchiere d'acqua. Io continuo a sentirmi quasi febbricitante, metto mano alla carta di credito (con l'ultimo dollaro a disposizione comprerò una banana) e acquisto un panino, mi do una ripulita perché rischio di riprendere le mie fattezze barbone