MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE, SCIENZE, COMMUNITY, RELAZIONE CON GLI ALTRI, FELICITA', DEPRESSIONE, PERCEZIONE DI SE', BLOG, BLOGGER


VITA:  SENSO, SIGNIFICATO, AMBIVALENZE, AMBIGUITA'  UTOPIE FINITE, IDEOLOGIE MORTE, MURI CROLLATI: A CHE COSA AGGRAPPARSI PER DARE UN SENSO ALLA VITA?  AL SUPERMARKET DELLA  FELICITÀ!
E' condivisibile il manifesto di Gustave Flaubert dove scrive: "Per essere felici occorrono tre cose: godere buona salute, avere molto denaro, essere imbecilli. Ma se mancate in quest' ultimo requisito tutto è inutile". Ma i non imbecilli non s' arrendono: ambiscono alla felicità, ne patiscono la mancanza, ne discutono. Tanto che sulla felicità perduta si potrebbe organizzare un convegno e discutere di utopie, ideologie, riscoperta della politica e  della "partecipazione". Che cosa aiuta o minaccia la felicità, quali sono i suoi punti fermi e quali gli strumenti per raggiungerla? La felicità è soddisfazione di se stessi, assenza di frustrazione. Non può esistere se c' è senso di inadeguatezza nel rapporto con gli altri. Non a caso le persone più felici sono gli oligofrenici: acritici, superficiali. Così come è felice la nuova figura dell' idiot savant, che popola moltissimi programmi televisivi: un mediocre che ripete bene delle cose senza capirne neppure una. Agli estremi ci sono la depressione (percezione di sè come inutilità) e il maniacale, soddisfatto di sè, felice indipendentemente dagli altri, convinto che il mondo ha bisogno di lui. Il mondo, appunto. Felicità interiore, ma sempre in relazione con gli altri.