ALDILA'

23 settembre 2008: " quando sarò morto farò più chiasso che da vivo ... "


Padre Pio è il Figlio che vive per il Padre CelesteIl pensiero di Dio è sempre presente nella sua mente. Se qualche volta si distrae, “mi sento allora in un tratto toccarmi da nostro Signore in modo assai penetrante e soave nel centro dell’anima”. Il più delle volte piange lacrime di dolore per questa infedeltà e di “tenerezza per avere un Padre sì buono e sì attento a richiamarmi alla sua presenza”.Questa unione con Dio gli permette e gli impone di pensare che Dio è presente in lui elui vive in Dio non solo quando prega, ma in ogni manifestazione della sua vita. In Padre Pio si è avverata la preghiera di Gesù: Padre, che siano una cosa sola, come io e tu siamo una cosa sola, io in loro e tu in me.Questa testimonianza della presenza di Dio ha provocato la gelosia di molti che non hanno esitato a perseguitarlo.Padre Pio è il figlio che vive unicamente per il Padre. Tutta la sua vita è rivoltacostantemente verso Dio. Il Signore stesso lo richiama quando egli si distrae dall’unione con Dio, perché vuole che tutta la vita di questo umile frate venga donata a lui, senza la minima riserva. Mi sembra di sentire ripetere quel rimprovero che Gesù rivolse a sua Madre: non sai, Pio, che devi occuparti soltanto delle cose del Padre mio?Padre Pio conosceva bene la missione che il Padre gli aveva affidato. Sapeva ancheche sarebbe rimasto schiacciato dalle sofferenze se Dio non gli dava il suo aiutosoprannaturale. Ogni giorno si lasciava guidare da questa coscienza: compiendo l’opera che Dio gli aveva affidato, egli doveva testimoniare la sua misericordia e il perdono dei peccati a tutta l’umanità.“Io vivo morto” diceva. Le sofferenze immense che pativa non lasciavano in lui nessun alito di vita, nel corpo e nello spirito. Così testimoniava al mondo che “il Padre Celeste risuscita i morti e dona la vita”. Dio solo ha la vita e noi viviamo per mezzo di Gesù Cristo. Per questo lui viveva, pur essendo morto per la continua passione e morte, perché viveva in Dio.Padre Pio viveva per il Padre, sempre, perché sempre faceva la sua volontà. La suavita umana, il suo agire, tutta la sua esistenza sulla terra era rivolta verso Dio in una forma così completa, che non riusciva e non voleva riuscire a far prevalere nessuna delle realtà umane che possedeva. Dio era diventato la fonte di tutto.Le sue opere sono la prova della sua comunione strettissima con Dio. Nelle opere che Dio compiva per mezzo di lui si manifestava la verità di tutto quello che le Scritture dicono su Dio e sul suo amore per il mondo. Questa testimonianza di Padre Pio viene creduta da molti e viene contestata da tanti nella Chiesa.Chi ha visto quell’uomo crocifisso e felice di una gioia che lasciava una profondaimpressione, ha pensato alle parole di Gesù: quando avrete innalzato il Figlio dell’Uomo, allora saprete che io non faccio nulla da me stesso. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha mai lasciato solo, perché io faccio solo le cose che gli sono gradite.Veramente Padre Pio ha compiuto la volontà di Dio fino alla fine. Con la sua passionee morte in croce prolungata per 58 anni ha confermato di aver fatto sempre quello che il Padre voleva: Dio voleva che tutto il mondo, attraverso la visione delle Stimmate di Padre Pio sapesse che egli vuole redimere l’umanità. Per questo e soltanto per questo Dio ha unito l’umile Cappuccino del Gargano a sé mediante il Figlio suo, nell’amore dello Spirito Santo.Padre Pio ha voluto diventare uno strumento dell’amore di Dio per gli uomini. Era umilissimo perché non osava attribuire a sé nulla di ciò che gli veniva da Dio. Si sentiva soltanto responsabile e manchevole dinanzi al suo giudizio. Tutto quello che veniva da Dio doveva ritornare a Dio.Egli gioiva per la sua crocifissione e morte perché vedeva che i peccatori ritornavanoal Padre. “molti ritornano a Dio, e Dio è felice, cosa posso volere di più?” Si fermava qui, non andava oltre con i suoi pensieri. Era contento soltanto perché faceva il suo dovere. La gioia che Dio provava, era tutta la ricompensa che si aspettava da lui. Gli bastava amare, non gli importava se la felicità dell’amore gli causava lacrime e sangue. “l’amore è amaro”, diceva.All’infuori dell’amore non aveva più nulla della sua vita personale. Era disposto a rimanere solo nell’inferno se questo sacrificio potesse salvare tutti i dannati. Però nell’inferno voleva l’amore di Dio. Poteva privarsi di tutto, ma non poteva vivere senza l’amore. Per questo Dio non lo lasciò mai solo.Colui che ha commesso dei peccati gravi ha sempre paura di avvicinarsi a Dio. IlSignore questo lo sa. Per questo si è nascosto nell’umile Frate del Gargano perché per mezzo di lui i peccatori si avvicinassero con fiducia a Dio. Egli ridava la speranza del perdono e la forza per chiederlo mediante il proposito di cominciare una vita nuova conforme al Vangelo.Padre Pio, poi, non lo lasciava mai solo. Lo seguiva e lo aiutava continuamente, mediante le vie misteriose della Grazia, a perseverare nella lotta contro il male dell’orgoglio e della ribellione a Dio. Gli dava la luce della certezza quando egli ricadeva nel buio del dubbio.Incoraggiava il suo cuore stanco. Soprattutto gli faceva vedere le sue Stimmate perché accettasse volentieri le sofferenze che ogni conversione richiede. Le Stimmate per il peccatore erano la rivelazione della via che egli doveva percorrere per giungere alla salvezza eterna.Una volta disse: io quando sarò morto farò più chiasso di quanto ne faccio in vita. SanPio in cielo continua la sua missione di mostrare Dio misericordioso ad ogni uomo che ha paura di avvicinarsi a lui. Le sue Stimmate saranno fino alla fine del mondo una via nella Chiesa disponibile per tutti gli uomini e per tutte le donne che non sanno a chi rivolgersi per avere la forza di ritornare a Dio e la speranza del suo perdono e del suo amore.FONTE Nuovi Meditazioni: 15) Padre Pio è il Figlio che vive per il Padre Celeste http://www.freunde-des-heiligen-pio.netfirms.com/html/amici_di_san_pio_da_pietrelcin.html