psicoALCHIMIE

...abolizione dei "frammenti di pezzettini infranti" ......privati?

già...:))

far dono delle nostre prefererenze a coloro che preferiamo e queste preferenze "condivise" popolano l'invisibile Cittadella della Nostra Libertà.SiAmo abitati da libri e da amici..

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Secondo te quale "passo interiore" ci sta dietro?

superare l'angoscia o l'ansia della perdita che dipende da una più forte fiducia in sé... poi certo ci sono megalomani o narcisisti che tendono ad offrire ciò che hanno ma la faccenda è diversa...

Il "casino di problemi" non credo sia legato al nostro naturale bisogno di condivisione, quanto piuttosto , forse, allo stereotipo della condivisione forzata, convenzionata, quella per "sempre" (?), quella con la/e stessa persona/e ... quanto ai frammenti gelosamente e maniacalmente conservati, nel mio caso, occorrono spalle larghe e cappotto capace (assai over size).

perdonami ma non credo che sia questo il vero problema a cui ti riferisci... penso che quando conserviamo troppa roba addosso è solo per proteggere l'esile corpo che sentiamo minacciato ed a rischio di finire "esiliato"...

sull'esile corpo, tenuto anche conto dei postumi delle intemperanze natalizie, stenderei un velo pietoso; sulle fragilità, che pure ci appartengono e ci fanno un "pochino" diversi dagli dei, neanche ci piove; è la paura di finire esiliato, piuttosto, che non credo mi appartenga. In esilio viene mandato chi non è in sintonia col sistema o è percepito, in qualche maniera, come una minaccia … in esilio ci si va anche volontariamente per lo stesso motivo, a posizione invertita. Il mio capace cappotto serve solo a conservare e non far disperdere nessuno di quei frammenti, che non necessariamente o comunque non sempre sono frutto di possesso e che sono comunque parte della mia vita. Faccio una gran fatica anche a liberarmi di un paio di scarpe vecchie… le cose che mi è capitato di condividere o quello che di loro è rimasto finiscono con l’essere sentite come qualcosa da mantenere in un sorta di con-dominio e non (o non più) in possesso (piccolissimo o grande che sia). Per il perdonarti …, nelle more di queste festività tra il sacro ed il profano, ti è perdonata qualunque cosa, …. Ma sai come si dice …. L’epifania, ogni festa porta via. ….. e per la gioia di talune “specola” a quando il prossimo snack party?

concordo sull'auto-esilio e sui con-domini:)

Mettere in comune, comunisti o comunitari, comunardi o comunali?

il grande tema della proprietà ci affligge... pensare che poi tutto quello che reputiamo nostro finisce per assestare colpi di coda indicibili...

vabbè! ma è bello potere condividere, in fondo non è nemmeno così facie ed automatico condividere con gli altri; chiusi spesso o peggio arroccati come siamo sulle nostre convinzioni... diffidenze..., quando accade di potere condividere con chi amiamo, persone verso i quali nutriamo fiducia che capiranno le nostre debolezze allora è bellissimo, condividendo otteniamo il risultato di sentirci amati, apprezzati, e questo realizza un pò della nostra natura di animali sociali... io penso... un abbraccio dottoressa e felice giorno. cordialmente tuo Frà

con-divido... parola contraddittoria...:))

Yin e yang delle volte? :-))

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