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psicoALCHIMIE

di alba saddi

 

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su madri e figli

Post n°688 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da PSICOALCHIMIE
 

i figli non sono uguali 
e le madri non necessariamente amano i loro figli
né li amano in maniera uguale

tutti lo sanno ma nessuno lo esprime chiaramente

non si possono amare in maniera uguale persone diverse  
né si può amare per semplice induzione biologica, 
ogni volta che lo ribadiamo
dandolo contemporaneamente per scontato
cerchiamo solo di rassicurare noi stessi o gli altri 

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Commenti al Post:
francesco_v2
francesco_v2 il 06/01/11 alle 23:35 via WEB
e per tutte quelle che amano i loro figli in modo ossessivo, possessivo, iperprotettivo, ...? aiuto dottoressa... che argomento che hai tiratyo in ballo... la mia spina nel fianco :-))) hai che dolor :-)). un abbraccio fraterno ed una serena notte. Frà
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 06/01/11 alle 23:52 via WEB
grazie fra :) sulle madri si danno per scontate troppe cose... ma anche sui padri in fondo...
 
   
francesco_v2
francesco_v2 il 07/01/11 alle 18:04 via WEB
...vero dottoressa sulle madri si dà per scontato tutto il positivo possibile e sui padri si dà per scontato tutto il negativo immaginabile... che tristezza queste bistecche sugli occhi. Ti voglio bene dottoressa. Frà
 
card.napellus
card.napellus il 06/01/11 alle 23:39 via WEB
Medea... Non si possono amare nello stesso modo persone diverse, e nemmeno sarebbe possibile. Ma si può dare a entrambi la quantità di amore che a ciascuno è sufficiente. Persone diverse hanno anche necessità di diverse quantità di amore, e in tempi diversi.
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 06/01/11 alle 23:49 via WEB
certo che si può, ma non è naturale come si vuol far credere...
 
   
card.napellus
card.napellus il 07/01/11 alle 08:34 via WEB
Non è naturale nemmeno vivere tutta la vita con la stessa persona o dover lavorare dieci ore al giorno. Siamo un prodotto artificiale, come gli aromi delle merendine.
 
     
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 14:27 via WEB
mi piace molto questa espressione che noi siamo un prodotto artificiale, impieghiamo tutta una vita di artifici per riuscire a conquistarci una naturalezza probabile...
 
     
card.napellus
card.napellus il 07/01/11 alle 14:38 via WEB
Siamo artificiali. Prodotto di convenzioni e costrizioni artificiali. Di affetti e distrazioni, di pensieri e azioni. Tutto artificiale, nel senso di costruito ad arte, non necessariamente con un senso spregiativo, anzi.
 
esperiMente
esperiMente il 06/01/11 alle 23:53 via WEB
L'amore materno non ha un'unica forma e una sola misura. Parte con certe intenzioni e arriva a destinazione in modi diversi, a seconda di chi lo riceve, a volte percepito in modo distorto. Più invecchio e più realizzo, nella mia ignoranza della materia, che non c'è nulla di più complesso dei rapporti familiari.
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 06/01/11 alle 23:57 via WEB
concordo, e infatti non mi stanco di osservarli e studiarli...
 
robertplant0
robertplant0 il 07/01/11 alle 00:26 via WEB
Anni fa non sarei stato d'accordo, ma poi per esperienza diretta non posso che confermare che è assolutamente vero ciò che dici. L'ho riscontrato in modo anche lampante e persino dichiarato dalla mamma del mio che lo ha anche troppo preferito alla sorella. Credo sia un fatto anche istintivo, ma legato molto a quanto da questi figli una madre riceva, e forse anche al contesto nel quale sono nati, e da quali persone, perchè ora ci sono molte situazioni nelle quali i figli non hanno lo stesso padre. In una situazione "regolare" lo troverei più strano, ma "il cocco di mamma" in fondo è sempre esistito, e ha provocato non pochi disagi, suo malgrado , a fratelli e sorelle. Kiss.
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 00:31 via WEB
anche quando i genitori sono gli stessi e non ci sono cocchi, ci sono comunque modi di amare differenti per figli diversi e per periodi diversi...
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/01/11 alle 08:13 via WEB
hai provato? provato in prima persona, voglio dire? o hai solo visto come gli altri amano più figli, oppure studiato questi comportamenti sui libri?
perché io credo che l'amore non si misuri in nessun modo, non ci sia né una bilancia né un calibro per farlo. e che si amino le persone in modo diverso (perché ciascuno è diverso dall'altro, anche diverso nel suo crescere) è perfino lapalissiano dirlo.
ma il tuo post sembrerebbe sottendere altro, una visione depauperante della genitorialità (se si chiama così).
bisognerebbe piuttosto dire che questa diversità non significa necessariamente "più" o "meno". che questo è un amore che si moltiplica invece che dividersi o disperdersi in rivoli o esaurirsi
inoltre, io sarò viziata dalla mia esperienza, ma per me funziona anche la biologia, eccome se funziona. quelle cose lì, sai, ormoni, ecc?:)) sono fatte per indurre l'attaccamento, no? eccome se lo sono! poi viene il resto, con la crescita, il prendersi cura, la risposta. ma dopo. all'inizio è tanta biologia, è un istinto (e anche molto "animale"). che poi resta, sepolto nelle pieghe del rapporto individualmente costruito.
come sarebbe possibile sopravvivere alla LORO adolescenza, altrimenti?:):):)
 
 
frabonvi
frabonvi il 07/01/11 alle 09:34 via WEB
Esatto!
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 12:34 via WEB
Sono figlia di genitori viventi,ho due figli, penso che la funzione genitoriale è una faccenda bellissima ma molto complessa, la considero una funzione meno naturale di quello che abitualmente si pensi. Gli ormoni fanno la loro parte ma durano poco e spesso lavorano all'inverso se pensi alle depressioni post-partum o agli isterismi premestruali... Tutte le volte che ci interroghiamo sul cosa è utile per i nostri specifici figli ed abbiamo il coraggio e la forza di compierlo facciamo cosa buona...
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/01/11 alle 21:31 via WEB
cosa c'è nel credere nell'amore che impedisce il raziocinio?
so che ci sono persone che hanno difficoltà nell'accettare la spontaneità (per definirla così) del sentimento. non è detto che abbiano però vita più facile o maggior successo nella costruzione del rapporto.
credo invece che i figli di genitori più liberi emotivamente ne ricevano maggior beneficio.
comunque non si sceglie come si nasce né si può, al di là di un certo livello, cambiare se stessi.
solo che l'assunto del post mi sembra un po' eccessivo.
meglio sarebbe stato, a mio parere, contemplare entrambe le possibilità: quelle dell'amore gratuito e quelle dell'amore costruito
 
     
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:26 via WEB
gli slanci spesso corrispondono più ad un nostro bisogno che ad un'utilità per l'altro... però comprendo ed accetto che tu abbia un punto di vista differente...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/01/11 alle 23:07 via WEB
può darsi: ma non c'è niente di male.
e anche in caso, beato l'altro che beneficia del trovarsi vicino ad un genitore che ha di questi bisogni (invece che ad uno freddo e bloccato, che sta a pesare le proprie pulsioni).
 
d4ny3L4
d4ny3L4 il 07/01/11 alle 11:18 via WEB
Sì, sono d'accordo. Ed è naturale, quanto "legittimo", nel senso che lo si può capire senza lasciarsi ferire troppo, quando si realizza che questa figura è in primis un "essere umano" e poi nostra madre. Un abbraccio
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 14:40 via WEB
infatti...
 
 
OrangeBrasier
OrangeBrasier il 07/01/11 alle 15:40 via WEB
vero; ma un conto e' saperlo, ben altro conto e' la consapevolezza.
altrimenti tutti starebbero benissimo, e la nostra gentile ospite sarebbe praticamente disoccupata :o)
 
   
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:28 via WEB
strano lavoro il mio, detto così fa pensare agli sciacalli...
 
mio1001
mio1001 il 07/01/11 alle 12:16 via WEB
a mamm è semp a mamm... ma in quanto essere umano ha tutti i pregi e tutti i difetti dei papà come dei figli degli zii dei nonni e dei fratelli... :)
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 14:33 via WEB
ecco, dovremmo comprendere che la mamma non è semp a bona mamma (anche se in napoletano il termine si presta a fraintendimenti...)è solo una delle mamme possibili...
 
   
mio1001
mio1001 il 07/01/11 alle 14:54 via WEB
bè tenuto conto che è anch' essa zia,sorella,nonna e a volte anche padre o è poco imparziale ...o è buona sempre... l'accento sul bona non lo metto altrimenti pensandoti come mamma peccherei di piacioneria :))
 
Observateur
Observateur il 07/01/11 alle 15:48 via WEB
Temo che scatenerai la retorica partenopea della maternità...
 
 
mio1001
mio1001 il 07/01/11 alle 16:37 via WEB
ma noooooooo basta immaginarla come suoceraaaa e i conti tornano ... :)
 
   
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:29 via WEB
confesso di avere più successo come suocera che come mamma...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/01/11 alle 23:11 via WEB
ma non sarà lì il problema? nella parola "successo"?
 
     
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 23:28 via WEB
non penso che i genitori debbaano avere successo... se non molto a posteriori...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/01/11 alle 10:33 via WEB
infatti. mi stupiva l'uso della parola "successo" da parte tua.
dire che avevi più successo come suocera.
mi domandavo quindi se il problema non stesse nell'aspettarsi qualcosa di simile al successo nella relazione genitore-figlio.
aspettarsi qualcosa, comunque, in ritorno. quello sarebbe poi, alla fin fine, la molla che spinge a rileggere a ritroso l'intera faccenda.... ma lasciamo perdere. rischio di fare la figura di chi vuole rubarti il mestiere (e da dilettante, poi:)))
 
     
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 08/01/11 alle 18:49 via WEB
la parola successo era un po' ironica, per sorriderci sopra, però il successo nella relazione con i propri figli è un tema non sottovalutabile, vuoi perché ci sono delle aspettative, vuoi perché ci sentiamo responsabili di ciò che accade o accadrà... personalmente adoro come te gli slanci e ne sono "vittima" in qualche forma, mi rendo conto però che dosare gli ingredienti per aiutarli a crescere indipendenti e competenti (i due aspetti che mi intrigano di più)non è sempre facile...
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:30 via WEB
anch'io dico ridendo i figl so piezz e core... però mi piace dirlo ridendo...
 
odisseando
odisseando il 07/01/11 alle 15:48 via WEB
questo potrebbe essere la base teorica alle accuse di figliopreferitismo a mia madre da parte di mia cognata.
naturalmente a scapito dell'altro figlio, che poi sarebbe suo marito. e quindi il livore acredimonioso verso una tale madre scellerata...
la cosa interessante e forse paradossale è che mia madre sostiene d'aver avuto - in passato e per ragioni congiunturali - la sensazione d'aver voluto bene più a lui che a me... :-D
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:34 via WEB
come recita la canzone "dipende, da che punto di vista guardi il mondo tutto dipende" e mi fai venire in mente un vecchio film di cui non ricordo il titolo, in cui una mamma confidava in gran segreto ad ognuno dei suoi tre figli che era lui il preferito e che assolutamente non avrebbe mai dovuto confessarlo ai fratelli...
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 07/01/11 alle 15:53 via WEB
...in questo giorno, cioè ieri, mi aspettavo per "dono comune" qualche "psico-prodotto" dotato di azioni utili nella disinfestazione da tarli non comuni. Un saluto, M@.
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:35 via WEB
sei stato accontentato allora :))
 
   
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 07/01/11 alle 23:59 via WEB
....con le "istruzioni per l'uso" in autogestione....
 
     
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 08/01/11 alle 00:05 via WEB
anche l'autogestione può vantare i suoi bei successi
 
cricetodoc
cricetodoc il 07/01/11 alle 16:59 via WEB
Condivido. Ci sono anche madri che non amano i propri figli...purtroppo. Fanno danni immensi ma al contempo consentono ai non amati di percepire tesori immensi. Cia carissima.
 
 
cricetodoc
cricetodoc il 07/01/11 alle 17:00 via WEB
*ciao
 
   
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:38 via WEB
ciao cris, che bello ritrovarti :)) a volte il merito di una mamma può essere quello di avere molti limiti, sarà più facile per i figli riuscire a diventare persone migliori...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
zvanin il 07/01/11 alle 20:15 via WEB
Che fossi una gladiatrice moderna era facile desumerlo dal piglio deciso che metti nei tuoi post, ma che riuscissi “al tuo comando, a scatenare l’inferno”, questa si che è una sorpresa. Probabilmente il fatto di essere parte in causa ti fa essere sull’argomento sofferta partecipazione più passionale del solito. In natura il rapporto madre/figli attiene certamente alla biologia e all’istintiva necessità di conservazione della specie. Perché avete voluto complicare/rvi le cose? Non è detto, poi, che “amare per semplice induzione biologica” (percepito, mi pare di capire, come riduttivo) sia un amare di serie B …vieppiù potrebbe essere quello più autentico/puro/incontaminato. Trovo, comunque, assai riduttivo e limitato ricondurre la questione ad una retorica da preconcetta collocazione geografica/culturale, sempre che si resti nell’ambito della penisola italica : il senso della maternità è sostanzialmente lo stesso negli agrumeti siculi come nelle risaie piemontesi. Piuttosto sulla difficoltà/impossibilità di amare in maniera uguale persone diverse, direi che intanto “amare” non è la stessa cosa che realizzare un buon dolce seguendo pedissequamente le indicazioni della ricetta. La chiave di volta, come nelle ricette però, attesi gli ingredienti principali, sta nella sensatezza del “QB” che evidentemente non può essere lo stesso per tutti. Il fattore QB viene percepito in maniera differente dalle madri e dai figli: quanto basta per le une quasi mai è bastevole per gli altri (soprattutto quando questi ultimi si misurano con i fratelli); sicché tra i sensi di colpa delle prime e le supposte non “calibrate” attenzioni ricevute dei secondi si innescano (nella misura del bene) dei meccanismi conflittuali e di inadeguatezza, che talvolta perdurano nel tempo e che non trovano giustificazione neanche in quella che è una naturale divergenza di destino. E i padri …?
 
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 22:44 via WEB
i padri sono un capitolo bellissimo che qualche volta ho trattato e che certo tratterò ancora :) la questione biologica non basta, la mia cagna ha allattato egregiamente i suoi cuccioli per un preciso breve periodo, poi da un giorno all'altro si è negata e li ha spinti ad una forzata autonomia... l'istinto materno nell'uomo moderno (ma anche cell'uomo in generale) occupa uno spazio nell'esperienza relazionale assolutamente esiguo...
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/01/11 alle 23:09 via WEB
ma è innegabile: ed è quello da cui l'esperienza umana parte.
io capisco che non sia tutto: mi chiedo però perché arrivare (praticamente) a demonizzarlo
 
     
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 07/01/11 alle 23:26 via WEB
ridimensionarlo non vuol dire demonizzarlo, non credo di aver scritto da nessuna parte che l'istinto sia qualcosa di cattivo...
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
zvanin il 08/01/11 alle 06:28 via WEB
la forzata autonomia cui la tua cagna ha costretto i suoi cuccioli, ancor prima che sembrare ad un "core ‘e mamma" precoce o crudelmente cinica (si tratta di "cani" alfine) , fonda il suo clock in un tempo che la natura stima utile allo scopo, e nessuno di quei cuccioli avrà a "lamentare" preferenze particolari, costretti come saranno a tesaurizzare al massimo le attenzioni e le cure ricevute. Mi si dirà che quelli sono animali ... ma che ci sta di utile/sano nell'appiccicarsi alla madre (in un rapporto simil-osmotico e di dipendenza “affettiva”) per più di un terzo della propria esistenza e postumi senza fine o nel permettere o sperare che ciò accada. Ma se fosse vero che “virtus stat in medio”, probabilmente come per molte cose la risposta è nella misura ed in una più consapevole ed equilibrata interazione ...con buona pace di edipo, (...e i padri ?) di laio, di giocasta, di freud, di jung e della psicoanalisi più recente.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ludwig il 11/01/11 alle 14:43 via WEB
Condivido. Anche nel resto del mondo animale avviene questo. Non so xkè, ma c'è sempre il preferito, il cosiddetto "cocco di mamma".
 
to_revive
to_revive il 11/01/11 alle 15:28 via WEB
Io sono una madre "diversa" dallo stereotipo comune; a 16 anni mio figlio viveva solo a circa 7000 miglia da me. Ci sentiamo 3 o 4 volte la settimana, non m'intrometto mai nelle sue questioni personali e se mi viene richiesto un parere cerco di pensare a cosa avrei voluto sentirmi dire io nella medesima circostanza. Questo ha fatto sì che crescesse maturo ed assennato ma, come lui ama dire sovente, estremamente felice!
 
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