MARCO PICCOLO

LIGURIA, TOSCANA, PSICOLOGIA DELL’EMERGENZA, INTERVENTI SUI DISASTRI E SULLE CATASTROFI, ITALIANI CON GLI STIVALI, DISASTRO


LE CATASTROFICHE ALLUVIONI DI QUESTI GIORNI HANNO  MESSO A DURA PROVA LA FRAGILITÀ EMOTIVA DELLE VITTIME  FACENDOLE PRECIPITARE IN UNA CRISI D'IDENTITÀ  CHE ANNULLA I PUNTI DI RIFERIMENTO SPAZIOTEMPORALI  E NON SOLO...PSICOLOGIA:  SOPRAVVIVERE ALLE EMERGENZE E ALLE CATASTROFI 
 L'EMERGENZA impone una precipitazione dei tempi del fare e del pensare: si tratta di sfuggire a un imminente pericolo fisico - catastrofi, alluvioni, terremoti, atti terroristici, ecc.... . Poi, superato il momento critico, può risultare difficile ritornare alla normalità senza farsi travolgere dall'onda d'urto emotiva. Repentini cambiamenti richiedono altrettanto rapidi adattamenti. Rispondere ai problemi psicologici che si manifestano in situazioni di emergenza è una sfida per chi voglia avventurarsi su questo terreno - dare aiuto psicologico è più difficile che ricostruire strade interrotte o inviare aiuti umanitari. Il primo intervento è fondamentale: in esso vi sono i presupposti per una futura ripresa, le vittime devono poter parlare subito, esprimere le proprie emozioni, mai essere lasciate sole a pensare, perchè dopo un grave trauma si "pensa male" e i pensieri negativi danneggiano l'intero sistema di riferimento portante dell'individuo.