MARCO PICCOLO

BUONGIORNO, COME TI SEI RESETTATO O RIPROGRAMMATO IL CERVELLO QUESTA NOTTE?


IL SOGNO: LA LUNGA OMBRA DEL VERO   Sappiamo che i nostri sogni sono una sorta di vita parallela a quella reale, diurna, e che spesso si confondono e sovrappongono a quella. Se un terzo della vita trascorre nel sonno, un quarto del tempo consumato dormendo è occupato dal sogno: come dire che, nel corso di un' esistenza, avremo sognato per 50. 000 ore o, se si preferisce, per sei anni. Sei anni trascorsi in uno stato allucinatorio, in un bizzarro mondo di immagini e di emozioni. A che scopo? I greci pensavano che i sogni fossero il modo scelto dagli dei per comunicare con i mortali Freud riteneva che il sogno fosse l' espressione di un desiderio, la via maestra per l' inconscio, la spia delle nostre più recondite ansie Oggi la neurofisiologia afferma che il sogno non è altro che il restauro notturno della personalità, una specie di tela di Penelope che il nostro cervello (attenzione: non la nostra psiche) ricostruisce ogni notte per riparare i danni causati dalle influenze esterne, dalle avventure diurne che l' individuo assorbe come una spugna. Un grande lavoro di "riprogrammazione" psico genetica insomma, essenziale per l' igiene mentale, anzi per la sopravvivenza stessa degli individui che ogni notte selezionano, attraverso i sogni, l' esperienza vissuta adattandola alla loro personalità.