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Segnalazione Convegni Autunno 2009

Post n°135 pubblicato il 06 Settembre 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

Con questo post, il blog "Aldilà" chiude definitivamente.

 

Sono contattabile attraverso il mio sito

"Un Ponte d'Amore con l'Aldilà"
http://digilander.libero.it/Giles2004/


Ringrazio tutti coloro che hanno visitato il blog e lasciato dei commenti.

Un luminoso abbraccio :-) Giles

============================================================


SEGNALAZIONE CONVEGNI AUTUNNO 2009

* 17-18-19-20 settembre 2009 a Cattolica, Teatro della Regina - XXIII Convegno Internazionale 2009 del Movimento della Speranza sul tema: "Il cammino dell'uomo alla ricerca del senso della vita".

Per informazioni tel. 06-3235433 Hermes Edizioni .

Scarica il programma in PDF

* Dal 23 al 25 ottobre 2009 si terrà la seconda edizione del Convegno di Borgaro Torinese, dal titolo:

"L'invisibile ponte dell'amore" organizzato dalla Casa dell'Albero.

Il volantino del convegno è consultabile a questo indirizzo:
 
http://www.scribd.com/doc/16790958/CONVEGNO-BORGARO-2009

* "Parole di Luce"

I° Convegno Nazionale di Medianità

Hotel Casali - Cesena 13-14-15 novembre 2009

Per il Programma del convegno e altre info: http://www.parolediluce.org/

 * "LA VITA OLTRE LA VITA"

Convegno sulle NDE

Domenica 8 Novembre 2009

Hotel Pineta Palace
Via San Lino Papa, 35 Roma

dalle ore 10.30 alle 19.30

http://www.segnidalcielo.it/vita_oltre_la_vita.html

* XII° CONVEGNO: NOI E L’ALDILA'

Comunione con i nostri cari

Palermo 20 – 21 – 22 Novembre 2009


Sede del Convegno

HOTEL CONCHIGLIA D’ORO

Via Cloe, 9 - (trav. Viale Galatea)
90149 Mondello - Palermo

Tel. 091/450032 - 091/450359

http://www.webalice.it/cipidoc/Depliant%20convegno%2009.doc

 

 
 
 

La missione di Andrea Sardos Albertini dall'Aldilà

Foto di Giles2004

La missione di Andrea Sardos Albertini dall'Aldilà

 “ … papà, a quanto capisco, tu non sai ancora
in cosa consiste la mia missione :
bisogna far sapere al mondo intero che esiste un
ALDILA'
perché solo con questa convinzione l’ umanità si ricrederebbe e vivrebbe in pace in onore della LUCE INFINITA … “

“ … vi saranno altri episodi, opera di anime elette a ciò destinate,
che concorreranno a confermare lo stesso risultato … “

 

Oltre il tunnel, la LUCE INFINITA ...


... Domanda : Cosa si prova al momento della morte ? Come avviene il trapasso ?

Risposta : Io posso dirti ciò che ho provato personalmente perchè si differenzia molto da morte a morte. Al momento io fisicamente stavo bene però ero spaventato. Infatti la mia situazione era brutta, alla mercede di individui pericolosi. Quando sono stato ucciso non mi sono accorto, però vedevo la scena dall'alto e ho seguito tutti i particolari con distacco, indifferenza. Questo è durato un bel po', finchè la mia anima ha imboccato il lungo tunnel.

D : Puoi dire qualche cosa di più preciso sul tunnel che si deve attraversare ?

R : L'entrata ti attrae perchè vedi in fondo al tunnel una grandiosa Luce che ti chiama; ma non sempre arrivi presto ad oltrepassare la Luce. Quelli più fortunati, come me che sono accolti e accompagnati da amici o parenti, sì.
Altri invece devono aspettare anche molto tempo e questo dà sofferenza, perchè si sa che oltre è meraviglioso e si vorrebbe arrivare quanto prima.

D : Cosa hai provato quando hai capito che eri morto ? Hai avuto subito vicino chi ti ha aiutato o sei rimasto solo per del tempo ?

R : Tanta pace, nessun desiderio di tornare indietro. Si, il mio amico Marco è venuto subito a ricevermi per oltrepassare la grande Luce.

D : In che ambiente si trova a vivere l'anima? Si può descrivere ?

R : Bellissimo, tanto bello che è indescrivibile. Come puoi tu descrivere le sensazioni ? ... 

Andrea


LINO SARDOS ALBERTINI " ESISTE L'ALDILA' " - B. U. R.
 

La misteriosa morte di ANDREA SARDOS ALBERTINI
e la sua successiva manifestazione medianica

Giova raccontare l’esperienza, descriverla, definirla, per quanto in rapida sintesi.
E possiamo cominciare con un caso che, se non appare il primo nell’ordine cronologico, può considerarsi particolarmente esemplare ed emblematico, sì che l’esposizione viene facilitata cominciando da quello.

Al giovane Andrea Sardos Albertini, triestino, di venticinque anni, mancava appena un esame alla laurea in giurisprudenza, quando egli si volle concedere una breve vacanza. Così il 9 giugno 1981 partì con la sua automobile per un viaggio senza meta precisa e, purtroppo, anche senza ritorno. Il padre, l’avvocato Lino, lo ricercò con ogni mezzo. Fu trovata solo la macchina, parcheggiata a Mestre. Da una località imprecisata, Andrea aveva fatto una interurbana alla madre. Risultò, poi, che egli aveva pernottato all’albergo Astoria di Torino. Da quella città aveva telefonato a un amico di Trieste. E da quel momento nessuno ne udì più la voce, né lo vide. Nella sua disperazione, il padre fu indotto alfine a ricorrere a una ricerca parapsicologica, la quale ottenne risultati apprezzabili con la medianità scrivente di una certa signora Anita. Vi si manifestò un’entità, che si presentò come l’anima disincarnata dello stesso Andrea. Fece la storia del viaggio a Torino, dove disse di essersi recato per acquistare a condizioni convenienti un’altra automobile di seconda mano, per sostituire la propria Dhyane 6 che aveva ormai fatto il suo tempo. Nel portafoglio aveva tre milioni. Di notte, mentre egli si recava ad esaminare una nuova macchina, di cui qualcuno gli aveva proposto l’acquisto, quattro giovani, probabilmente drogati, lo avevano circondato, gli avevano preso il portafoglio e, come impazziti alla vista di quei soldi, lo avevano ucciso. Il cadavere era stato gettato nel Po, davanti al parco Valentino. Ebbero così inizio lunghe ricerche nelle acque limacciose di quel tratto del fiume, dove i sommozzatori non riuscivano a vedere nulla nemmeno a pochi centimetri di distanza. Per quanto le ricerche fossero, in certo modo, guidate dall’entità stessa, ne emersero solo scarsi indizi incerti e nessuna risultanza veramente concreta, decisiva. Fu la stessa entità di Andrea che, non sapendo spiegare che cosa fosse avvenuto a rendere vana la ricerca, consigliò di porvi fine.

La morale dell’intera storia venne espressa, dalle sue parole, in questi termini: “Certo che voi volevate il recupero del mio corpo; ma se questo si realizzava nel modo oramai come si erano messe le cose il tutto scoppiava in una grande pubblicità, ma non tanto per ciò che ci siamo prefissi, bensì per il mezzo di comunicazione; e questo non lo vogliamo né noi né voi.
Ciò che interessa è il far sapere che esiste l’Aldilà”. Ed ecco il punto, ecco la missione di Andrea, cui lo stesso padre ha cooperato scrivendo il libro "Esiste l’Aldilà", che narra l’intera storia e ne trae le conclusioni: “ Bisogna far sapere al mondo intero che esiste l’Aldilà”, dice l’entità Andrea, “perché solo con questa convinzione l’umanità si ricrederebbe e vivrebbe in pace, in onore della LUCE INFINITA”.

I tre libri di Lino Sardos Albertini attestano la manifestazione di Andrea e sono finalizzati particolarmente a dimostrare e definire la sua missione particolarissima.
Tale missione si esplica attraverso "messaggi", la cui genuinità appare convalidata da un insieme di “segni” prodigiosi e risultati spirituali: in tante persone la stessa lettura, pura e semplice, del menzionato libro infonde speranza e fede, pace e serenità, dà conforto nelle pene morali e fisiche, e nell’ispirare una visione diversa della vita provoca un intimo rinnovamento.

Comunque, se vogliamo attenerci a quel che ne dice la stessa entità di Andrea, non possiamo lasciarci sfuggire il seguente passaggio, della comunicazione del 24 ottobre 1983: “Papà caro, capisco il tuo stato d’animo. Anch’io al momento sono rimasto deluso; ma, vedi, io solo, che sono uno di coloro che fanno parte del grande pascolo di anime al seguito della Divina Luce Infinita, posso capire le cose ... Vedi, la promessa del mio recupero che mi è stata fatta dalla Luce Infinita equivaleva solo per dare una prova al mondo che esiste la vita nell’Aldilà; ma a questo scopo non ero stato assegnato solo io, bensì altri come me che uniti dovevano dare questa prova”.

 

- Lino Sardos Albertini  "Esiste l’ Aldilà"  Biblioteca Universali Rizzoli

- Lino Sardos Albertini  "Dall’ Aldilà la Fede"  Rizzoli

- Fondazione Andrea S. Albertini  "Prove e indizi dell’ Aldilà"  Rizzoli

- Lino Sardos Albertini  “La Luce di Andrea“  Biblioteca Universali Rizzoli

 

 

La manifestazione dei "FIGLI DI LUCE"

In effetti la storia di Andrea pare illuminarsi di significato pieno quando venga assimilata alle storie degli altri giovani che, trapassati prematuramente, sono poi tornati a manifestarsi.
Il caso Andrea, col suo esito medianico, si rivela parte integrante di un fenomeno molto più vasto, di natura collettiva:

di quella, cioè, che possiamo chiamare la manifestazione dei "figli di Luce”.

 
 
 

Territori della coscienza

Foto di Giles2004

13° CONGRESSO
INTERNAZIONALE DI STUDI
DELLE ESPERIENZE DI CONFINE

sul tema
T E R R I T O R I   D E L L A   C O S C I E N Z A
fenomenologia degli stati interiori
fra scienza ed esperienza

16 – 17 Maggio 2009

I N G R E S S O      G R A T U I T O

TEATRO TITANO
Piazza Sant’Agata – San Marino Città
REPUBBLICA DI SAN MARINO
  

(Puoi leggere la Presentazione di questo Congresso
nel Post n°123 pubblicato il 25 Marzo 2009)

NDE = Near Death Experiences (esperienze vicino alla morte)
OBE o OOBE = Out of Body Experiences (esperienze fuori dal corpo)


PROGRAMMA


SABATO 16 MAGGIO                                                              

ore 10.15:   Saluto delle Autorità e presentazione
di Fulvia Cariglia                                                                          
                   
ore 10.45:    Massimo Biondi
                    “Silenziosa-mente. Gli oscuri
                    labirinti della coscienza”                                             

ore 11.30:    Stefano Siccardi
                    “OBE spontanee e OBE indotte:
                     significato ed effetti”

Ore 12.00:   Ferdinando Bersani
                    “Mesmer e il mesmerismo: un caso storico
                     ancora aperto alla discussione”                                        

ore 12.30:   Dibattito con il pubblico

               P A U S A   P R A N Z O

ore 15.15:   Mario Zampardi
                    “ Il vissuto NDE
                    allo studio della psichiatria”    

ore 15.45:   Giovanni Iannuzzo
                   “Lo stato di coscienza nell’NDE”
                  
ore 16.15:   Fulvia Cariglia
                   “La vita dopo l’NDE:
                   come e perché cambia”
                   
ore 16.45:   Coffee break

ore 17.15:  Serenella Ballore
                  “Un’esperienza di premorte,
                   una storia di vita” 

ore 17.45:  Testimonianze a confronto
                  Interventi di “soggetti protagonisti”

                  ____________________________


ore 21.15:  “Infestazione e poltergeist”
                   Proiezione di filmati
                   con tavola rotonda

 


DOMENICA 17 MAGGIO

ore 09.00:   Giovanna Loricchio
                   “La dimensione spirituale
                    al vaglio della psicosintesi”

ore 09.30:   Giorgio Cozzi
                   “Il cervello sociale:
                   un ponte verso la spiritualità”

ore 10.00:   Giuseppe Perfetto
                    “Visioni mistiche e trance estatica”
                              
ore 10.30:   Coffee break

ore 11.00:   Fulvio De Nigris
                    “Stati vegetativi: vite differenti”

ore 11.30:   Renata Paolini
                   “Il fine-vita nell’evoluzione giuridica”

ore 12.00:   Dibattito con il pubblico

ore 12.45:   Fulvia Cariglia
                  Conclusioni dal Congresso


All’interno dei lavori congressuali viene riservato un momento di partecipazione libera per chiunque desideri dare il proprio contributo con l’esposizione di una testimonianza diretta o di studi personali effettuati sulle materie in programma.

LA REPUBBLICA DI SAN MARINO 
mette a disposizione dei signori congressisti un servizio di
prenotazione alberghiera a prezzi di particolare convenienza
Centro Prenotazioni Alberghiere Consorzio San Marino 2000:
tel. 0549 / 99.50.31; fax: 0549 / 99.05.73
e-mail: info@sanmarino2000.sm


PER INFORMAZIONI  SU ORGANIZZAZIONE,  PROGRAMMA E ATTI:
Tel. 347 / 61.62.584
e-mail: carful@libero.it                   

Serenella Ballore. Ex manager nell’industria farmaceutica, è attualmente titolare di una Società che si occupa di formazione aziendale e individuale.

Ferdinando Bersani. Fisico, è docente di fisica presso l’Università degli Studi di Bologna e Presidente del prestigioso C.S.P. (Centro Studi Parapsicologici) con sede nella stessa città.

Massimo Biondi. Medico e giornalista scientifico, membro della Parapsychological Association, è autore di ricerche sugli stati modificati di coscienza. Ha pubblicato “Misteriose presenze” (Milano 2005), “Trasformazioni” (Milano 2006); “Parapsicologia” (con P. Tressoldi, Bologna 2007).

Fulvia Cariglia. Giornalista, psicologa e sociologa, si occupa da molti anni di studi sull’ipotesi  paranormale dei fenomeni insoliti e di ricerca sulle NDE ed è  autrice di numerosi articoli in argomento. Fra i libri pubblicati presso Mondadori, sulle esperienze di premorte ha scritto “Territori oltre la vita” (2003) e “La luce e la rinascita” (2009).

Giorgio Cozzi. Sociologo, svolge attività di direzione aziendale. Presidente dell’AISM (Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica) di Milano, è accreditato parapsicologo e autore di numerose pubblicazioni in materia.

Fulvio De Nigris. Giornalista, è direttore del Centro Studi per la ricerca sul coma di Bologna e fondatore della “Casa dei Risvegli Luca De Nigris”.

Giovanni Iannuzzo. Medico psichiatra, è membro della Parapsychological Association e autore di numerose pubblicazioni.  Da tempo si occupa dei rapporti, e possibili implicazioni terapeutiche, tra cultura magica e conoscenze psichiatriche ed ha condotto una ricerca sulle NDE.

Giovanna Loricchio. Psicologa e psicoterapeuta, è attiva presso la S.F.I.T. (Società Italiana Psicosintesi Terapeutica).

Renata Paolini.  Giurista e già docente di Diritto Processuale Civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, ha svolto una ricerca sugli aspetti giuridici dello stato di morte e pre-morte.

Giuseppe Perfetto. Psicologo clinico, è ricercatore presso il Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati di Coscienza e autore di numerose pubblicazioni..

Stefano Siccardi. Laureato in matematica e libero professionista nel campo dell’informatica. È autore di ricerche parapsicologiche sulle OBE e sulla valutazione quantitativa delle affermazioni dei sensitivi.

Mario Zampardi.  Medico psichiatra, è stato primario ospedaliero del Servizio Sanitario pubblico e da 30 anni è impegnato nello studio degli stati alterati di coscienza. 

Segretaria del Congresso: sig.ra Rita Napoli Maldera.

 
 
 

La scrittura automatica

Foto di Giles2004

La scrittura automatica

La scrittura automatica è la capacità di scrivere senza l' ausilio della propria volontà diretta e senza avere cognizione di ciò che si sta scrivendo.
Il soggetto appoggia una penna su un foglio e attende; la mano si muove da sola (appunto automaticamente) e scrive delle parole o frasi che non corrispondono al pensiero di chi scrive.
L'elaborato che ne deriva viene comunemente chiamato messaggio, perché sembra provenire da un'altra mente, diversa da quella del soggetto. (...)
In alcuni casi l' Entità procura al soggetto informazioni a lui completamente sconosciute che possono rientrare nella categoria dei fenomeni E. S. P. (...)
In tutte le manifestazioni le due personalità (quella del soggetto e quella emergente) rimangono inalterate e indipendenti. E' possibile ricevere informazioni da parte di più entità. (...)
Il soggetto scrivente viene comunemente denominato medium. Questo termine significa mezzo. Si dice che il mezzo scriva in trance (stato di coscienza modificato o allocoscienza) (...)
Gli scrittori automatici si dividono in due categorie: medium e scrittori ispirati.
Attraverso la S.A. è possibile scrivere in altre lingue sconosciute al soggetto: questo fenomeno si chiama xenoglassia.
In alcuni casi sono stati riscontrati dialoghi a distanza fra persone viventi. (...)
In alcuni elaborati la scrittura si è rivelata simile all'entità che comunicava. (...)


Messaggio di Marco
    
"In questa Casa"

In questa casa vive l' amore,
la fede, la speranza, la carità
In questa casa vive la gioia,
la serenità, l' allegria
In questa casa
l' uomo è il vero figlio di Dio
In questa casa Dio è il solo Padre
In questa casa è la Luce che ispira

In questa casa nessuno piange in silenzio,
perchè le lacrime sono la rugiada della notte
che fa fiorire le rose più belle
In questa casa
è il sorriso dell' amore che vi parla
In questa casa la morte è vita,
la vita è il passo verso la trasformazione
e la trasformazione
è l' amore del nostro Dio Padre

In questa casa le Guide e gli Angeli
sono la luce dei nostri occhi
In questa casa i nostri occhi,
il nostro amore, il nostro sorriso
sono le vostre guide,
ora e sempre saranno per chiunque
il faro che conduce a Dio
In questa casa la Vita e la Luce sono
la sola fonte di giovinezza eterna
In questa casa, nel sorriso di tutti
Vive … Marco



Marco è un ragazzo di 17 anni, cresciuto in una famiglia serena, è estroverso, allegro, sportivo e con tanti amici; non gli manca nulla per essere felice e si avvia verso il futuro con molti sogni nel cassetto e tanta voglia di vivere.

Un incidente in moto fermerà la sua corsa verso la vita terrena.

I genitori, dopo tutto il doloroso travaglio, riescono a mettersi in contatto con lui,
prima attraverso una sensitiva, poi, direttamente.


Fonte: "Il maestro interiore"

Come percepirlo attraverso la scrittura automatica

Laura Casu - Macroedizioni

 
 
 

I messaggi sono un dono

Foto di Giles2004

"I messaggi sono un dono"
di Mario Mancigotti

(vedi anche il mio post precedente n°119 pubblicato il 06 Febbraio 2009 "Transcomunicazione: realtà o fantasia ?")

I nostri angeli del cielo sono come gabbiani leggeri che si posano sul mare calmo e non su un mare agitato dal nostro sentimento di rivolta, dalla nostra apprensione, dalla nostra ansia ed angoscia. Sappiamo che tutto ciò forma una barriera che impedisce la comunicazione.
I messaggi cristici devono considerarsi eccezionali, sono un dono ed una grazia di Dio.
Sappiamo che tutto ci giunge dall’Alto, che il messaggio ci viene dato spontaneamente e non può essere provocato.
Diffidate dai falsi profeti, diffidate da chi promette messaggi a ripetizione come se tutti i nostri cari fossero in ogni momento in fila indiana pronti alla chiamata.
Ci vuole tanta umiltà, tanto rispetto davanti al mistero: il messaggio ci giunge nel silenzio, nel raccoglimento, nella preghiera, nella vibrazione d’amore.
Non dobbiamo aver bisogno di evocare, perché sono Loro che evocano noi; e non hanno bisogno di sedute, di luci spente, di sperimentazione di gruppo.
Non si fanno gli esperimenti con Dio!
Mettiamoci a loro completa disposizione, creiamo un vuoto mentale come se ci trasformassimo in una vuota conchiglia che sa captare il rumore del mare.
I messaggi sono profondi e trasparenti come laghi di montagna.
E soprattutto smettiamola di tirare in ballo questo subconscio tuttofare. Spiace constatare come non solo gli atei, ma anche i credenti si aggrappino a questo argomento. Grazie, caro subconscio, per le stupende parole di verità e di vita che sai darci. È un subconscio talmente indipendente ed autonomo da darci direttive contrarie ai nostri desideri.
Jean Prieur indica un esempio eclatante di autonomia del messaggero: il giovane Pierre Monnier, che ha ricevuto una educazione rigidamente protestante, parla alla madre protestante di angeli custodi, di santa Teresa di Avila, di santa Caterina, di santa Teresa di Lisieux, ma soprattutto eleva un inno alla Vergine Maria.
Tutti i messaggi inviati da Daniela in cinque anni iniziano con un 8 orizzontale, simbolo dell’amore che non ha mai fine. L’agosto 1990 per la prima volta Daniela ha tracciato un 8 verticale per significare, come ha subito commentato, lo slancio della nostra preghiera di ringraziamento per la nascita della nipotina, Cristina, verso Colui che tutto dispone e dirige!
No, il subconscio non c’entra affatto! Potremmo, semmai, parlare di una “supercoscienza” o “ultracoscienza” che ci permette di entrare in una ineffabile simbiosi con le sfere celesti illuminate da Dio.
Consideriamo piuttosto il nostro subconscio come un filo elettrico che trasmette la luce ma non è la luce, è il conduttore e non la sorgente della luce, è il mezzo, è il tramite ma non la causa, può riprodurre ma non produrre!
Se i messaggi sono “carezze di Dio”, noi dobbiamo essere solo disponibili a riceverne il dono. Non dobbiamo provocare e sollecitare il dono ma saperlo attendere con fiducia e pazienza.
Così comportandoci siamo certi che non disturbiamo nessuno, non interrompiamo i compiti e le missioni dei nostri cari. Né potremo essere accusati di “necromanzia”.
Tra i nostri oppositori ci sono anche quelli che arrivano a dire che i messaggi da noi ricevuti sono di origine demoniaca.
Messaggi che ci invitano all’amore, alla preghiera, al perdono sarebbero, per costoro, opera di Satana.
Vale la pena di rispondere soltanto che fare una simile affermazione è idiota quanto iniquo, è blasfemo, è “demoniaco” esso stesso.
Chiusa la parentesi, e per tornare a parlare di cose serie: io sono fermamente convinto che la conditio sine qua non per ottenere i “segni” della presenza dei nostri cari, il privilegio di un sublime contatto con la realtà spirituale trascendente, cioè per essere degni di quelle che amo chiamare “carezze di Dio”, è necessario accettare il volere di Dio stesso per divenire collaboratori, anche attraverso la nostra umana sofferenza, dei suoi disegni imperscrutabili.
I segni autentici giungono attraverso questo processo di catarsi, di evoluzione, di illuminazione.
Attenti ai vari surrogati dei segni, ai falsi profeti, agli speculatori del dolore.
Non credo, amici, ai messaggi che giungono a ripetizione e a comando! Non apprezzo l’esaltazione, il fanatismo, la ricerca ostinata, insaziabile di segni, che all’opposto ci giungono inaspettatamente e spontaneamente al di fuori della nostra volontà.
Di questo dobbiamo renderci conto per accogliere le “carezze di Dio” con infinita umiltà.
Noi offriamo soltanto la nostra disponibilità, ci trasformiamo in “canali”, in strumenti docili e fiduciosi.
Al resto pensano Loro, se e quando possono, in virtù di quella forza inestinguibile, di quel filo che non si spezza e che si chiama Amore.


Mario Mancigotti
"Carezze di Dio"
Editore Hermes  (collana Medianità)

Mario Mancigotti
"Oltre il tunnel. Dialoghi con Daniela"
Editore Hermes  (collana Medianità)


Mario Mancigotti

Nel marzo 1983, in seguito ad un fatale incidente stradale, Mario Mancigotti e sua moglie Luisa perdevano la loro figlia ventenne, Daniela, una ragazza piena di vita, che stava vivendo la sua giovane esistenza in modo armonioso e sereno. A pochi mesi dalla scomparsa di Daniela, cominciano a manifestarsi i primi "segni" della sua presenza, attraverso una medium scrivente. A sei mesi dalla sua dipartita, ella scrive tra l'altro: "Cara mamma, io non sono morta, io sono viva, viva e felice ... Ti sono vicina, ti stringo alla mia maniera al mio cuore, ti accarezzo i capelli, ti bacio sulle gote ... Ora vivo nella luce". Una ulteriore evoluzione condusse anche la madre di Daniela, alla scrittura medianica, o meglio "ispirata". Questi nuovi messaggi, nei quali è presente anche l'entità-guida Arno, sono parole di conforto e di aiuto indirizzate non soltanto da Daniela ai propri cari, ma anche di numerosi altri giovani entità, trapassate prematuramente, anche esse ansiose di comunicare. E queste manifestazioni del mondo dell'aldilà, queste parole di amore e di conforto, questi "segni di vita" e di speranza sono proprio quelle che l'Autore definisce "carezze di Dio".

Mario Mancigotti, con Agnese Moneta e Antonio Mascagna ha fondato il "Movimento della Speranza" che riunì a Cattolica, nel 1987, un ristretto gruppo di genitori i quali avevano perso i loro figli. A quel primo convegno parteciparono studiosi della materia, ma sopratutto tante madri che erano riuscite a "ritrovare" i loro figli nella dimensione dell'aldilà per il tramite della metafonia o della scrittura automatica.
I convegni del Movimento della Speranza si ripetono ogni anno e richiamano un numero sempre più alto di partecipanti.

(vedi il mio post n° 113 pubblicato l'1 Gennaio 2009 "Convegno della Speranza 2009" 17° Convegno Internazionale della Speranza sul tema "La Vita oltre la Vita" Parapsicologia: Esperienza, Scienza, Fede")

 
 
 

25 aprile

Post n°129 pubblicato il 25 Aprile 2009 da Giles2004
Foto di Giles2004

"Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l' Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.


Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.
Nella soffitta del casolare mia madre
guardava sempre perdutamente quei monti,
già conscia del destino: ed era pura luce.
Coi pochi contadini intorno
vivevo una gloriosa vita di perseguitato
dagli atroci editti: ed era pura luce.
Venne il giorno della morte
e della libertà, il mondo martoriato
si riconobbe nuovo nella luce ...

Quella luce era speranza di giustizia:
non sapevo quale: la Giustizia.
La luce è sempre uguale ad altra luce.
Poi variò: da luce diventò incerta alba,
un'alba che cresceva, si allargava
sopra i campi friulani, sulle rogge.
Illuminava i braccianti che lottavano.
Così l'alba nascente fu una luce
fuori dall'eternità dello stile ...
Nella storia la giustizia fu coscienza
d'una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce".

Pier Paolo Pasolini

 

 
 
 

Segnalazione Forum

Post n°128 pubblicato il 17 Aprile 2009 da Giles2004
 

 

 "L' ERA DELLA LUCE"

forum di approfondimento sulla Vita oltre la Vita

http://eradiluce.forumfree.net/

è il forum dell'Associazione Culturale "Grazie Mio Dio" www.graziemiodio.it/

 


 "ANGELI IN TERRA - SACHA VIVE"

http://angeliinterra.mastertopforum.com/

è il forum dell'Associazione "Angeli in Terra - Sacha Vive"

per il sostegno ai genitori che hanno perso figli.

 
 
 

Quando la Terra trema ...

Post n°127 pubblicato il 12 Aprile 2009 da Giles2004
 

Quando la TERRA trema le scosse perturbano il ritmo naturale del PRIMO CHAKRA (legato all''elemento terra) e producono come effetto collaterale negativo paura e senso di isolamento. I mass media hanno amplificato le scosse e i vortici energetici (CHAKRA) di noi tutti sono stati turbati.

UN CONSIGLIO: abbraccia le persone che incontri, sussurra nell''orecchio : IO TI VOGLIO BENE.

Durante l''abbraccio medita sugli esseri umani che soffrono e invia a loro il tuo AMORE e la tua BUONA ENERGIA. Regalati con gioia, spesso la forza viene da ciò che manca per riempire un abbraccio.

ELIMINIAMO L''ISOLAMENTO ENERGETICO, SIAMO TUTTI COLLEGATI. L''AMORE GUARISCE! BUONA PASQUA E BUONI ABBRACCI! IO TI ABBRACCIO...

Un illuminato messaggio di speranza di Giorgio Cerquetti,
ricercatore spirituale e viaggiatore

 

 
 
 

Preghiamo ...

Post n°126 pubblicato il 10 Aprile 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

Preghiamo ...

Uniamoci in preghiera per tutti i terremotati, per chi ha perso parenti, amici, case, tutto ... in particolare preghiamo per don Francesco, parroco della chiesa di San Pietro all'Aquila, salvo per grazia di DIO, ma che ha visto distrutta in pochi secondi ... la sua chiesa, la canonica, e tutte le sue poche cose ... con più di 50 parrocchiani morti sotto le macerie ... e senza una chiesa per poterne celebrare degnamente i funerali.
Chiede preghiere ... aiutatemi ad aiutarlo ... preghiamo per le sue necessità e le sue intenzioni ... affidiamolo alla protezione della Vergine Maria. Imploriamo la DIVINA MISERICORDIA DI DIO !!!

Grazie Lety


Post n°1642 pubblicato il 07 Aprile 2009 dalla mia amica Letizia,

blog "Pazza Inter Campioni!!!" http://blog.libero.it/ForzaInter/

 
 
 

Terremoto in Abruzzo - Solidarieta'

Post n°125 pubblicato il 08 Aprile 2009 da Giles2004
Foto di Giles2004

TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo. Ogni SMS inviato contribuira' con 1 euro, che sara' interamente devoluto al Dipartimento della Protezione.

Tante gocce possono fare un mare ...

GIRALO AI TUOI AMICI PER FAVORE

 

Fonte: Corriere della Sera - 08 aprile 2009  

Sms solidali: l'importo andrà interamente alle vittime del sisma

Due euro ai terremotati per le telefonate da fisso, 1 per gli sms inviati al 48580
Sms solidali: l'importo andrà interamente alle vittime del sisma
La nota di Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia. Telecom, Wind Vodafone donano ricarica a chi si trova nelle zone colpite
MILANO - Tutti i soldi che i cittadini invieranno via telefono e telefonino per le vittime del terremoto andranno totalmente per aiutare le popolazioni colpite. Parola dei gestori di telefonia. In una nota Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, spiegano che «d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni SMS inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza». Inoltre è possibile donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. «Il Dipartimento della Protezione Civile - spiega ancora la nota - fornirà tutte le indicazioni sull'utilizzo dei fondi raccolti».

GESTORI - La nota dei gestori chiarisce i dubbi di diversi cittadini che avevano timore che l'importo di ciascuno sms di solidarietà non venisse devoluto interamente alle vittime del terremoto. Telecom Italia ha reso noto inoltre di aver devoluto 10 euro di ricarica a tutti gli utenti Tim presenti nei territori colpiti dal sisma.
«Gentile cliente, Vodafone le ha inviato 5 euro in omaggio per consentirle di utilizzare il telefono per le comunicazioni più urgenti». Questo invece il testo che la compagnia telefonica ha inviato via sms a oltre 200 mila clienti che si trovano nell'area colpita dal terremoto in Abruzzo informandoli della ricarica.
Anche Wind accrediterà 5 euro di traffico gratuito a tutti i suoi clienti di telefonia mobile presenti sul territorio colpito dal terremoto. L'operazione, informa l'azienda, che è stata la prima a muoversi in tal senso, assicurerà la continuità di comunicazione indipendentemente dal credito disponibile sulla scheda telefonica. Inoltre Wind «continua a rafforzare la copertura del territorio colpito attraverso specifiche attività tecniche. Cinque unità mobili sono state inviate nella zona e sono a disposizione della Protezione civile per contribuire a garantire i servizi di comunicazione nei punti di maggiore concentrazione». Il gruppo Wind ha successivamente specificato che anche «tutti i clienti Infostrada possono donare 2 euro attraverso una chiamata da rete fissa sempre al numero 48580. La telefonata è gratuita e il costo della donazione sarà addebitato in fattura. Il ricavato sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza».

 
 
 

Preghiera silenziosa

Post n°124 pubblicato il 08 Aprile 2009 da Giles2004
 

 

In God alone my soul
A song from Taizé

In God alone my soul can find rest and peace,
In God my peace and joy.
Only in God my soul can find its rest,
Find its rest and peace.

 

 

Preghiera silenziosa

Aiutami, o Signore risorto,
a sorridere alla Pasqua che celebriamo,
a non pensare a ciò che ho lasciato,
ad essere felice di ciò che ho trovato.
Aiutami, o Signore risorto,
a non volgermi indietro perché l’ieri non c’è più
se non come briciola di lievito per il pane di oggi.
Aiutami a sorridere alla vita che avanza,
sempre così ricca di sorprese e di novità.
Aiutami a sorridere alla poesia che canta nel cuore
Per spingermi alla ricerca di spazi sconfinati.
Aiutami, o Signore risorto, a sorridere ai tentativi che compio
per essere e restare creatura nuova.
Aiutami, o Signore, che sento vivo dentro di me,
perché ora so che, se vengo e sto con te, ogni giorno è Pasqua,
ogni giorno è "primo mattino del mondo".

 
 
 

13° Congresso Internaz. di Studi delle Esperienze di Confine

13° Congresso Internazionale di Studi delle Esperienze di Confine


Nei giorni 16 e 17 Maggio 2009 si svolgerà presso il Teatro Titano, nel pieno centro storico della Repubblica di San Marino, il 13° Congresso Internazionale di Studi delle Esperienze di Confine, dedicato agli stati modificati di coscienza ed ai fenomeni connessi, organizzato e diretto da Fulvia Cariglia.


Il programma vede in primo piano, come di consueto, la trattazione delle esperienze note con l’acronimo inglese NDE (Near Death Experiences = esperienze vicino alla morte), ed estende il proprio interesse a temi quali la fenomenologia paranormale e l’attività dei sensitivi, le visioni dei morenti e la dottrina dell’anima, l’antropologia della morte e del morire nella società moderna. Nella serata di sabato 16 è prevista inoltre la proiezione di alcuni filmati, commentati dagli esperti e con dibattito aperto al pubblico, sugli argomenti discussi durante il Congresso.


Da più di un decennio questi convegni si sono distinti, nel panorama italiano ed europeo, quale momento qualificante di discussione e confronto sugli studi più avanzati riguardanti tanto la coscienza quanto gli stati modificati di essa. La puntuale pubblicazione degli Atti, l’intervento di notevoli studiosi nazionali e stranieri, le testimonianze fornite dagli stessi protagonisti delle esperienze sono sempre stati, e quest’anno continuano a rappresentare, i principali punti di forza dell’iniziativa, divenuta ormai un evento culturale di elevato prestigio.
Aspetto particolarmente interessante della manifestazione è quello dell’opportunità che essa offre, a chiunque ne faccia richiesta all’Organizzazione, di apportare una propria testimonianza di esperienza personale inerente i temi in trattazione o riferire di studi e ricerche autonomamente condotte.


La manifestazione (con inizio alle 10.00 del sabato e termine alle 13.00 della domenica) sarà aperta a tutti con ingresso gratuito.


Per ricevere il programma completo: 0549/88.80.27;
per prenotazioni alberghiere: 0549/99.50.31;
per informazioni su organizzazione e Atti: 347/61.62.584; carful@libero.it

 
 
 

“Per portare il grigio giorno in luce d’amore …”

Post n°122 pubblicato il 09 Marzo 2009 da Giles2004
 

27, 28 e 29 marzo 2009

Con il Patrocinio della Provincia di Pisa

8° CONVEGNO a Tirrenia

SUL TEMA

“Per portare il grigio giorno in luce d’amore…”

Esperienza Scienza e Fede

 

Promosso da:  IL NESPOLO

Centro culturale, spirituale e di Opere socio-sanitarie. ONLUS

 

Per info: clicca qui

 

 
 
 

Metafonia: segnalazione sito

Post n°121 pubblicato il 01 Marzo 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

La strada che attraversa il ponte tra i due mondi

METAFONICAMENTE

http://www.metafonicamente.it/

 
 
 

15° Convegno internazionale di Ricerche Parapsichiche e Bioenergetiche

Post n°120 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

15° Convegno internazionale di Ricerche Parapsichiche e Bioenergetiche

IL MISTERO dell'ESISTENZA UMANA

dalla Mente all'Interiorità

 Centro Congressi Europeo – Bellaria (Rimini)

26, 27, 28 e 29 marzo 2009

 

SCARICA IL PROGRAMMA IN FORMATO PDF

 

Segnalazione

Cari amici, segnaliamo che il nuovo indirizzo web del convegno è :

www.convegno-parapsi.com

Grazie saluti.

 http://blog.libero.it/Convegno/6467425.html

 
 
 

Transcomunicazione: realtà o fantasia ?

Post n°119 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

Transcomunicazione : realtà o fantasia ?

" Carezze di Dio" Mario Mancigotti - Editore Hermes

Non solo l’ateo, ma anche colui che crede nell’immortalità dell’anima e in un aldilà inimmaginabile è incredulo di fronte all’ipotesi che sia realizzabile un contatto, un concreto rapporto fra la nostra dimensione di spiriti ancora prigionieri della materia e quella dei puri spiriti disincarnati. Tale atteggiamento è comprensibile perché solo chi ha faticosamente avuto esperienze personali di natura paranormale può pervenire, tra inevitabili momenti di dubbio, di incertezze, di riscontri, alla ferma convinzione che tale possibilità esiste e che il contatto, il dialogo con i nostri cari che hanno varcato la fatidica soglia, è realizzabile, purché nei disegni imperscrutabili di Dio tale dono sia previsto.

Ma non può non sorprendere che anche il cristiano dubiti di tale possibilità anche nel momento in cui dichiara di credere nella Comunione dei Santi, cioè nell’intima unione e nel mutuo influsso esistenti tra i membri della Chiesa militante formata dai fedeli in terra, della Chiesa purgante formata dagli spiriti dei trapassati nel loro cammino di evoluzione purifi­catrice e della Chiesa trionfante di coloro già ammessi alla visione beatifica della luce di Dio.

Questo dogma mi richiama alla memoria quella stupenda liturgia pittorica rappresentata dall’affresco raffaellesco delle stanze vaticane impropriamente detto “Disputa del Sacramento”; perché in quella vasta composizione inondata da una meridiana luminosità atmosferica si avverte la comunione dei santi nell’incontro fra l’empireo tripudiante di angeli di luce tra cui troneggia Dio padre, il Cristo nella sua umanità gloriosa e la colomba mistica dello Spirito Santo nella zona alta; i testimoni del Vecchio e Nuovo Testamento nella zona intermedia; la folla dei fedeli, dei padri della Chiesa, dei cenobiti, dei poeti, degli artisti nella zona inferiore. Tre mondi concentrici e paralleli ma intimamente uniti nel segno dell’amore in una perfetta simbiosi: la comunione dei santi che significa dunque possibilità di contatto spirituale, di transcomunicazione tra cosmo ed ultracosmo. Ecco che il contatto tra le due dimensioni non solo si rende credibile ma addirittura trova l’avallo in sede teologica.

In un prezioso libro di messaggi “ispirati”, donatomi da un sacerdote di Milano, leggo questo pensiero: “Quando uno chiede preghiere per qualcuno di voi, abitanti del mondo, tutti si uniscono per attuare questo desiderio; questa preghiera comunitaria è per il bene di uno, ed il bene di uno diventa bene di tutti: questa è la comunione dei santi. L’amore che circola dall’uno a tutti, da tutti all’uno”. Ed è per questo, amico lettore, è per questa inestinguibile forza dell’amore che io credo fermamente nella continuazione del mio dialogo con Daniela, del vostro dialogo con i vostri cari, nel nome della “Comunione dei Santi”.

Mario Mancigotti


- "Le voci dei viventi di ieri" Gabriella Alvisi - Ed. Sugar, Milano

- "In diretta dall'Aldilà - La transcomunicazione strumentale: realtà o utopia ?"
F. Brune - R. Chauvin - Ed. Mediterranee

- “Il mistero delle voci dall’ aldilà” M. Bacci - Mediterranee

- “Immagini dal regno dei morti” R. Holbe - Mediterranee

- “Voci dall’ aldilà” K. Raudive - Tedeschi

- “Telefonate dall’ aldilà” D. S. Rogo - R. Bayless - Siad

 
 
 

Transcomunic. strumentale - video

Post n°118 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da Giles2004
 

Ringrazio il mio amico sitael

del blog "Azzurro Italiano"

http://blog.libero.it/AzzurroItaliano/

per aver pubblicato questi video.

 

  

In questo sito troverete informazioni e documenti riguardanti studi e ricerche
su possibili contatti con una dimensione sconosciuta
attraverso la metafonia e la metavisione

http://www.metavisione.it/ 

 
 
 

C. I. C. A. P

Post n°117 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

Ripubblico questo testo per rispondere alla domanda

di alfonsotoscano del blog

"L'uomo e Dio Se Dio esistesse non ci sarebbero le stelle"

 http://blog.libero.it/alfonsotoscano/ che ringrazio per i suoi commenti.

 

UNA PROPOSTA ANTICICAP SULLA METAFONIA (Dott. Nicolò Schepis)

Inizio citando una frase di testata giornalistica di un'intervista al dott.
Morocutti del CICAP sulla metafonia pubblicata su Internet dal titolo: "La
scienza dice no". Sotto titolo: "Marco Morocutti è esperto Cicap (Comitato
italiano controllo delle affermazioni sul paranormale) per quanto concerne
psicofonia e metafonia. Accanto sulla sinistra dell'intervista la sigla del
Cicap, alla fine dell'articolo si nota il Link per accedere al sito ufficiale
del Cicap. La prima forma ideologica di quest'articolo che risalta agli occhi è
la dicitura del titolo; "La scienza dice no". Una intestazione che considera le
parole del Dott. Morocutti come l'appellativo della scienza (insomma, una
equivalenza biunivoca tra Morocutti e la Scienza. Morocutti = Scienza - Scienza
= Morocutti) In effetti Morocutti è una persona, un ricercatore di una
associazione che sostiene un verdetto sulla metafonia. E' il dott. Morocutti a
pronunciarsi quale membro del Cicap e non la scienza! Allora invito a chi scrive
ad essere più preciso. Il problema di fondo è che né il Cicap, né il dott. Marco
Morocutti sono la scienza. Una goccia d'acqua non è il mare intero! Immaginate
un medico, che presentandosi in un convegno per affermare le proprie tesi,
proferisce un bel momento: io sono la medicina, ovvero, la medicina dice No,
mentre è lui ad affermare il No sull'eventuale causa di una malattia ipotizzata
da altri suoi colleghi. Con onestà professionale e metodologia non vi sembra
pretestuoso questo modo di porsi? Sarebbe stato più giusto esporre diversamente,
forse in questo modo: secondo le mie ricerche sono giunto a queste conclusioni
da sottoporre sempre ad ulteriori verifiche. Non è accaduto così
nell'intestazione sopraindicata? Ecco perché quel titolo mi sembra la chiave di
una visione onnipotente della conoscenza. Io sono, personalmente, contro ogni
forma di tracotanza della ragione, in opposizione a qualsiasi esasperato
razionalismo; ancora sento l'odore del fuoco, il tanfo nefasto dei roghi della
Santa inquisizione, l'urlo disperato di Giordano Bruno, ne vedo, oggi, la
reincarnazione in alcuni scettici del presente. Personalmente non condivido
nessun monopolio culturale da parte di qualsiasi associazione che vuole
prevaricare a tutti i costi il suo presunto sapere. Chi pratica la metafonia
deve sapere, che pende sulla sua pelle una penale morale da parte di una nuova
santa inquisizione, solo chi accetta il martirio psicologico può andare avanti.
Chi è accusato per un reato ha sempre una difesa, può, nel caso di un'eventuale
condanna appellarsi, inseguito, ad un altro processo. Per la metafonia non è
cosi, nessuno dei metafonisti può appellarsi alle decisioni del Cicap, una
sottile ironia, pungente di questi operatori investe chi tenta, vanamente, di
affermare le ragioni delle sue sperimentazioni. Secondo il Cicap chi pratica la
metafonia, se vuole essere credibile, deve, in modo inequivocabile, sottoporsi
al suo controllo. Allora mi chiedo: perché presentarsi solo alle supervisioni
del Cicap e non ad altre eventuali associazioni di verifica? Se queste
associazioni ancora non esistono, perché temono tanto il Cicap, facciamoli
nascere, e ora di finirla con la caccia alle streghe! A mio modesto avviso
potrebbero essere anche più obiettive, perché indagherebbero senza pregiudizi!
Perché, esclusivamente, il Cicap possiede il monopolio sul paranormale? Dove
sono gli avvocati difensori, la corte d'appello e la Cassazione dei metafonisti?
Non esistono… Allora ci troviamo dinnanzi ad un monopolio culturale, manca una
concorrenza di controllo scientifico. Inoltre, da quanto affermano i ricercatori
del Cicap, sembrerebbe che essi si considerano la scienza in assoluto, mi sembra
di entrare in antiche cattedre di teologia del passato. Uso a tal proposito una
frase biblica, poiché il Cicap tendenzialmente si pone alla stessa maniera del
vecchio dio giudaico quello con la barba bianca: " non avrai altra scienza fuori
di me"! E se qualche fisico, o medico, o ricercatore afferma il contrario di
quanto quella associazione sostiene, subito gli si appiccica la cornice di
visionario, d'illuso. Il Cicap è quella parte della vecchia scienza
giustizialista; ritengo il suo modo di promulgare cultura un pericolo per la
democrazia del sapere, un oscurantismo della ragione d'essere. Quando qualsiasi
potere si camuffa in sapere, bisogna essere molto vigili e non permettere che
quel potere oscuri le menti, è necessario combattere sino infondo per il diritto
di un sapere dialettico, contro ogni presunzione della ragione impudente, per la
profilassi dell'obiettività; occorre opporsi, in maniera ferma e decisa, alla
stessa maniera di come si lotta l'irrazionalità di certe sette mistiche, i riti
delle fattucchiere, i maghi, i prestigiatori imbroglioni. Non possiamo delegare
al Cicap il responso massimo sulla veridicità dei fenomeni metafonici, senza che
ci siano altri centri di controllo alternativi. Se c'è una cosa da fare, è
quella di migliorare la qualità della ricezione delle voci, per renderle più
chiare, meno interpretabili, in maniera che ciascun ricercatore potrà dopo anni
di verifiche oneste rendersi conto della esistenza o non esistenza della
dimensione metafonica.. Riferendomi al Cicap e soprattutto al dott. Morocutti,
voglio dire che Ricercare non significa supporre a priori che un fenomeno non
esista prima di averlo verificato con la dovuta serietà e con il dovuto tempo,
questa forma pregiudiziale non permette al ricercatore d'essere equanime, senza
stereotipo alcuno. Ritengo proporre a tutti gli studiosi e investigatori nel
campo del paranormale la nascita di una nuova associazione, che indaghi i
fenomeni con la massima obiettività, che si ponga come un'agenzia di controllo e
di verifica senza preclusioni di fondo. Per quanto riguarda la metafonia,
Morocutti afferma e cito le sue parole: "Bisogna avere competenza in elettronica
e in tecnica del suono. Per quanto concerne il primo aspetto, si tratta della
mia specifica professione. Sono poi un appassionato e un esperto di tecnica
audio". Posso convenire con lui in questa sua asserzione, ritengo giusto quello
che dice, ma cosa manca nella sua metodologia d'indagine? Egli definisce
illusoria la metafonia solo per il fatto di aver verificato di persona in
diverse situazioni la provenienza di rumori e messaggi radiofonici mal
interpretati da chi vuol sentire quello che, in effetti, non esiste: il rumore
di una sedia per una parola, un messaggio navale in codice o radioamatoriale o
radiofonico per una voce dell'aldilà. In che modo Morocutti conduce l'indagine?
Cito nuovamente le sue parole ritrovate in un'intervista su Internet: "Sì. Da un
lato, ho fatto test circa l'interpretazione delle frasi intercettate. Gruppi di
controllo che non conoscevano il testo scritto della frase intercettata non
erano in grado di interpretarla. Dopo avere visionato una plausibile
interpretazione scritta, però, questa s'imponeva fino a determinare una
percezione precisa. E' l'effetto della somiglianza con il già sentito o il già
saputo. Fondamentalmente si tratta di sintomi indefiniti che vengono chiusi in
un'interpretazione quando questa è già presente" Voglio precisare, da quanto si
può intendere dalla sua lettura, che il gruppo di controllo è stato formato da
un insieme di persone comuni che non hanno fatto alcuna esperienza sulla
rilevazione percettiva delle voci. Mi domando, come può competere questo gruppo
di controllo con chi ha reso fine, capillare il proprio udito dopo anni
d'ascolto, affinando il proprio senso acustico per discriminare le
caratteristiche di quelle voci, differenziandole da un fruscio di fondo, che
tende a coprile e saturarle? Consideriamo un gruppo di controllo costituito da
persone, non musiciste, che vengono invitate dallo sperimentatore ( per es, dal
dott. Morocutti che dice di essere tra l'altro "un appassionato e un esperto di
tecnica audio") all'ascolto di una Sinfonia, o di una fuga di Bach. Dott.
Morocutti le chiedo, quante parti apprezzabili e considerevoli di quella musica
resterebbero oscure e non percepite dal suo ipotetico gruppo? Indubbiamente, gli
elementi più importanti: trasformazioni armoniche con modulazioni e cambi di
modo, contrappunti di voci sovrapposte, sfumature timbriche, richiami formali.
Se dovessimo utilizzare in musica questa sua metodologia per un verdetto ( come
lei ha fatto per la metafonia) sulla validità di una sinfonia o di una fuga,
questo suo criterio, di certo, inficerebbe tutta la musica classica,
sicuramente,la musica leggera avrebbe la meglio. Cosa avrebbe ottenuto dalla sua
ricerca? Un plauso dai suoi colleghi del Cicap, ma una profonda disapprovazione
dai compositori, dai semiologi della musica, dagli psicologi, che certamente in
questo campo sono più competenti di lei, perché lei avrebbe bestemmiato sulla
musica, falsando la realtà dei fatti, per giungere a conclusioni rovinose. Non
credete che questo modo di procedere sia un limite che vizi ideologicamente
l'indagine? Morocutti alla fine dell'esperimento riesce sempre a trovare quello
che voleva sapere o che gli serviva già dall'inizio, prima ancora di eseguire il
test di controllo, per invalidare la metafonia. Lei non ha tenuto conto dei
processi di filtro e di selezione percettiva, (processi ormai saputi e risaputi
dalla psicologia), ha isolato le variabili a suo piacimento emettendo un sacro
verdetto inoppugnabile. L'uso inadatto di metodologie sperimentali, usate in
maniera inappropriata, senza vagliare le variabili dipendenti ed indipendenti
più rilevanti, che si presentano di volta in volta in una situazione
sperimentale, può apportare grossolani errori interpretativi, come è successo
spesso in diverse statistiche sociologiche. " Riprendo la metodologia d'indagine
di Morocutti - ecco nuovamente le sue parole: Oltre ai gruppi di controllo, ho
effettuato test con radioamatori. L'universo delle comunicazioni in onde corte è
enorme e complessissimo: si trasmettono materiali di ogni genere, a volte da
migliaia di chilometri dall'apparecchio che li intercetta. Il parere dei
radioamatori è stato unanime: le cosiddette "voci dei morti" sono tracce audio
di comunicazione radioamatoriale, intercettate con strumenti non adatti alla
ricezione (SFB). E questo viene confermato anche dalla più prestigiosa
metafonista italiana, Gabriella Alvisi... " Mi sembra di assistere ad un altro
aspetto parziale d'indagine, anche s 'è corretto nell'esposizione divulgativa.
E' vero che l'etere sia pervaso da onde corte, così molti metafonisti cadono in
questa trappola illusoria, quando interpretano voci non definite, in maniera
univoca secondo le loro aspettative. Se la maggior parte dei segnali che si
captano sono rumori, o trasmissioni radiofoniche o radioamatoriali o messaggi di
navi da decriptare, ciò non significa che tutti i metafonisti commettano questi
grossolani errori. Mi domando, si ascolta da una radio, esclusivamente, la
ricezione di messaggi radiofonici? Morocutti direbbe di si. Dove sta scritta
questa sua verità ultima, forse la mia mente va più in là del contingente, va
nei sentieri del possibile, sempre nei limiti d'ipotesi, tuttavia da verificare.
Non può accadere qualcosa di inspiegato, d'insolito in ciò che si ascolta? Molti
studiosi metafonici hanno ottenuti frasi con dati alla mano dai risvolti
sorprendenti, che non potevano essere di natura radiofonica ( per i loro
contenuti) e che tuttavia si erano impresse, incredibilmente, nel nastro
magnetico di un registratore. Sono questi i dati da sottoporre ad un controllo
serio e non il resto. Il resto è risaputo, è banale, giova solo a riempire un
articolo di giornale, ma non è utile alla ricerca, serve al pensiero dicotomico,
che vuole smentire a tutti i costi, ciò che non riesce a catalogare nei propri
schemi cognitivi. Un tempo Einstein commise un grave errore nei confronti di
Heisenberg, dopo che lui stesso gli aveva delucidato la sua versione dei fatti
sulla fisica quantistica. Einstein gli rispose: "ciò nonostante è un non senso".
Ma la storia dimostrò alla fine che Heisemberg aveva ragione. Se una mente
straordinaria come quella di Einstein aveva sbagliato in quella circostanza,
perché a lei ed al Cicap non è concessa nessuna possibilità d'errore? Comprendo
che Morocutti da come si esprime esclude questa possibilità, in questo caso di
presunta infallibilità, ha tratto poco dagli insegnamenti della storia del
pensiero scientifico. Sicuramente l'apparecchio radiofonico è progettato per
ricevere alcune bande e non altre, ma nessuno può escludere qualcosa di poco
chiaro che s'insinua inaspettatamente in alcuni momenti e non in altri, magari
poco ripetibili. Morocutti parte da una premessa scontata, non è possibile!!!
Non ricerca con la mentalità di chi vuol sapere, capire, ma di chi vuol soltanto
smentire. Ha trovato qualcosa da sconfessare in alcuni metafonisti ingenui,
travagliati dal dolore e generalizza quei risultati a tutti i possibili contatti
metafonici. Ecco cosa dice a tal proposito: "Il parere dei radioamatori è stato
unanime: le cosiddette "voci dei morti" sono tracce audio di comunicazione
radioamatoriale, intercettate con strumenti non adatti alla ricezione (SFB)".
Questa sua affermazione sa di stonatura, sarebbe stato corretto almeno
aggiungere alla frase "sono tracce audio di... in molti casi sono tracce di…
oppure, per una maggiore prudenza e rispetto nei confronti di molti metafonisti
responsabili, che conducono da anni le loro ricerche, delle quali sa ben poco,
avrebbe potuto affermare al posto di quella frase scontata ed imperativa
quest'altra: potrebbero essere tracce audio di… E aggiungerei Molte come
sostitutivo del vocabolo Cosiddette "molte" delle "voci dei morti" , piuttosto,
che le cosiddette, ( questa ultimo lemma sa d'offensivo). Mi scusi, ma non è
corretto che un ricercatore serio si appropri di un tale significato lesivo,
usato con grossolana superficialità dai radioamatori. Inoltre, posso affermare,
da quanto si rileva in diversi suoi articoli, che lei ha controllato soltanto
una minima parte dei casi metafonici, quelli più discussi o dubbi,
generalizzandoli poi indebitamente a tutto il resto. Sa cosa pensano gli
psicologi cognitivisti di queste indebite generalizzazioni? Li considerano delle
distorsioni cognitive. Morocutti non può proferire con una semplicità
sconcertante che i risultati dei suoi esperimenti siano universali, dimentica
che qualsiasi asserzione che non può essere sottoposta ad eventuale
confutazione, non può appartenere alla scienza, perché in tal caso non è nè
vera, né falsa, è come la fede. Forse voi del Cicap siete i sacerdoti di una
nuova religione? I signori del Cicap mi sembrano gli integralisti di uno
scentismo religioso, piuttosto, che ricercatori,( non entro in merito alle loro
professioni, mi rivolgo solo ai loro giudizi sul paranormale) nessun
sperimentare nel campo della psicologia e semiologia musicale è giunto ad
affermare con disinvoltura e spregiudicatezza che i dati sperimentali ottenuti
dai loro screening e approfondimenti siano definitivi o assoluti, come fa,
invece, trapelare lei dalla sua ricerca. Ancora nessuno di loro può ben dire con
precisione se c'è una semanticità nella musica e in che termini i significanti
musicali possono avere dei referenti significativi. Veda questa è l'umiltà di un
ricercatore che lo contraddistingue da un chiromante. Le variabili in gioco sono
troppo complesse per pervenire ad un risultato ultimo. Si continua sempre a
testare gruppi, sulle abilità percettive, con gruppi sperimentali e di
controllo, ma senza avere la presunzione di aver trovato alla fine
dell'esperimento la pietra filosofale. E' stato geniale il Dott. Morocutti,
molto più bravo di Werner Heisemberg, poiché è riuscito in un tempo
relativamente breve a liquidare la metafonia. Se attuassimo il suo modo di
procedere avremmo risolto la singolarità del "paradosso del gatto di
Schrödinger", avremmo messo al bando il grande fisico americano Eugene Wigner
per non parlare del sommo Davied Bohm. Saremmo ben lieti se potessimo trovare,
nel campo della psichiatria e in altre scienze sperimentali, ricercatori, come
Morocutti ed altri del Cicap, che in un tempo molto breve possano riuscire a
formulare dei punti d'arrivo precisi e inequivocabili, proprio dove altri grandi
ricercatori hanno fallito. Naturalmente se si vuole liquidare il tutto, la cosa
più semplice è comportarsi alla stregua del Cicap. Questi procedimenti con
applicazioni arbitrarie grossolane ci riportano alla pregiudiziale visione di
partenza del ricercatore Cicap, che sa già cosa deve trovare e cosa non deve
cercare. Se una ricezione metafonica indica una voce che afferma qualcosa di verificabile e la voce dialoga con l'operatore e proferisce una data, un nome e
un cognome sconosciuto, o un evento preciso e incognito, che poi viene
confermato da dati oggettivi concreti, e soprattutto, se queste informazioni
ignote e verificate, in seguito, come vere non sono poi così rare, come si pensa
o si vorrebbe pensare che fossero, mi sembrerebbe gravemente mediocre voler a
tutti i costi ricondurle alla banale concettualizzazione delle coincidenze. Il
debole castello del dott. Morocutti e del Cicap si schianterebbe in un boato
infernale. Allora invito tutti alla prudenza. Ecco un paradosso: nel tentativo
di smascherare una pseudoscienza, il Cicap produce una pseudo indagine,
selezionando a piacimento le variabili da considerare valide, manipolano in
maniera subdola l'esperimento di controllo e generalizzando i risultati a tutto
il conoscibile. Ritengo, inoltre, diseducativa la disinformazione del Cicap,
perché tende ad utilizzare situazioni grossolane e truffaldine sapute e risapute
che si celano nel mondo del paranormale, per coniugarle poi agli studi dei
ricercatori seri, che grazie al Cicap devono oggi aver paura di promulgare i
risultati ottenuti, per non essere tacciati come stregoni e condannati al rogo
della nuova santa inquisizione.

Dott. Nicolò Schepis

 
 
 

15° Convegno Internazionale di Ricerche Parapsichiche e Bioenergetiche

Post n°116 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

15° Convegno Internazionale

di Ricerche Parapsichiche e Bioenergetiche

IL MISTERO dell'ESISTENZA UMANA

dalla Mente all'Interiorità

Centro Congressi Europeo – Bellaria (Rimini)

26, 27, 28 e 29 marzo 2009

http://www.convegno-parapsi.com/files/Bellaria2009programma.pdf

 

 
 
 

I bambini giocano alla guerra ...

Post n°115 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da Giles2004
 
Foto di Giles2004

I bambini giocano alla guerra.
E' raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai "pum" e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
E' la guerra.
C'è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.


Bertold Brecht

 
 
 
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