MARCO PICCOLO

A volte un  oggetto o una situazione  apparentemente  banali e del tutto innocui   scatenano un'esperienza delirante che sconvolge la vita di una persona.  Si tratta di fenomeni clinici che interrogano la natura stessa della condizione umana. Una tematica delirante può essere preceduta da una modificazione più o meno rapida, ma sempre drammaticamente vissuta dal soggetto, di trasformazione del modo usuale di percepire, decodificare e vivere la realtà.

COSE DI VITA, COSE DI COMMUNITY, COSE DI DELIRIO

IL DELIRIO è un giudizio errato di realtà, che non viene corretto né dalla critica, né dall'esperienza. L'IDEA DELIRANTE, invece,  è un errore di giudizio in cui è alterata la coscienza della realtà, è una elaborazione psichica «mostruosa», che «contamina» diverse funzioni psichiche, perché nasce da un turbamento dell'ideazione, del giudizio, dello stato d'animo, della percezione.

In quanto al contenuto, si distinguono:

- deliri di rovina, colpa, autoaccusa;
- di persecuzione, di riferimento e di nocumento;
- di trasformazione  di autotrasformazione  ;
- di gelosia;
- di grandezza e di riforma.  

 Le idee deliranti possono insorgere primitivamente, senza causa apparente alcuna, senza disturbo psicopatologico da cui poterli far derivare; oppure possono svilupparsi in conseguenza di disturbi di personalità, di altri deliri, di disturbi della sfera emotivo-relazionale, o di disturbi percettivi. Un cenno a parte merita il delirio di rivendicazione quando si manifesta con la QUERULOMANIA.  In questi casi, ad esempio,  il soggetto perde tutto quello che ha pagando le parcelle degli avvocati, promuove cause civili e penali, ecc..  per far trionfare quella che  erroneamente ritiene la difesa del proprio onore, del proprio presunto diritto  di copyright a prezzo del suo stesso interesse più evidente. Accumula sentimenti di odio e di vendetta e non abbandonano mai la convinzione di essere tradito, giudicato ingiustamente e di essere vittima di un accanimento implacabile. Talora, questi individui, veri «perseguitati-persecutori», circondati da "nemici" ed esasperati, «si fanno giustizia da soli» e giungono fino al crimine...