Ilaria Terrone

A PROPOSITO DI DESTINO …


"Finché non renderete conscio il vostro inconscio, esso dirigerà la vostra vita e lo chiamerete destino."Questa frase di Carl Gustav Jung fa riflettere sul potere dei nostri stati mentali e su come essi influenzino le nostre scelte e le nostre azioni. Una curiosa storiella zen descrive perfettamente il modo in cui i nostri pensieri agiscono sui comportamenti che mettiamo in atto:NELLE MANI DEL DESTINO.Un grande guerriero giapponese che si chiamava Nobunaga decise di attaccare il nemico sebbene il suo esercito fosse numericamente soltanto un decimo di quello avversario. Lui sapeva che avrebbe vinto, ma i suoi soldati erano dubbiosi.Durante la marcia si fermò a un tempio scintoista e disse ai suoi uomini: << Dopo aver visitato il tempio butterò una moneta. Se viene testa vinceremo, se viene croce perderemo. Siamo nelle mani del destino >>.Nobunaga entrò nel tempio e pregò in silenzio. Uscì e gettò una moneta. Venne testa. I suoi soldati erano così impazienti di battersi che vinsero la battaglia senza difficoltà. << Nessuno può cambiare il destino >> disse a Nobunaga il suo aiutante dopo la battaglia. << No davvero >> disse Nobunaga, mostrandogli una moneta che aveva testa su tutte e due le facce. (101 storie zen – Nyogen Senzaki e Paul Reps).Ora, al di là del chiedersi se il destino esista o meno, se sia modificabile oppure no, ciò che ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi è il crederci fortemente. Desiderarli sopra ogni cosa, nel rispetto dell’etica propria e altrui, ci mette in quello stato mentale e fisico motivante che agisce sulle azioni necessarie a raggiungere la meta.http://www.ilariaterronepsicologa.it/