Quante cose nella vita ci appaiono in superficie semplici e scontate, e, per mancanza di tempo, voglia, o input adeguati, non ci soffermiamo un attimo ad esaminare più in profondità? Moltissime. Una di esse è il significato.Provate a fermare uno sconosciuto per strada e ditegli “ieri abbiamo potato l’erba”. Una frase banalissima no? L’azione che denota è chiara e comprensibile per chiunque, eppure il malcapitato probabilmente vi guarderà come se vi fossero spuntate le antenne. Tralasciando le implicazioni sociologiche che sono alla base di parte del suo stupore (ad es. la sorpresa e la diffidenza per la vicinanza con uno sconosciuto), il suo disorientamento iniziale è dovuto, nel caso della frase sopraccitata, a 1 – il soggetto sottinteso “noi” che non dà alcuna indicazione su chi abbia effettivamente compiuto l’azione di potare l’erba, e soprattutto 2 – il mancato inserimento della frase in un contesto. E’ principalmente sul secondo punto che desidero soffermarmi nella seconda parte di questa relazione.Ma vediamo ora altri simpatici esempi in cui il significato, per motivi di volta in volta differenti, è qualcosa di vago e assolutamente fraintendibile. Persino una semplice parola può essere, in casi particolari, oggetto di ambiguità, soprattutto qualora non sia inserita in un contesto chiaro (ma d’ora in poi eviterò di specificare ogni volta questo punto). Pensiamo ad esempio al termine “granata”… Non è un caso che l’abbia scritto in quel colore, dato che esso è, in effetti, il primo significato che la parola può assumere. Granata, però, è anche un sostantivo che può benissimo essere inteso come sinonimo di bomba, proiettile, ed è forse questo il significato più comune che gli viene attribuito. Non credo, infine, che molti conoscano la granata di saggina, che è un tipo particolare di quella saggina che viene utilizzata per realizzare le tipiche ramazze. Ben 3 significati possibili per un singolo vocabolo, niente male davvero…
Il significato
Quante cose nella vita ci appaiono in superficie semplici e scontate, e, per mancanza di tempo, voglia, o input adeguati, non ci soffermiamo un attimo ad esaminare più in profondità? Moltissime. Una di esse è il significato.Provate a fermare uno sconosciuto per strada e ditegli “ieri abbiamo potato l’erba”. Una frase banalissima no? L’azione che denota è chiara e comprensibile per chiunque, eppure il malcapitato probabilmente vi guarderà come se vi fossero spuntate le antenne. Tralasciando le implicazioni sociologiche che sono alla base di parte del suo stupore (ad es. la sorpresa e la diffidenza per la vicinanza con uno sconosciuto), il suo disorientamento iniziale è dovuto, nel caso della frase sopraccitata, a 1 – il soggetto sottinteso “noi” che non dà alcuna indicazione su chi abbia effettivamente compiuto l’azione di potare l’erba, e soprattutto 2 – il mancato inserimento della frase in un contesto. E’ principalmente sul secondo punto che desidero soffermarmi nella seconda parte di questa relazione.Ma vediamo ora altri simpatici esempi in cui il significato, per motivi di volta in volta differenti, è qualcosa di vago e assolutamente fraintendibile. Persino una semplice parola può essere, in casi particolari, oggetto di ambiguità, soprattutto qualora non sia inserita in un contesto chiaro (ma d’ora in poi eviterò di specificare ogni volta questo punto). Pensiamo ad esempio al termine “granata”… Non è un caso che l’abbia scritto in quel colore, dato che esso è, in effetti, il primo significato che la parola può assumere. Granata, però, è anche un sostantivo che può benissimo essere inteso come sinonimo di bomba, proiettile, ed è forse questo il significato più comune che gli viene attribuito. Non credo, infine, che molti conoscano la granata di saggina, che è un tipo particolare di quella saggina che viene utilizzata per realizzare le tipiche ramazze. Ben 3 significati possibili per un singolo vocabolo, niente male davvero…