MARCO PICCOLO

ANTOLOGIZZARE IL NUDO, FILM, SPOT, NUDITA', SVELATE FORME, CORPI CHE PARLANO, PUBBLICITA', IL SECOLO DEL NUDO


COSA INDICA UN “NUDO” NELLA NOSTRA CULTURA?  E SE IL NUDO VOLESSE ESSERE SOLO NUDO?IL FILM SI RIVESTE. ORA GLI ABITI CADONO IN SPIAGGIA E NEGLI SPOT 
Antologizzare il nudo al cinema, storicizzarlo, analizzarlo per frammenti e per generi, evocarlo magari con quella nostalgia che agghinda il passato oppure con rimpianto, può essere abbastanza pertinente. Si tratta infatti d'un fenomeno storico: adesso il nudo al cinema è quasi sparito, bisogna “giustificarlo”. Si vede invece ovunque. Ostentano corpi nudi le copertine dei settimanali e dei libri, le sfilate di moda, gli spot per abbronzanti, profumi, cosmetici da bagno e altro: anche la pubblicità sui giornali di certe supposte lassative utilizza con qualche logica un bellissimo sedere di donna. Il nudo è ovunque, ma al cinema è ormai raro: c'è soltanto nei pornofilm, nei film erotici e in quelli anticonformisticamente o industrialmente speciali e soltanto in passaggi fulminei. Più che altro llusioni ottiche ben calibrate. Ma allora esiste veramente  il neotabù sulla nudità al cinema?